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Perché le biblioteche sono fondamentali anche nell’era digitale

Nel libro “BiblioTech” l’autore John Palfrey spiega perché le biblioteche sono necessarie anche nell’era di Google

MILANO – Le biblioteche conservano il patrimonio culturale dell’umanità di qualsiasi epoca. Con l’avvento del Web parte del loro contenuto viene digitalizzato e conservato in appositi database. Le biblioteche hanno ancora senso di esistere nel mondo digitale che ci circonda oggi? All’interno del sito bookpatrol l’autore John Palfrey presenta il libro “Bibliotech: Perché le biblioteche sono importanti più che mai nell’era di Google”, volto a mostrare la loro situazione nell’era digitale, a evidenziare le problematiche che stanno attualmente affrontando e a presentare soluzioni per farle sopravvivere anche in futuro.

Uno sguardo sul presente

Il professore John Palfrey, nel suo libro ‘Bibliotech’, ci ricorda non solo quanto siano importanti le biblioteche nell’era di Google per una sana democrazia, ma anche quanto siano vicine all’estinzione.
Stiamo vivendo, infatti, il passaggio da una società ‘cartacea’ a una ‘digitale’ e, se non le trasformiamo in quello che potrebbe essere il loro equivalente del XXI secolo, perderemo definitivamente una parte costitutiva della democrazia.
Il distacco è immenso: interviste su interviste ci ricordano quanto siano importanti le biblioteche per le comunità, ma allo stesso tempo i fondi a loro dedicati continuano a essere tagliati. Siamo fuori rotta e le nostre priorità sono scombussolate.

L’importanza delle biblioteche all’interno della società

In “BiblioTech: Perché le biblioteche contano più che mai nell’era di Google”, Palfrey ci dà una buona guida sulla quella che potrebbe essere la rotta corretta da seguire.
Bisogna ricordare che la gamma delle biblioteche è vasta. Da quella del quartiere, a quelle delle università o quelle storiche tutte sono importanti, in quanto ci danno illimitate informazioni e, soprattutto, ci aiutano a preservare la nostra cultura. Proprio per queste ragioni, infatti, la biblioteca sta in prima linea in una sana società democratica.

I cambiamenti necessari

Palfrey, nel suo libro, prende in considerazione anche il mondo digitale, ma capisce chiaramente che un equivalente della biblioteca, persino nel XXI secolo, deve necessariamente includere del materiale cartaceo. Ciò nonostante, non si può negare che abbia perso il monopolio come fornitore di informazioni e, dunque, molti adattamenti sono necessari.
I bibliotecari devono essere riqualificati, le biblioteche hanno bisogno di imparare ad agire meglio, e una parte di materiale dovrà essere necessariamente digitalizzato per facilitare il lavoro. Palfrey spiega chiaramente che nuovi modelli sono necessari per far sì che esse sopravvivano nell’era digitale e in futuro. Dobbiamo essere creativi e stare al passo.

Come sostenere economicamente le biblioteche

I soldi devono arrivare da qualche parte. Certamente dovrebbero essere incoraggiate le collaborazioni con aziende private e con quei cittadini che, capendo il valore e la necessità delle biblioteche, sarebbero disposti ad aiutare, ma ciò non è sufficiente.
E’ infatti necessario un aiuto da parte di tutti noi che crediamo nel loro potere: dobbiamo alzarci e lottare non semplicemente per la loro sopravvivenza, bensì per la loro trasformazione. Come ricorda Palfrey, infatti, esse sono “alcuni degli ultimi spazi pubblici che non sono dedicati a fini commerciali”.
Per le biblioteche, il futuro è ora. Non possiamo permetterci di perderle.

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