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Il paese di Sciascia è senza biblioteca, i libri nei sacchi neri della spazzatura

Racalmuto, il paese in cui è nato e ha trascorso tanta parte della sua vita Leonardo Sciascia, non ha una biblioteca. Ecco l'appello del consigliere Maniglia

MILANO – Racalmuto, il paese in cui è nato e ha trascorso tanta parte della sua vita Leonardo Sciascia, non ha una biblioteca. “Da quasi un anno RACALMUTO NON HA UNA BIBLIOTECA, dopo che a Febbraio, con una ordinanza, veniva chiusa al pubblico” scrive su un blog di Racalmuto il consigliere comunale Salvatore Maniglia, che ora si sta battendo perché il paese ritorni ad avere la sua biblioteca. Maniglia aveva già messo in luce in diversi interventi in consiglio la necessità di trasferire la biblioteca in una sede adeguata, di proprietà del comune, in modo da evitare il caro affitto, ma i suoi appelli non sono stati ascoltati.

LIBRI NELLA SPAZZATURA –  Già da qualche mese – racconta il consigliere – i libri della biblioteca giacciono in sacchi neri della spazzatura. “Racalmuto, il paese che si fregia del nome di Leonardo Sciascia, che dovrebbe fare della cultura il suo centro d’interesse, tratta in modo così umiliante uno strumento fondamentale preposto alla diffusione della cultura e alla cittadinanza attiva dei giovani”.

LA DOVEROSA RICHIESTA – “Pertanto chiedo – scrive il consigliere in chiusura del suo appello – l’immediata riapertura della biblioteca, per non continuare ad arrecare disagi agli studenti e ai lettori che si vedono negare la possibilità di accedere ad uno spazio che gli appartiene”. Sosteniamo anche noi questo appello. Le biblioteche sono luoghi in cui la collettività incontra la cultura, gli spazi in cui la democrazia si materializza, dando a tutti la stessa possibilità di accedere al mondo dei libri e della cultura. La biblioteca è un luogo sacro che va salvaguardato e difeso.

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