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Peppino Impastato, le poesie più belle

Nel giorno dell'anniversario di Peppino Impastato ricordiamo l'uomo che si è opposto alla mafia leggendo le sue poesie

Peppino Impastato oltre ad attivista e giornalista era anche un poeta. Nato il 5 gennaio 1948 a Cinisi, fu assassinato il 9 maggio 1978 da Cosa Nostra per aver denunciato i crimini mafiosi attraverso la radio da lui fondata nel 1977. A lui, ad Aldo Moro e a coloro che si sono battuti per la legalità è dedicato il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice.

Poesie di Peppino Impastato

Ricordiamo l’uomo che si è opposto alla mafia rileggendo le sue poesie, poesie che parlano di semplicità e di inquietudini, di strade bagnate dalla pioggia e di nubi di fiato rappreso.

Peppino Impastato e Aldo Moro, due eroi da non dimenticare

Peppino Impastato e Aldo Moro, due eroi da non dimenticare

Oggi è il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. Ecco perché è importante ricordare Aldo Moro e Peppino Impastato

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Sulla strada bagnata di pioggia
si riflette con grigio bagliore
la luce di una lampada stanca:
e tutt’intorno è silenzio.

 

Il cuore batte con l’orologio,
il cervello pulsa nella strada:
amore e odio
pianto e riso.
Un’automobile confonde tutto:
vuoto assoluto.
Era di passaggio.

 

Nubi di fiato rappreso
s’addensano sugli occhi
in uno stanco scorrere
di ombre e di ricordi:
una festa,
un frusciare di gonne,
uno sguardo,
due occhi di rugiada,
un sorriso,
un nome di donna:
Amore
Non
Ne
Avremo.

 

Fresco era il mattino
e odoroso di crisantemi.
Ricordo soltanto il suo viso
violaceo e fisso nel vuoto,
il singhiozzo della campana
e una voce amica:
“è andato in paradiso
a giocare con gli angeli,
tornerà presto
e giocherà a lungo con te”.

 

E’ triste non avere fame
di sera all’osteria
e vedere nel fumo
dei fagioli caldi
il suo volto smarrito.

 

Passeggio per i campi
con il cuore sospeso
nel sole.
Il pensiero,
avvolto a spirale,
ricerca il cuore
della nebbia.

 

Lunga è la notte
e senza tempo.
Il cielo gonfio di pioggia
non consente agli occhi
di vedere le stelle.
Non sarà il gelido vento
a riportare la luce,
nè il canto del gallo,
nè il pianto di un bimbo.
Troppo lunga è la notte,
senza tempo,
infinita.

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