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“Non perdiamoci di vista” di Federica Bosco, il ritratto di una generazione

La nostra corrispondente Maria Pia Romano in dialogo con lo scrittrice Federica Bosco sul suo ultimo romanzo "Non perdiamoci di vista"

Non sbaglia un colpo Federica Bosco e il suo nuovo, attesissimo romanzo โ€œNon perdiamoci di vistaโ€, edito da Garzanti, si appresta a diventare uno dei libri piรน letti del momento. Sempre fluida e mai banale, la prosa di Federica Bosco รจ in grado di tirare incredibili fendenti, senza affilare troppo le parole, ma semplicemente accostando quelle che arrivano dritte al cuore. รˆ unica in questo e, ora piรน che mai, fa emozionare i giovani degli anni โ€™80 che sโ€™innamorano di queste pagine.

Non perdiamoci di vista – Federica Bosco

 

Il 31 dicembre torna a riunirsi la comitiva di via Gonzaga. Erano compagni di scuola, sono diventati adulti. Sono trascorsi gli anni, ognuno di loro รจ invecchiato, ha avuto dei figli, qualcuno si รจ anche separato, eppure si sentono sempre gli stessi ragazzi che un tempo si incontravano e fumavano le prime sigarette. Gli anni โ€™80 sono lontani, anche se loro non vogliono arrendersi al tempo che scorre. Ora non hanno piรน i motorini, ma viaggiano in auto, portandosi appresso le loro vite sgangheratamente normali, stanno attaccati ai telefonini perchรฉ siamo nellโ€™era dei social e non ci sono piรน le musicassette. Da quando erano teenagers attendono il sabato sera che segni la svolta, che puntualmente non arrivava mai. Eppure la vita sa sorprendere, quando meno te lโ€™aspettiโ€ฆ

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L’intervista

Leggendoti, viene spontaneo pensare alla leggerezza di Italo Calvino delle Lezioni americane. Quanta vita ci vuole per imparare il valore incredibile di questo โ€œplanare sulle cose dall’altoโ€?

Si impara, col tempo, a generare un sereno distacco dalle cose e dai propri pensieri. Sono unโ€™ipersensibile e vivo in uno stato di nostalgica malinconia pressochรฉ costante. Per anni ho lottato contro questo tratto, sforzandomi di โ€œsentireโ€ meno, di essere meno profonda, meno riflessiva, piรน leggera, col risultato di avvitarmi ancora di piรน in una spirale di inadeguatezza e dolore, cercando con ogni mezzo di arginare questโ€™ ansia che mi derivava dal provare troppe emozioni in maniera improvvisa e violenta, sia nel bene che nel male. Ho imparato a โ€œstareโ€ nel momento, a non distrarre lโ€™ansia con qualunque mezzo o con chiunque, e nonostante la paura, e il sentirmi sopraffatta, ho capito che non sarei morta. E improvvisamente ho percepito una grande pace e una grande liberazione dentro di me. Ho capito che non tutti i pensieri meritano attenzione, che la maggior parte degli scenari che crea la mente รจ pura fiction (e di pessima qualitร ), e che la vita รจ molto piรน bella se la vivi cercando di sdrammatizzarla il piรน possibile e rimanendo aperti ad ogni possibilitร  con infinita gratitudine.

Il passaggio dall’infanzia al mondo degli adulti nasce da un “collasso”. Quando accade, come si fa a non perdere il sorriso?

Lo perdi perchรฉ purtroppo รจ un processo che fa parte dellโ€™ ingresso nella vita degli adulti. รˆ la prima vera ferita narcisistica di un bambino quella di scoprire di non essere il centro dellโ€™ universo ed รจ il primo vero lutto, quello in cui ti accorgi che i genitori non sono immortali e che devi farcela da solo.  Quei ricordi, quella sensazione di protezione assoluta, quella gioia spensierata senza responsabilitร  non torneranno mai piรน e in qualche modo cercheremo di ritrovarli sempre. Se hai la fortuna di avere dei genitori che ti rassicurano e ti infondono coraggio e buona autostima certamente sarร  piรน facile.

Quello fra genitori e figli รจ un rapporto complesso, soprattutto oggi. Dire sempre “sรฌ” costa meno ed รจ piรน facile?

รˆ un grande mistero come noi cresciuti a suon di โ€œno perchรฉ lo dico io e bastaโ€ alla fine siamo diventati  cosรฌ permissivi e quasi imbarazzati dall’esercitare un potere genitoriale che di fatto ci spetta di diritto. Forse รจ stata proprio lโ€™educazione cosรฌ rigida dei nostri genitori a farci diventare esageratamente permissivi a un punto che i ragazzi oggi non temono lโ€™autoritร , nรฉ hanno paura della reazione degli adulti, a un punto dal diventare strafottenti, arroganti e bulli. Personalmente trovo che il โ€œfinchรฉ stai sotto il mio tetto e pago per il tuo telefono e il tuo wifi fai come dico ioโ€ sia sempre un ottimo deterrente! Se non imparano a gestire la frustrazione di un no, una volta usciti di casa si troveranno in guai seri e non ci sarร  la mamma a difenderli dal mondo brutto e cattivo.

Credi nelle amicizie di lunga data?

Ci credo immensamente perchรฉ ne ho ancora moltissime. alcune che non sono mai finite, altre che si sono riallacciate dopo anni anche grazie a Facebook, e in questo trovo il lato buono dei social. Quando si diventa amici da giovanissimi lo si fa dโ€™istinto, senza pregiudizi, nรฉ maschere, perchรฉ quella persona ti piace proprio perchรฉ รจ diversa da te, o perchรฉ lโ€™ammiri o perchรฉ sรฌ e basta. Da adulti, continuiamo a vedere nell’altro quella faccia smarrita, confusa e genuina che aveva a sedici anni nonostante il tempo che รจ passato, le rigiditร  acquisite e le sovrastrutture ed รจ proprio quello che continuiamo ad amare, perchรฉ nonostante tutto non possiamo ingannarci.

โ€œDisabituarsi al corteggiamentoโ€, capita quando si passano i quaranta e si resta fagocitati dalla incombenze della vita. Forse รจ proprio a questโ€™etร  che รจ piรน bello lasciarsi sorprendere?

Dopo i quaranta cambia tutto. Credo sia vero che le donne in particolare comincino veramente a godersi la vita appieno. Si entra in quell’interregno che รจ la premenopausa, non ci si ammazza piรน per la carriera, si comincia a rallentare e a pretendere meno da noi stessi e dagli altri. Ci si ama di piรน nonostante qualche ruga e chilo di troppo e si ha meno tempo da perdere perchรฉ il tempo รจ prezioso ed รจ sempre di meno e lo si dedica alle persone che meritano. Invecchiare con grazia e armonia รจ una lezione fondamentale delle nostre nonne, seguendo il ritmo naturale delle cose senza cercare di fermare il tempo. Per questo le sorprese possono essere ancora piรน interessanti.

Che consiglio ti sentiresti di dare ad uno scrittore esordiente?

Di rimanere fedele a sรฉ stesso, non copiare nessuno, non dannarsi nel fare esercizio di stile, non cercare di scrivere il โ€œcapolavoroโ€, ma essere onesto con se e con il lettore e divertirsi il piรน possibile.

Di Maria Pia Romano

 

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