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Perché scegliere di leggere i libri Jeffery Deaver

Tutti abbiamo il nostro autore preferito, ma per noi fanatici della lettura è davvero difficile scegliere il più in assoluto. Se volete vi posso dire quello che occupa più spazio nei miei scaffali. Jeffery Deaver ebbene. Sul retro di tutte le sue copertine lo si vede nella posa da scrittore intellettuale, non certo un adone, ma tant’è che il suo cervello e la sua creatività mi affascinano come pochi altri.

Ho perso il conto dei suoi romanzi che preferisco, ma in assoluto i must reading sono : Il collezionista di ossa, La bambola che dorme e October list. Per citarne solamente tre.

Per chi non lo conoscesse proprio, il suo genere è il thriller, e in ogni libro ha un personaggio protagonista. Il più famoso è Lincoln Rhyme, ex poliziotto della scientifica ora costretto su una sedia a rotelle supermoderna, un tetraplegico con a fianco Amelia Sachs, poliziotta ex modella dai capelli rossi a cui lui insegna tutti i suoi segreti per analizzare le scene del crimine.

Altro personaggio di spicco potrebbe ssere Kathryn Dance, nel tempo libero cantante country e di professione poliziotta che studia i segnali del corpo. Non solo, ci sono anche hacker professionisti, e  assassini spietati, e tantissime vittime.

October List mi è rimasto nel cuore nonostante non ci sia nessuno dei personaggi chiave di Deaver, prima di tutto perchè sono andata alla presentazione a Bologna e me lo sono pure fatto autografare secondo poi perchè qui si vede davvero la tecnica magistrale di questo scrittore.

È un libro che si svolge al contrario, e capitolo dopo capitolo si capisce il perchè dell’omicidio raccontato all’inizio, cambiando continuamente prospettiva e io narrante.

Bisogna starci dietro a Jeffery. Ma libro dopo libro, nonostante abbia imparato a leggerlo riesce sempre a stupirmi.

Ti fa credere di avere l’assassino dopo un centinaio di pagine. Ma poi scopri che era tutta una gran bufala e ti rivolta come un calzino per poi stupirti nuovamente a una decina di pagine dalla fine.

Sempre diverso ma sempre uguale. Ma nonostante questo sempre una sorpresa.

Se vi serve qualcuno da conoscere per non lasciare più, piuttosto che la Cornwell, Wilbur Smith o Fred Vargas io è proprio lui che consiglierei all’infinito. Ma attenzione, dopo un po’ crea dipendenza.

 

Francesca Marchesani

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