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Luciano De Crescenzo analisi del libro “Stammi felice”

In occasione dell'anniversario di nascita del filosofo partenopeo Luciano De Crescenzo vi suggeriamo il libro "Stammi felice"

Luciano De Crescenzo, nato il 20 agosto 1928, è stato uno dei più prolifici scrittori, registi e filosofi italiani del XX secolo. La sua vasta produzione letteraria e cinematografica è caratterizzata da un approccio unico alla filosofia, unendo l’erudizione e la saggezza dei grandi pensatori della storia con un’ironia sottile e un linguaggio accessibile.

Tra le sue opere più rappresentative ricordiamo “Stammi felice: Filosofia per vivere relativamente bene”, un libro che, sebbene scritto diversi anni fa, offre spunti di riflessione quanto mai attuali.

“Stammi felice” è un’opera in cui De Crescenzo immagina di partecipare a un simposio con alcuni dei più grandi filosofi della storia, da Socrate a Nietzsche, passando per Platone, Epicuro, san Tommaso, Pascal e, curiosamente, anche Totò. Il tema della serata è la felicità, un concetto che, come ci ricorda De Crescenzo, ha affascinato e tormentato l’umanità sin dai tempi antichi.

Il simposio è un’occasione per l’autore di esplorare diverse concezioni della felicità, attingendo alla saggezza dei suoi “amici” filosofi. Socrate, ad esempio, potrebbe argomentare che la felicità risiede nella conoscenza di sé e nella virtù; Platone potrebbe parlare della felicità come l’armonia tra le diverse parti dell’anima; Epicuro, dal canto suo, vedrebbe la felicità nella ricerca del piacere moderato e nella fuga dal dolore.

De Crescenzo, però, non si limita a riportare i pensieri di questi giganti del pensiero. Con la sua consueta leggerezza, li combina, li contrappone, li scompone e li ricostruisce, cercando di offrire al lettore non tanto una definizione assoluta di felicità, quanto piuttosto una guida pratica per vivere “relativamente bene”.

Stammi felice: Filosofia per vivere relativamente bene –  Luciano De Crescenzo

Sinossi del libro

“… Osservo i miei commensali con maggiore attenzione, e mi accorgo che non mi sono per niente estranei, anzi, li conosco benissimo. Vedo tra i tanti il mio amato Socrate, Platone, Epicuro, san Tommaso, Pascal, Friedrich Nietzsche e addirittura Totò. Eccomi qua, ospite di un vero e proprio simposio insieme ai filosofi che ho sempre amato. A quanto pare, il tema prescelto per la serata è la felicità.

Ora, che sia un sogno oppure no, se avete un po’ di tempo, vi racconto a modo mio cos’è la felicità per ognuno di questi filosofi.” Attingendo al pensiero dei suoi “amici” filosofi, De Crescenzo prova a spiegare non solo cosa sia la felicità, ma qual è il segreto, ammesso che esista, per riuscire a vivere relativamente bene. “Stammi felice” è una lezione in cui l’autore, senza prendersi troppo sul serio, sa indicarci una via magari più vicina di quanto pensiamo.

Un ponte tra filosofia e quotidianità

Uno degli aspetti più affascinanti di “Stammi felice” è il modo in cui De Crescenzo riesce a rendere accessibili e rilevanti per il lettore contemporaneo concetti filosofici complessi. L’autore, infatti, ha sempre avuto il dono di saper tradurre le astrazioni filosofiche in lezioni di vita quotidiana.

In “Stammi felice”, questo approccio è evidente quando descrive il suo simposio immaginario non come un arido dibattito accademico, ma come una conversazione tra vecchi amici che si ritrovano a discutere di un tema che riguarda tutti: la felicità.

L’ironia e la leggerezza con cui De Crescenzo affronta temi così profondi non sminuiscono la serietà del discorso, ma anzi lo arricchiscono, rendendolo più fruibile e, paradossalmente, più profondo. Questa capacità di rendere “umani” i filosofi, di farli scendere dal piedistallo su cui spesso li relega la storia, è forse uno dei meriti maggiori di De Crescenzo come scrittore e pensatore.

Il Messaggio di “Stammi Felice” nella realtà odierna

Oggi, in un’epoca segnata da profonde incertezze, ansie e tensioni, il messaggio di “Stammi felice” appare più rilevante che mai. Viviamo in un mondo in cui la ricerca della felicità è spesso legata a parametri esterni: successo, denaro, status sociale. Tuttavia, come De Crescenzo ci ricorda, i grandi filosofi ci insegnano che la vera felicità non può essere trovata all’esterno, ma deve essere cercata dentro di noi.

Il parallelismo con la realtà odierna è evidente. La società contemporanea, con la sua enfasi sul consumismo e l’apparenza, rischia di farci perdere di vista ciò che veramente conta. Le riflessioni di De Crescenzo, attraverso le voci dei filosofi, ci invitano a riscoprire il valore delle piccole cose, della moderazione, della riflessione e del contatto umano.

L’invito a vivere “relativamente bene” non è una resa al pessimismo, ma piuttosto un invito a ridimensionare le nostre aspettative e a trovare la felicità nelle cose semplici. È un messaggio di grande saggezza, che ci ricorda l’importanza di vivere il presente con serenità e gratitudine, senza inseguire chimere irraggiungibili.

“Stammi felice” è più di un semplice libro di filosofia; è una guida pratica per affrontare la vita con saggezza e leggerezza. In un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da messaggi che ci spingono a voler sempre di più, De Crescenzo ci ricorda che la vera felicità risiede nella capacità di apprezzare ciò che già abbiamo e di trovare un equilibrio interiore.

Il suo simposio immaginario, popolato da filosofi di epoche e correnti diverse, è un modo per sottolineare che la ricerca della felicità è universale e senza tempo. E sebbene ogni filosofo abbia una risposta diversa, ciò che emerge chiaramente è che la felicità è una scelta, un’attitudine mentale, una disposizione d’animo.

In definitiva, “Stammi felice” di Luciano De Crescenzo è un’opera che, con il suo umorismo sottile e la sua profonda saggezza, ci offre una chiave di lettura per affrontare le sfide della vita moderna.

Un libro che invita a prendere la vita meno sul serio, a ridere di noi stessi e a cercare la felicità nelle piccole cose. Un messaggio che, oggi più che mai, ha il potere di farci riflettere e, perché no, di farci sentire un po’ più felici.

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