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Morto Alberto Arbasino, uno dei maestri della cultura italiana

Critico e giornalista di successo, lo scrittore del Gruppo 63, Alberto Arbasino, è morto all'età di 90 anni

È morto all’età di 90 anni lo scrittore della neoavanguardia Alberto Arbasino. Scrittore, ma anche giornalista e critico, Arbasino è considerato uno dei grandi maestri della cultura italiana.

Chi era Alberto Arbasino

Scrittore, giornalista e critico italiano, Arbasino nacque a Voghera, in provincia di Pavia, nel 1930. Aderì negli anni Sessanta alla neoavanguardia, dando vita, insieme a Umberto Eco e ad altri importanti esponenti della cultura,  al celebre Gruppo 63. Così, inizia la sua feconda carriera letteraria come romanziere, saggista e poeta, senza mai dimenticare un profondo e costante impegno civile. Assiduo collaboratore di importanti quotidiani e periodici, è stato anche un importante critico teatrale e musicale.

Le opere

Dopo i racconti dell’Anonimo Lombardo, Arbasino scrisse il suo capolavoro con Fratelli d’Italis, uscito nel 1963. Il romanzo è tutto costruito sull’abilità di mimare il parlato “basso”, vagamente fumettistico, della media e alta borghesia. Nei libri successivi, come La Bella di Lodi (1972), Il principe costante (1972) e Specchio delle mie brame (1974), Arbasino porta alle estreme conseguenze il suo gusto per il divertimento linguistico e l’uso parodico del kitsch. 

Il Gruppo 63

Importante movimento letterario d’avanguardia, il Gruppo 63 si costituì a Palermo nel 1963 e rimase attivo sino alla fine del decennio. Oltre ad Arbasino, ne facevano parte diversi intellettuali, come: Giuliani, Sanguineti, Balestrini, Arbasino, Manganelli e, persino, Umberto Eco. A caratterizzare il movimento fu un desiderio di sperimentalismo linguistico, in opposizione alle tendenze neorealiste ormai al tramonto. Insomma, il Gruppo 63 voleva trovare un linguaggio nuovo, in grado di dialogare con la nuova realtà sociale del boom economico.

Via: Treccani

 

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