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Pallina

Pallina è stata "quasi" la più fortunata o pressapoco... 10 kg di pelo per neanche un metro di altezza per non so quanto di lunghezza ed una coda che sembra il panno Swiffer.

Pallina è stata “quasi” la più fortunata o pressapoco…
10 kg di pelo per neanche un metro di altezza per non so quanto di lunghezza ed una coda che sembra il panno Swiffer.
Pallina è nata il 1 settembre di quasi 6 anni fa. Come faccio a saperlo?
Semplice. L’ho vista nascere.
Se per gli altri due non so quando siano nati (e la cosa non mi fa differenza),per lei è diverso.
Lei l’ho vista nascere, con altri 4 fratelli e sorelle. Pallina aveva una mamma che ci era stata abbandonata davanti al cancello di casa proprio mentre stava partorendo…
Ora immaginatevi la scena (magari non se state mangiando) la cagnolina che stava partorendo ed io che entro nel panico.
Panico, panico, panico.
Che fare?
Dopo aver cercato di calmarmi per non far sentire alla cagnolina la mia agitazione,poi le sono stata semplicemente vicina.

Una volta che i cuccioli erano usciti, subito di corsa dal veterinario,pochi giorni dopo la cagnolina soprannominata Tortellina, non ce la fece.
Cosa fare?
Mi presi la responsabilità di allattare tutti e cinque i pargoletti,questo significava a dire latte in polvere,notti insonne e occhiaie assicurate. Ma ero più giovane e potevo permettermi il lusso di stare sveglia fino a tardi…ora,arrivata alla veneranda età di 28 anni,se faccio tardi ne sento poi le conseguenze…
I cuccioli crescevano, arrivati a 2 mesi erano pronti per spiccare il volo. Sto parlando come una vera mamma,lo so.
Quella che mi aveva completamente rapito il cuore era una bricconcella dal pelo giallo ocra,il naso rosa da maialino e zampetta destra bianca…
Pallina.
Non sono mai stata brava a dare i nomi ai miei animali,quindi,piccolo appunto che dovrò ricordare al mio futuro compagno quando avremo dei bambini…avrà carta bianca sui nomi dei bambini.
Decisi di tenere lei,di dare in adozione gli altri fratelli.
Ora, tenere 5 cani mi era impossibile, ma sicuramente non li avrei lasciati a persone non affidabili,o al massimo sarei andata in canile.
Ammetto di averla un po’ viziata.
Pallina ha avuto due mamme una adottiva (io) e l’altra biologica che l’ha messa al mondo.
Si dice che i figli non sempre siano di chi li mette al mondo, ma di chi li cresce.
Quante persone hanno avuto come genitori persone che non li hanno partoriti?
Tantissime.
E per questo motivo queste persone sono meno dei figli e chi li ha cresciute è meno genitore?
Io non credo.
Io ho due mamme,una biologica e l’altra adottiva che ho scelto.
Vi ho confusi?
La mia mamma biologica sta con una donna.
Avete pregiudizi?
Io questa donna la chiamo mamma non solo perchè è capace di dare tutto l’amore di cui ha bisogno mia mamma, ma è capace di dare affetto anche a me…quello che fino a due anni fa non avevo.
Viviamo tutti insieme, e nonostante la gente non ci saluti,io vado fiera della mia nuova famiglia.
Tornando a quella pazzerella di Pallina, lei ha avuto modo per poco tempo di conoscere la sua vera mamma, ma non c’è stato mai un momento in cui io non l’abbia fatta sentire sola. Ora mi viene in mente la frase “Se i cani potessero parlare”.
Eh, bella storia. Chissà cosa direbbe Pallina.
Direbbe che nel momento in cui aveva rotto la pirofila con dentro le costine di mia mamma, che aveva fame e che voleva mangiare,sicuramente si sarebbe scusata,ma quando lo stomaco brontola,non c’è niente da fare.
Per la storia di Pallina non riesco a trovare un libro, magari quello più adatto per la sua storia è la sua storia stessa. Quella che vi ho appena raccontato,andando a toccare oltre al tema dell’abbandono anche quella della sterilizzazione.
Con questo concludo la mia breve ma intensa avventura da “scrittrice”, sperando che non vi siate annoiati.

Michela Lombardo

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