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Perché il viaggio insegna sempre qualcosa. L’esperienza di Gianluca Gotto

Gianluca Gotto, scrittore, blogger e nomade digitale, è uscito con il suo nuovo libro "Succede sempre qualcosa di meraviglioso", edito per Mondadori. Lo abbiamo intervistato in diretta Instagram.

Gianluca Gotto, scrittore, blogger e nomade digitale, è uscito con il suo nuovo libro “Succede sempre qualcosa di meraviglioso“, edito per Mondadori. Lo abbiamo intervistato in diretta Instagram. Gli abbiamo chiesto il senso dei suoi viaggi, gli insegnamenti che in questi anni ha dato alla sua comunità di seguaci e, soprattutto, cosa significa, in questo periodo difficile, acquisire una serenità interiore. 

Succede sempre qualcosa di meraviglioso

Gianluca Gotto è noto sui social e sul web per aver fatto dei sui viaggi, grandi insegnamenti di vita e di spiritualità. Attraverso i suoi libri, come “le coordinate della felicità”, ha raccontato luoghi come il Vietnam, l’India e molto altro. In questo suo ultimo libro, “succede sempre qualcosa di meraviglioso”, Gianluca ha raccontato la storia di una ragazzo che, davanti ai grandi cambiamenti della vita, sceglie di cambiare anche lui. 
“Ho capito, viaggiando in Asia e attraverso il Buddhismo, che la serenità interiore ti permette di stare bene sempre. O perlomeno di vedere la vita in maniera positiva anche quando le cose vanno male. Quindi mi sono detto: “voglio scrivere una storia in cui riesco a trasmettere insegnamenti che io ho imparato e al tempo stesso riuscire a raccontare un viaggio che permette alle persone di evadere da questo momento è un po’ difficile un po’ pesante e pieno di tensione”  Così è nato questo libro, una raccolta di insegnamenti insieme al racconto di un viaggio in uno dei paesi che ho amato di più: il Vietnam.”

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Combattere la diffidenza e la paura della vita che cambia

In questo libro viene affrontato il tema dell’incontro. Incontro inteso con le altre persone, con noi stessi, con le nostre paura, i nostri limiti. Incontro con culture in grado di cambiare la nostra prospettiva di vita. A proposito di questo, Gianluca ci racconta la visione che ha avuto dell’Europa, e dell’Occidente, durante il periodo del Lockdown.

“Tornando in Europa ho visto tanta paura e  tanto odio.  Questa è la cosa che più mi ha colpito. Le persone invece che stringersi, unirsi, come ho visto fate in Thailandia in una maniera che mi ha veramente lasciato senza parole, si sono rinchiuse in se stesse e nelle proprie paure, nelle proprie convinzioni. Questo non lo dico  per giudicare perché è assolutamente normale avere paura e reagire anche negativamente.  Il problema forse è la nostra cultura e del fatto che non veniamo educati  a capire che la vita è imprevedibile e che non esistono certezze, non esistono punti fermi. Nel Buddhismo c’è un concetto  per cui la vita è come un fiume che scorre in continuo mutamento e tu non puoi provare ad aggrapparti a niente, non puoi pensare di rimanere attaccato ad una roccia e opporti al flusso della vita perché questo significa semplicemente soffrire”

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Viaggiare, in questo 2020, non è stato semplice. Anzi, è stato meglio non farlo. Il soffrire per non poter vedere e conoscere altri posti fuori dalla propria città viene chiamata anche sindrome di Wanderlust. Scopriamo cos’è.

La bellezza dell’altro

Viaggiare è una medicina. Conoscere l’altro diventa fondamentale per capire la bellezza della diversità. “Siate viaggiatori della vita”, dice Gianluca in merito alla bellezza del saper essere curiosi sempre, verso ogni cosa. 

“Il vero viaggiatore non è colui, o con lei, che ha visitato centinaia di paesi in tutto il mondo, ma semplicemente chi riesce a mantenere sempre viva la curiosità verso ciò che non conosce, verso l’ignoto e  verso l’alternativo. Quindi credo che sia veramente una forma di educazione.”

Qui trovate l’intervista completa sul nostro profilo Instagram. 

Stella Grillo

 

 

 

 

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