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Mille splendidi soli, un libro sul coraggio delle donne

Scopriamo insieme la storia di "Mille splendidi soli" del celebre scrittore afghano Khaled Hosseini e le tematiche più importanti affrontate in questo libro.

Mille splendidi soli  di Khaled Hosseini è uno di quei libri che non si possono dimenticare mai. Dopo aver letto un capolavoro del genere, è impossibile non tenere nel cuore i protagonisti, gli ambienti, i tragici fatti raccontati tra le pagine. Una storia di guerra e amore, dove Hosseini riesce a dare il meglio di sé nel raccontare la tragicità della condizione femminile in Afghanistan. Ma poi racconta anche di forza, di coraggio, di vita.

Insomma, una trama piena di colpi di scena e di lacrime. Scopriamo insieme la storia di “Mille splendidi soli” e le tematiche più importanti affrontate in questo libro.

Raccontare l’Afghanistan 

Mentre Laila, Babi e Tariq partono per una gita di un giorno dall’Afghanistan, il loro tassista racconta la storia tumultuosa della regione. E conclude: “E questa, amici miei, è la storia del nostro paese, un invasore dopo l’altro”. Il romanzo si occupa di una fascia di trent’anni di storia afgana. Inizia con l’occupazione sovietica dell’Afghanistan fino al loro ritiro nel 1989, e continua attraverso le lotte intestine tra i Mujahideen durante gli anni ’90.

Mille splendidi soli termina poco dopo gli eventi dell’11 settembre 2001, che hanno introdotto molti americani in Afghanistan per la prima volta. Molti eventi della vita personale dei personaggi, infatti, sono strettamente legati agli eventi politici, e il narratore usa la storia come riferimento per l’azione del romanzo.

l narratore sottolinea spesso le bellezze naturali e la storia antica dell’Afghanistan, che contribuiscono a definirlo. La distruzione da parte dei Talebani degli antichi Buddha visitati da Laila, per esempio, è ritratta come un attacco devastante contro la nazione stessa. Nonostante le molteplici invasioni, i bombardamenti e i massacri, Laila e Mariam sono in grado di mantenere intatta la loro nozione di Afghanistan attraverso i loro ricordi – per Laila, i tempi più felici della sua infanzia, e per Mariam, la gioia che ha ottenuto costruendo un legame con Laila e i suoi figli.

È il continuo ricordo dell’Afghanistan di Laila che la spinge a tornare, nonostante la violenza, alla fine del romanzo.

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Contesto storico di Mille splendidi soli

Il romanzo si svolge nell’arco di circa quarant’anni, dai primi anni ’70, quando Mariam è un’adolescente, al 2003, quando Laila si stabilisce nuovamente a Kabul con la sua famiglia. Durante questo periodo, l’Afghanistan è stato soggetto a una serie di guerre violente e brutali e a numerosi colpi di stato politici.

Quando la storia si apre, l’Afghanistan ha da poco subito un colpo di stato incruento nel 1973. Nel 1978, c’è un contro-colpo di stato comunista, e l’Unione Sovietica invade nel 1979.

Dopo battaglie con i Mujahideen, o combattenti islamici sostenuti dagli Stati Uniti, l’Unione Sovietica ritira finalmente le sue ultime truppe nel 1989 e i Mujahideen prendono il controllo. Dopo un decennio di lotte sanguinose, i Talebani prendono il controllo e stabiliscono la pace ma anche una legge Shari’a estremamente rigida.
Infine, il libro si conclude durante l’occupazione americana dell’Afghanistan dopo gli eventi dell’11 settembre 2001.

Hosseini cerca di ancorare il lettore a questa storia complessa, mostrando come specifici eventi storici – la partenza dei sovietici da Kabul, per esempio, o l’arrivo dei talebani – influenzino le vite dei personaggi. Intrecciando fatti storici, spesso con date e nomi di leader inclusi, con la narrazione romanzata, Hosseini aiuta a dare vita a quella che potrebbe essere una confusa lezione storica per un pubblico di lingua inglese.

Mostra anche la misura in cui la politica ha influenzato la vita di ogni persona afgana negli ultimi decenni.

Il ruolo dell’amore e delle relazioni

In Mille splendidi soli, l’amore può anche non conquistare tutto, ma è un legame più forte di molti altri legami sociali, dalla classe sociale allo status etnico. L’amore fa agire i personaggi del romanzo in modi a volte irrazionali, e il loro comportamento irregolare può spesso essere spiegato dalla forte lealtà che nasce dall’amore. 

Raccontando la storia di Mille splendidi soli attraverso la prospettiva di due donne afgane, Hosseini può sottolineare alcuni aspetti della vita e della storia afgana che differiscono dalla narrazione storica consolidata. Il romanzo, infatti, attinge alle limitazioni imposte alle donne nella vita afgana per esplorare come le donne hanno vissuto, sopportato e sovvertito queste limitazioni.

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Mille splendidi soli e il racconto sulle donne

Le relazioni di genere differiscono nel corso del romanzo a seconda del governo occupante. Sotto il regime comunista, per esempio, le ragazze sono autorizzate a frequentare la scuola e a lavorare fuori casa. Babi celebra questo status e incoraggia Laila ad approfittarne. Allo stesso tempo, però, le ragazze non possono passare troppo tempo con membri dell’altro sesso prima del matrimonio.

Le relazioni di genere possono anche dipendere da specifiche norme tradizionali o regionali: a Laila, per esempio, il marito impone di indossare il burqa molto prima che questo diventi legge. Gli uomini, come i fratelli di Laila, sono quelli che vanno a combattere, mentre le donne rimangono a casa e spesso devono affrontare le ripercussioni della guerra.

Un altro tema costante è l’amicizia tra donne. La relazione tra Mariam e Laila è al centro del romanzo, come rivela anche la sua struttura: La parte I prende la prospettiva di Mariam, la parte II quella di Laila, e la parte III si alterna tra loro. Laila fa anche tesoro dell’amicizia con le sue compagne di classe Giti e Hasina, con le quali condivide risate, giochi e segreti sui ragazzi, dimenticando per un po’ la violenza e i pericoli della loro adolescenza. 

Anche in una società in cui le donne non possono partecipare alla sfera pubblica, il libro suggerisce che le relazioni tra donne servono non solo come fonte di fuga ma come mezzo per affermare la propria legittimità e dignità.

 

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