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Marco Travaglio, ”Con ‘Viva il re!’ racconto il lato B del Presidente Napolitano”

Quella che state per leggere non è una biografia. Ce ne sono già fin troppe, una se l’è addirittura scritta lui. Questo è ciò che manca nelle altre. La controstoria del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis...

Esce in questi giorni il nuovo libro del vicedirettore de “Il fatto quotidiano”, la prima controstoria del presidente Giorgio Napolitano

MILANO – “Quella che state per leggere non è una biografia. Ce ne sono già fin troppe, una se l’è addirittura scritta lui. Questo è ciò che manca nelle altre. La controstoria del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis, contro lo spirito della Costituzione e contro tutto quello che aveva giurato fino al giorno prima della sua rielezione. Alla veneranda età di ottantotto anni: quando un cittadino non può più guidare l’automobile. Ma lo Stato sì…”. Viene presentato così da Marco Travaglio “Viva il re!‘, l’ultimo libro del vicedirettore de “Il fatto quotidiano” edito da Chiarelettere.

COSA NON VA – In questo libro il giornalista, con lo spiccato stile che lo contraddistingue, racconta il lato B del presidente Napolitano, finora – salvo rare eccezioni – ignorato o relegato nel dimenticatoio, alla voce “lesa maestà”. “Di cose che non vanno, nella sua carriera e soprattutto nei suoi sette anni e mezzo al Quirinale, ma anche prima, ce ne sono parecchie: pensieri, parole, opere e omissioni. In un altro paese, un paese davvero democratico intendo, se ne discuterebbe liberamente e laicamente. In Italia è come se fosse vietato. Tabù. Non lo è (ancora) per legge: lo è nei fatti… Fra uno strappo oggi, una forzatura domani e un abuso dopodomani, Napolitano è diventato quello che tutti vediamo: il capo dello Stato di Emergenza, di Eccezione e di Necessità, che tutto può, anzi tutto deve…”

DEMOCRAZIA SOTTOVUOTO – I libri di Travaglio offrono da sempre una lettura unica di quanto accaduto in Italia negli ultimi decenni. Continua così il collaboratore del programma “Servizio pubblico” di Michele Santoro la presentazione del suo libro. “Può un presidente della Repubblica che ha giurato sulla Costituzione – quella vera, quella del 1948 – modificarla progressivamente a sua immagine e somiglianza, e intanto sollecitare continuamente i partiti a riformarla?… In questi anni di democrazia sottovuoto spinto, per mancanza di veri politici e di una vera politica, l’unico disegno politico chiaro e netto è stato ed è il suo. E lui lo persegue con certosina, scientifica, pervicace metodicità”.

7 dicembre 2013

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