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Mauro Corona, “Nel mio libro vi racconto cos’è l’odio per le donne”

Mauro Corona presenta il suo nuovo libro a Bookcity, davanti a una sala gremita di gente. Un libro che racconta da vicino cos'è l'odio per le donne

MILANO –  Davanti a una platea affollatissima, Mauro Corona presenta il suo nuovo romanzo, Nel muro, in occasione di Bookcity 2018. Nel muro di Mauro Corona è un libro che farà discutere, per due ragioni. La prima è che è affronta un tema delicato, soprattutto di questi tempi, ovvero quello della violenza sulle donne. La seconda è che lo affronta attraverso una prospettiva molto particolare. L’intento dell’autore è far vedere la violenza e l’odio verso le donne da dentro, attraverso gli occhi di un misogino violento e incattivito.

La ferocia

Nel muro è un romanzo ambientato 150 anni fa, una scelta esplicita di distanziamento storico per non cavalcare l’onda dell’attuale ripresa del movimento femminista. Centocinquanta anni fa invece, la violenza verso le donne era più pervasiva, connaturata e giustificata. «Dei maschi ho voluto tirare fuori la misoginia, la difficoltà a relazionarsi con il sesso femminile. Perché la donna è più forte dell’uomo e l’uomo l’ha capito, e quando l’uomo si sente superato reagisce con la violenza. Ora si fa finta di dare le quote rosa, ma c’è una misoginia latente in tutti i maschi, checché se ne dica. E io l’ho tirata fuori, l’ho fatta vedere, e in questo libro racconto come si muta in violenza»

Mettersi a nudo

«Ci sono molte cose di questo romanzo che sono mie, che appartengono alla mia vita, alla mia famiglia. Quando nel libro racconto del paese di gente che non parla e non denuncia, è il mio. La misoginia latente è quella che respiravo nella mia famiglia. Volevo mettere in evidenza che le violenze partono dalla famiglia, da cose che hai visto da bambino, e si manifestano più avanti. La chiave è l’infanzia, l’educazione. Io mi rendo conto di essere figlio di una determinata cultura, ho saputo gestirla con dolcezza, ma io sono stato istruito alla violenza sulla donna. La mia educazione sessuale è stata di una ferocia irripetibile. “Se non ve la danno un ginocchio sulla pancia e ve la fate dare”, questo è quello che mi diceva mio padre. In questo libro volevo mostrare le difficoltà che possono venire fuori in un adulto che ha visto queste cose».

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