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Lorenzo Marone “È importante avere un modello da seguire”

"Un ragazzo normale” racchiude tante storie, ma soprattutto racconta l’amicizia tra il dodicenne Mimì e Giancarlo Siani

MILANO – Un ragazzo normale è Mimì che sogna di avere i superpoteri; ma un ragazzo normale è anche Giancarlo Siani che, con la sua penna, racconta quello che vede. Come insegna Siani al ragazzino, non esistono i supereroi, ma persone “normali” che credono e combattono perché l’esistenza possa essere migliore. E il giornalista non lo insegna solo a parole, ma anche tramite le vicende della sua vita. Un ragazzo normale” è un libro che racconta più storie in uno. Per prima cosa è un omaggio all’adolescenza, un periodo della vita in cui tutto è complicato e amplificato. Un omaggio ai libri e al valore della letteratura. Un omaggio anche alla città di Napoli, la faccia vera e bella della città, rappresentata da Siani e dalla famiglia di Mimì. Ma soprattutto è un libro di un’amicizia: quella tra Giancarlo Siani e Mimì. Aver incontrato una figura da seguire come modello permetterà a Mimì di crescere e di affrontare più maturo la sua vita.

 

Il romanzo

Mimì è il figlio del portiere di uno stabile del Vomero a Napoli, dove abita anche Giancarlo Siani. È un ragazzino “nerd”, amante dei libri e dei fumetti che crede fortemente nella forza delle persone e delle parole, tanto che si presenta con un linguaggio forbito e aulico. Queste sue caratteristiche particolari lo portano ad  ad essere accettato difficilmente dal resto del mondo. Mimì sente forte l’esigenza di trovare un modello da seguire, che lo possa capire e accettare nelle sue “stranezze”. Il modello è incarnato dalla figura di Giancarlo Siani, il giornalista del mattino, assassinato dalla camorra nel 1985. Giancarlo era un uomo che non aveva paura di scrivere tutto quello che c’era da dire e con la parola, tanto amata anche da Mimì, combatteva le ingiustizie del sistema. Il libro si sofferma proprio sull’incontro e l’evolversi dell’amicizia tra questi due ragazzi normali. Marone spiega che alcune dei dialoghi immaginati tra Siani e Mimì, in realtà sono tratti da vere e proprie frasi dette dal giornalista.  Perché proprio Siani? Lorenzo Marone risponde che quella del giornalista è una storia che ai napoletani è rimasta dentro, che li ha colpiti davvero nel profondo. Un ragazzo incredibile che, come dice Mimì “quando sono con lui, non riesco a non parlare di cose belle”. Siani era un gigante e, dovendo decidere di parlare di un eroe, la scelta non poteva che ricadere lui.

 

photo credits: @AdolfoFrediani

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