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La poetessa americana Louise Glück vince il Premio Nobel per la Letteratura 2020

Il Premio Nobel per la letteratura 2020 viene assegnato a Louise Glück "per la sua inconfondibile voce poetica che con l'austera bellezza rende universale l'esistenza individuale".

La poetessa americana Louise Glück si aggiudica il Premio Nobel per la Letteratura 2020.

Le motivazioni della giuria

Il Premio Nobel per la letteratura 2020 viene assegnato alla poetessa americana Louise Glück “per la sua inconfondibile voce poetica che con l’austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”.

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La biografia

Louise Glück è nata a New York in una famiglia di immigrati ebrei ungheresi ed è cresciuta a Long Island. Durante la sua adolescenza ha sofferto di anoressia, tanto da costringerla ad abbandonare gli studi superiori alla George W. Hewlett High School e poi quelli universitari al Sarah Lawrence College e alla Columbia University. Pur non ottenendo la laurea, la scrittrice si formò sotto la supervisione di Leonie Adams.

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Louise Glück ha pubblicato dodici antologie di poesie. Nel 1993 ha vinto il Premio Pulitzer per la poesia per la sua collezione The Wild Iris, ottenendo così il primo di una lunga serie di riconoscimenti. Nel 2014 ha vinto il National Book Award per la poesia, mentre nel 2003 era stata insignita del prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti. È inoltre un membro dell’American Academy of Arts and Letters. Insegna poesia all’Università di Yale.

Una poetessa da scoprire

Il professor Francesco Rognoni, ordinario di Letteratura anglo-americana alla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere nel campus di Brescia dell’Università Cattolica, commenta così l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura 2020 a Louise Glück.

“Louise Glück è una poetessa di primissima qualità che ha esordito nel 1968 con una produzione all’insegna della poesia confessionale ma che poi ha trovato una voce originale grazie a un modo molto interessante di combinare influenze psicanalitiche e sapienze di carattere letterario e mitologico”.

In Italia la Glück è quasi tutta da scoprire, dopo la traduzione del suo Iris selvatico del 2003 e Averno del 2019. Francesco Rognoni ha dato la sua interpretazione della produzione della poetessa leggendo un verso della sua poesia Le migrazioni notturne: “Allora cosa farà l’anima per rinfrancarsi?/ Mi dico che forse non avrà più bisogno/ di questi piaceri;/ forse già non essere basta del tutto,/ per quanto sia difficile da immaginare. Ecco, la poesia della Glück è una poesia che immagina il difficile”.

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