Si intitola “Never flinch”, ed è il nuovo, attesissimo romanzo di Stephen King. Una storia avvincente, oscura e piena di tensione, che segna il ritorno dell’investigatrice privata Holly Gibney, già protagonista di altri romanzi kinghiani e amatissima dai lettori.
Con questo nuovo lavoro, King dimostra ancora una volta la sua capacità di reinventarsi, mescolando introspezione, suspense e attualità in un intreccio che si legge tutto d’un fiato.
“Never flinch” di Stephen King
La trama del romanzo
La trama di “Never Flinch” si snoda su due fronti paralleli, entrambi gravidi di inquietudine e mistero.
Da un lato, la polizia di Buckeye City riceve una lettera anonima che annuncia una catena di omicidi: tredici vittime innocenti e un solo colpevole, per vendicare l’ingiusta condanna a morte di un uomo. È l’inizio di una caccia a un killer metodico e apparentemente inarrestabile.
Il detective Izzy Jaynes, preoccupato per la gravità della minaccia, decide di coinvolgere la sua amica Holly Gibney, consapevole delle sue doti straordinarie d’intuizione e sensibilità.
Nel frattempo, Kate McKay, un’attivista femminista impegnata in un tour di conferenze negli Stati Uniti, viene presa di mira da uno stalker che comincia a sabotare i suoi eventi con sempre maggiore violenza. Anche in questo caso, è Holly a essere chiamata in causa per proteggerla e fare luce sull’identità del persecutore.
Le due indagini si alternano, si sfiorano, si intrecciano. Il filo narrativo resta saldo, anche quando King si concede divagazioni psicologiche e descrittive, e il risultato è un romanzo in cui la tensione cresce gradualmente, fino a esplodere in un finale potente, ricco di pathos e umanità.
I tratti salienti di un romanzo potente
“Never Flinch” è un’opera stratificata e lucida, in cui King affronta temi delicati e attuali: la giustizia, la vendetta, la fallibilità del sistema penale, l’odio ideologico e la violenza sulle donne. Non mancano i suoi tratti distintivi – la narrazione corale, i personaggi complessi, la lentezza apparente che si trasforma in incalzante inquietudine – ma qui tutto appare più misurato, più controllato, quasi cesellato.
Il romanzo brilla anche grazie al personaggio di Holly Gibney, figura cardine dell’universo kinghiano contemporaneo. Timida, intuitiva, determinata, Holly è lontana dagli stereotipi dell’investigatore duro e scaltro.
È fragile ma risoluta, attenta ai dettagli, empatica, e in questo romanzo vive una maturazione piena e convincente. Accanto a lei si muovono nuovi volti, tra cui spicca Sista Bessie, una cantante gospel che porta nella narrazione un’inaspettata luce spirituale.
Il titolo “Never Flinch” – che si traduce letteralmente con “Non indietreggiare” – è un messaggio chiaro: è una storia di coraggio, di tenacia, di resistenza interiore. Un romanzo che vibra di tensione, ma anche di umanità.
Stephen King: perché lo amiamo
Stephen King non è solo il re dell’horror, ma un narratore universale. Dal suo esordio con “Carrie” nel 1974, ha dato voce a paure ancestrali, desideri nascosti, ossessioni e fragilità dell’animo umano. I suoi romanzi non sono solo storie da brivido, ma esplorazioni profonde dell’identità, della coscienza, del male.
Il motivo per cui milioni di lettori lo seguono da decenni è semplice: King sa raccontare. Sa farlo con una lingua accessibile ma vibrante, sa costruire mondi in cui il soprannaturale convive con la realtà quotidiana, sa dare vita a personaggi che restano con noi anche dopo l’ultima pagina. Nei suoi libri convivono orrore e tenerezza, sangue e redenzione, paura e poesia.
Con “Never Flinch”, King conferma ancora una volta la sua straordinaria capacità di leggere il presente, interpretare l’animo umano e trasformare una storia di violenza e minaccia in un grande romanzo sulla dignità, sulla verità e sul potere della perseveranza.
Un libro consigliato a chi ama il thriller, ma anche a chi cerca una lettura che vada oltre la superficie, che metta in discussione e che non lasci mai – mai – indifferenti.
