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Michele Masiero (Sergio Bonelli), “Vi racconto “La giovinezza” di Mister No”

In questa intervista il direttore editoriale Bonelli ci parla di "Mister No. La giovinezza", il volume in cui scopriamo cosa porta Jerry Drake a diventare l’adulto che tutti conoscono

MILANO – Perché e come Mister No è diventato quello che oggi conosciamo attraverso il trentennale ciclo di pubblicazione delle sue avventure. Nasce così “Mister No. La giovinezza“,  il volume con soggetto e sceneggiatura firmati da Michele Masiero e disegni e copertina a cura di Fabio Valdambrini. Quale senso di rivalsa ha nei confronti del mondo e delle persone che lo circondano? Quali affetti (o quale mancanza di affetti) hanno contribuito a disegnare il suo carattere profondo? Queste e altre domande troveranno risposta all’interno del volume realizzato da Michele Masiero, dal 2015 direttore  editoriale della Sergio Bonelli Editore. Lo abbiamo intervistato in occasione dell’uscita del volume.

 

Come è nata l’idea di scrivere il passato di un personaggio così affermato e strutturato da anni come Mister No?

Quando Sergio Bonelli, a metà degli anni ’90, mi ha affidato la cura del personaggio e abbiamo iniziato a mettere a punto il suo rilancio, io e gli altri sceneggiatori coinvolti sentivamo il desiderio di ripercorrere le fasi del passato di Mister No non ancora raccontate.

Tutta la vita precedente di Mister No, per come lo conoscevamo, era ancora da esplorare.

Chi erano i suoi genitori? Come mai non venivano mai nominati?

Bonelli aveva raccontato il passato di Zagor, partendo dall’infanzia e dall’adolescenza dello Spirito con la Scure. Per Mister No, invece, si era limitato a due avventure durante la Seconda Guerra Mondiale (una sul fronte del Pacifico e una su quello italiano) e a un altro paio di storie post-belliche.

Era quindi venuto il momento di capire perché e come Mister No era diventato quello che era. Mi è piaciuto molto ricostruire questa parte della storia, che ho raccontato in “La giovinezza”, perché si tratta di una sorta di romanzo di formazione: dovevo narrare un periodo di passaggio, cosa che mi affascina da sempre, per mostrare quali vicende umane avrebbero portato Jerry Drake a diventare l’adulto che abbiamo conosciuto nel trentennale ciclo delle sue avventure amazzoniche.

 

Quali nuovi lati e sfaccettature non emerse ancora all’interno del corpus narrativo ritroviamo in questo volume?

In questo volume si accenna al fatto che il padre di Mister No sia stato incarcerato per un delitto di cui non è responsabile (come viene spiegato in un’altra storia del suo passato), ma di cui si assume la colpa per ragioni che si comprenderanno in seguito.

Questa figura paterna, o meglio più che altro la sua assenza come riferimento genitoiale, fa sì che Mister No decida di prendere in mano la propria esistenza e di fare esperienze in prima persona, anche commettendo errori naturalmente. Si delineano così le prime caratteristiche che saranno poi presenti nel Mister No “adulto”: un uomo passionale e pieno di vita, a tratti duro e arrabbiato, ma sempre estremamente generoso.

 

Vedremo nel volume anche altri protagonisti della serie regolare?

Trattandosi di una storia ambientata nel 1938, no. Compare nel volume solo una zia, sorella di suo padre, presente in un’altra storia.

Siamo in territori ignoti e con personaggi nuovi che non si rivedranno più.

 

Quali sono in generale novità ed iniziative riguardanti Mister No nel corso del 2018?

Come preannunciato all’ultima Lucca Comics, Mister No sta per tornare con due importanti iniziative.

Una seria “classica”, con avventure amazzoniche e albi in bianco e nero, nel consueto formato bonelliano,  che vedrà la luce il prossimo anno.

Mentre per quest’autunno è previsto l’arrivo di Mister No-Revolution. Un’esperienza decisamente nuova per un personaggio bonelliano, sia narrativamente che graficamente, e che per questo verrà inserita sotto l’ombrello di “Audace”, l’etichetta con cui stiamo sperimentando approcci originali rispetto alla nostra tradizione. Si tratterà di tre storie a colori (6 albi in edicola) con un Mister No molto particolare, di cui preferiamo non svelare ancora nulla.

 

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