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“Povere creature!”, 5 libri da leggere se ti è piaciuto il film di Yorgos Lanthimos

Il film di Yorgos Lanthimos ti ha rapito? Ecco 5 libri da leggere per rivivere le atmosfere oniriche, le tematiche e l'eclettismo di "Povere creature!".

Ce lo aveva già annunciato chi aveva avuto la fortuna di vederlo in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia: “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos è un film incredibile. Uno di quelli che rimangono impressi nella mente per giorni.

Mix perfetto nella sua originalità, “Povere creature!” mescola un insieme di caratteristiche che di solito è difficile accostare: in un’ambientazione che sa di sogno ma a tratti anche di squallore, un personaggio tanto improbabile quanto bello e ingenuo si muove mostrandoci il grottesco, il drammatico, l’ilare, l’ironico, l’etico, l’assurdo.

Bella Baxter è una donna libera da ogni schema a da ogni tabù, e attraverso la sua storia, resa ammaliante in modo così magistrale, siamo portati a riflettere e a valutare il modo in cui viviamo, donne o uomini che siamo.

Se anche tu hai apprezzato “Povere creature!”, probabilmente resterai affascinato o affascinata dai 5 libri che ti consigliamo di seguito.

5 libri da leggere se ti è piaciuto “Povere creature”

Povere creature” di Alasdair Gray

Non tutti sanno che “Povere creature!” è tratto da un omonimo romanzo scritto dall’autore scozzese Alasdair Gray.

Chi è veramente Bella Baxter, giovane donna ritrovata nelle fredde acque del Clyde nella Glasgow tardovittoriana e riconsegnata alla vita grazie agli oscuri esperimenti di Godwin Baxter, tormentato genio della chirurgia?

Sarà arduo, quasi impossibile, dare una risposta, perché Bella è molto più della donna che è stata: oggetto di folli passioni amorose, la vedremo attraversare la sua epoca passando per salotti austeri, casinò decadenti e bordelli parigini, con lo stupore di chi per la prima volta vede il mondo nella sua prodigiosa follia, incarnando – con il medesimo desiderio che desta al suo passaggio – i più alti ideali umani, senza mai smettere di suscitare scandalo per l’oltraggio più grave di tutti: vivere un’esistenza radicalmente libera.

Frankenstein o il moderno Prometeo” di Mary Shelley

Guardando “Povere creature!” ci si accorge immediatamente di un forte riferimento a un classico della letteratura: il capolavoro di Mary Shelley che, per primo, ci ha fatto scoprire il genere gotico scientifico con il folle esperimento del dottor Frankenstein, che ha parecchio in comune con il dottor Godwin Baxter.

Il giovane Viktor Frankenstein si reca all’Università di Ingostadt coltivando l’utopia della creazione di un essere umano più intelligente e longevo. Dopo notti insonni, ripetute ricerche negli ossari e frenetici esperimenti, origina un essere più grande del normale con sembianze deformi, da cui rifugge non appena questi prende vita.

Il dramma di uno scienziato che oltrepassa il limite umanamente consentito e l’indicibile solitudine della creatura da lui generata che sfoga nella violenza la sofferenza per la propria diversità.

“Blackwater. La piena” di Michael McDowell

Con “Povere creature!” ha in comune il genere gotico ma anche la presenza di una protagonista ai limiti dell’umano, libera e assolutamente indipendente.

Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi nel cuore dei Caskey.

Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés

Se di “Povere creature!” ti hanno colpito l’energia e la tematica femminile affrontata in modo così originale, ti consigliamo “Donne che corrono coi lupi.

Il libro-culto che ha cambiato la vita di milioni di donne. Attingendo alle fiabe e ai miti delle più diverse tradizioni culturali, Clarissa Pinkola Estés fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.

L’educazione sentimentale” di Gustave Flaubert

Infine, se ti interessa approfondire la tematica sociale su cui Lanthimos riflette lungamente in “Povere creature!”, ecco un libro che più per contrasto che per analogia affronta l’argomento: al contrario di Bella, il protagonista del romanzo di Flaubert è prigioniero delle norme sociali.

Nel 1840 Frédéric Moreau, giovane baccelliere, sogna intense passioni e grandi successi artistici. Turbato dal fascino di Mme Arnoux, stabilitosi a Parigi, cerca di rivederla.

Nel frattempo frequenta giovani ambiziosi tra i quali Deslauriers che aspira al potere politico. Frédéric non riesce però a imporsi in nessun settore e la sua vita oscilla tra facili amori, il gran mondo e l’amore che prova, nonostante tutto per Mme Arnoux. Col passare degli anni tutti i sogni si infrangono e resta solo la sensazione del fallimento.

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