Come può una vittima farsi carnefice? Perché ci ammaliamo? L’anima si può curare? Sono le domande che ci pone il libro “Piombo e latte” di Luca Mastrantonio, scrittore e giornalista di 7 Corriere della Sera e tra i fondatori dell’inserto la Lettura. Un’opera che appartiene a quello che Javier Cercas definisce il genere letterario delle domande.
“Piombo e latte” di Luca Mastrantonio
Il libro ruota intorno alla storia del delitto impunito di Dirk Hamer, colpito da un proiettile, nella notte del 17 agosto 1978, mentre dormiva su una barca in rada all’isola di Cavallo, in Corsica, dove era in vacanza con la sorella Birgit, e il suo calvario durato più di cento giorni. L’opera segue il racconto del processo contro il presunto colpevole, il principe Vittorio Emanuele di Savoia e la vicenda del dottor Hamer, padre di Dirk, che in seguito alla perdita del figlio e della moglie dà impulso alla “Nuova medicina germanica”, cura alternativa che vorrebbe sconfiggere anche i tumori.
Nel suo romanzo d’esordio “Piombo e latte”, Luca Mastrantonio indaga sul significato del pensiero magico attraverso due anti eroi novecenteschi: il principe senza trono e il dottore che non cura.
Il lavoro di ricerca
Come dichiarato all’Ansa dall’autore, il libro si basa su materiale di prima mano, dossier processuali e diari e su una meticolosa ricostruzione da parte di Luca Mastrantonio.
Consultando gli archivi dei principali giornali italiani e stranieri e ricostruendo la nascita della Nuova medicina germanica del dottor Hamer, l’autore ha potuto scoprire quanto l’essere umano sia esposto al pensiero magico quando le malattie riguardano chi gli è più vicino.
Come dichiarato da Luca Mastrantonio, “la teoria di Hamer è suggestiva e pericolosa. E questa è la vera sfida del libro: raccontare la teoria di Hamer, come è nata e come ha fatto morire molte persone, senza diffonderla né demonizzarla, perché nelle mani giuste può anche fare del bene.”
La testimonianza di Birgit Hamer
Ad arricchire il lavoro documentaristico di Mastrantonio è la testimonianza di Birgit Hamer, la sorella di Dirk, la figlia maggiore del dottor Hamer, che prima d’ora non aveva mai parlato di lui. La donna, pur combattuta dal sentimento di amore filiale, ha fornito all’autore le prove degli inganni e dei pericoli della nuova medicina del padre, mettendo in luce le ombre che rischiano di far crollare le premesse della sua teoria medica.
La donna, che ha ammesso di aver avuto un rapporto conflittuale col padre, parla così del suo metodo: “Credo che possa aiutare i sani a non ammalarsi. Ma un padre è un padre e mi spiace sia morto senza vedere giustizia per Dirk.”
Tante storie in un libro
Il romanzo “Piombo e latte” di Luca Mastrantonio racconta la storia del delitto e il calvario di Dirk, durato più di cento giorni. Quella del processo contro il presunto colpevole, il principe Vittorio Emanuele di Savoia.
Quella del dottor Hamer, padre di Dirk, che in seguito alla perdita del figlio e della moglie dà impulso alla “Nuova medicina germanica”, opponendosi alle terapie farmacologiche per mettere al centro della cura i traumi psichici che considera l’origine di ogni malattia.
Quella di coloro che nel suo metodo, secondo cui la malattia è sintomo di un dolore più antico, hanno trovato aiuto; ma anche di coloro che ne sono diventati vittime.
Quella di Birgit Hamer, che non si è mai arresa all’ingiustizia. Quella dello stesso autore, che partendo dall’isola di Cavallo osa affrontare le onde della vita e – con la tenacia del cronista, la pietas del figlio e dell’amico – cerca il bandolo di una matassa che affonda nelle nostre più profonde paure, nelle nostre più irragionevoli speranze.