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“Per dieci minuti”, il sorprendente libro di Chiara Gamberale in arrivo al cinema

Prendersi dieci minuti al giorno per fare qualcosa di nuovo. Da qui prende il via il sorprendente "Per dieci minuti" di Chiara Gamberale, che vedremo fra pochi giorni al cinema.

Approderà il 25 gennaio nei cinema italiani “Dieci minuti“, il film di Maria Sole Tognazzi tratto da “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale. Un romanzo coinvolgente che sorprende, e che ha tanto da insegnare a ciascuno di noi.

Il film in arrivo al cinema

Arriva il 25 gennaio nelle sale “Dieci minuti”, film diretto da Maria Sole Tognazzi con Barbara Ronchi, Margherita Buy e Fotinì Peluso.

La pellicola, distribuita da Vision Distribution, è liberamente tratta da “Per dieci minuti”, il romanzo di Chiara Gamberale che scopriamo fra poco. La sceneggiatura è stata curata dalla regista insieme a Francesca Archibugi.

Protagonista Bianca, interpretata da Barbara Ronchi, che in preda a una vera e propria crisi esistenziale si troverà a seguire un consiglio strano, quasi assurdo: prendersi ogni giorno dieci minuti per fare qualcosa di nuovo. Solo dieci minuti. Cosa saranno nell’arco di 24 ore? Eppure…

“Per dieci minuti”, la sinossi

Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.

Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca.

Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto.

Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.

L’arte di mettersi in gioco

Sebbene film e libro abbiano dettagli divergenti, il senso di “Dieci minuti” e “Per dieci minuti” è universale: la Bianca protagonista del film e la Chiara protagonista del libro sono due donne che, giunte a un momento cruciale della loro vita, si sentono perse, come se non riuscissero più a focalizzarsi su ciò che le fa star bene, che le rende felici.

Quella sperimentata in “Per dieci minuti” è una condizione che in molti incontrano nel corso della vita. Una rottura, un lutto, un cambiamento non richiesto né voluto… Ad un tratto tutto ciò che credevamo certo, scontato, perde di senso. Si scioglie come neve al sole. E noi rimaniamo indifesi, persi in un buco nero di possibilità terrificanti.

“Per dieci minuti” di Chiara Gamberale, così come il film di Maria Sole Tognazzi, ci insegnano che prendere in mano la nostra vita assumendone il pieno controllo è ancora possibile. Magari con un’azione che, in apparenza, è inutile, insensata e forse anche un po’ stupida.

Dieci minuti al giorno per fare qualcosa di nuovo. Cosa cambieranno mai nell’assetto di un’intera esistenza?

Chi è Chiara Gamberale

Scrittrice nonché autrice e conduttrice televisiva e radiofonica, Chiara Gamberale è nata a Roma il 27 aprile 1977.

Dopo aver frequentato il liceo classico, si è iscritta al DAMS di Bologna, dove ha conseguito la laurea.

Ha esordito in narrativa nel 1999 con il romanzo “La vita sottile”, da cui è tratto l’omonimo film della Rai uscito nel 2002.

Il 2002 è anche l’anno in cui l’autrice di “Per dieci minuti” comincia a lavorare per la televisione: inizia affiancando Luciano Rispoli per la ripresa di Parola mia su Rai 3. Prosegue, oltre che per la televisione, anche per la radio.

Al momento, collabora con varie testate giornalistiche, fra cui La Stampa, Vanity Fair e IO Donna. Il suo ultimo libro si intitola “I fratelli Mezzaluna” ed è una lettura adatta ai più giovani – e non solo -.

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