Sei qui: Home » Libri » “Povera ragazza ricca”, l’adolescenza vista da quattro ragazze

“Povera ragazza ricca”, l’adolescenza vista da quattro ragazze

Lesley Lokko ha uno stile tutto suo. Leggero, scorrevole, semplice. I capitoli sono brevi e ti invogliano a continuare finendo così un libro di 600 pagine in pochi giorni.

In questo caso parliamo di “Povera ragazza ricca“. È la storia di quattro ragazze che cominciamo a conoscere dall’adolescenza.

Nicola, figlia di un papà miliardario, un’ereditiera che vorrebbe fare di tutto per venire riconosciuta indipendentemente dal suo cognome, vita facile la sua, all’apparenza almeno.

Caryn invece è tutto l’opposto, una vita a studiare e a farsi il mazzo per sopperire alla mancanza di una madre che pensa solo a bere invece di occuparsi della sua famiglia.

Victorya è la sorella superstite di una famiglia che aveva due figlie, l’altra brutalmente assassinata, quindi è rimasta solo lei, una delusione per i genitori che non possono fare altro che vederla come il fantasma della figlia che non c’è più.

Poi abbiamo Estelle, la pecora nera diciamo, una che ha dovuto fare la vita, quella che le altre ragazze, seppure con le loro disgrazie personali, non riuscirebbero neanche ad immaginarsi.

Se le prime tre si conoscono a scuola, le emarginate da tutti gli altri gruppi, facendo partire da lì un’amicizia pure e forte che supera gli anni e i conflitti come se niente fosse, l’ultima invece piomberà nella storia grazie a un intreccio di trame costruito sapientemente dall’autrice.

Percorriamo la vita di tutte e quattro, un capitolo per volta attraverso le loro prime esperienze, i loro lavori e la strada che piano piano riescono a costruirsi. Ognuna con i propri sogni e le paure, ma anche una grande forza d’animo.

I colpi di scena di certo non mancano, se pure qualcuno sia estremamente prevedibile, la cosa che più mi ha lasciato perplessa però è il miscuglio di generi che ritroviamo in questo romanzo. Non si capisce bene se ci troviamo di fronte a un romanzo per teenager, un romance, un thriller o a un altro genere creato apposta per l’occasione. Una cosa sola è certa, queste pagine mi hanno tenuto incollata come la carta moschicida nonostante tutto.

 

Francesca Marchesani

© Riproduzione Riservata