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Nicola Podestà, ”Il senso d’impotenza di fronte a certe calamità resta uguale nel tempo”

TESTIMONIANZE DI CALAMITA' - Da Messina a L’Aquila, dalla Liguria fino allo Sri Lanka, abbiamo raccolto le principali reazioni emozionali delle popolazioni vittime di disastri ambientali come terremoti e Tzunami. Reazioni emotive vissute oggi dai 13 mila sfollati dell'Emilia Romagna, vittime in questi giorni della serie di terremoti che hanno distrutto e danneggiato le proprie case e le rispettive città...

MILANO – Le reazioni emotive della gente alle catastrofi naturali non sono cambiate nel tempo. E’ quanto emerge dal libro scritto da Nicola Podestà “Sulle tracce dei terremoti. Cronache sismiche della Liguria e delle Alpi Marittime”. L’ex direttore dell’ Osservatorio Metereologico e Sismico d’Imperia parla nell’opera del Terremoto di Diano Marina, il più grosso che c’è stato in Liguria, che il 23 febbraio 1887 colpì la località e i dintorni.

“Ho cercato documenti e cronache per rielaborare la reazione della gente ad un evento così spaventoso e incontrollabile come il terremoto. Dalle testimonianze raccolte è emersa una sensazione d’impotenza di fronte a questo evento, e di paura per il futuro, nell’incertezza che ci fossero nuove scosse. Fa paura non avere la possibilità di prevedere certi eventi”.

 

Secondo l’autore, le differenze tra ieri ed oggi sono soprattutto dal punto di vista tecnico e strumentale, mentre dal punti di vista umano, le reazioni e le apprensioni sono pressoché uguali. “Forse all’epoca c’era più coscienza di solidarietà a livello nazionale, con l’Italia che era stata da poco unita”.

31 maggio 2012

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