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Lo scrittore algerino Yasmina Khadra protagonista di Dedica 2016

Il Festival, un “unicum” nel panorama culturale italiano, si snoda in otto giornate e in undici appuntamenti tra libri, conversazioni, teatro e musica

PORDENONE – E’   stata presentata a Pordenone, la ventiduesima edizione di Dedica che si svolgerà in città dal 5 al 12 marzo. Il Festival, un “unicum” nel panorama culturale italiano, si snoda in otto giornate e in undici appuntamenti tra libri , conversazioni, teatro e musica così da riflettere assieme a uno dei protagonisti della letteratura mondiale sugli avvenimenti che caratterizzano il mondo contemporaneo. Ideato e curato da Thesis Associazione, il progetto è promosso da istituzioni ed enti pubblici e quest’anno si arricchisce di una significativa novità: l’istituzione del Premio “Una vita per la scrittura”, che sarà consegnato a Khadra l’8 marzo, riconoscimento che da qui in poi Friuladria  assegnerà annualmente al protagonista di Dedica. La singolarità della manifestazione – ha spiegato il presidente dell’associazione Gianfranco Verziagi nella conferenza stampa di presentazione – risiede nella formula, fortemente distintiva, che conduce il pubblico a un’immersione nel mondo dell’autore protagonista, attorno al quale ogni edizione costruisce un percorso specifico; un percorso che si fa ogni volta occasione di riflessione organica sulla figura del dedicatario, sui temi e i caratteri della sua produzione letteraria, sul contesto culturale in cui è maturato il suo pensiero”.

 

YASMINA KHADRAL’autore al centro di tutto questo è Yasmine Khadra, “scrittore algerino di lingua francese – sottolinea la curatrice del festival Annamaria Manfredelli – che affronta alcuni dei problemi più pressanti del nostro tempo, come il fenomeno dell’integralismo pseudo-religioso, di cui Khadra ha sempre messo in luce i fondamenti socio-culturali e le contingenze che lo favoriscono, rispondendo con i suoi libri all’urgenza di una parola forte, di un’analisi lucida della realtà, ma anche al bisogno irrinunciabile della bellezza”. Yasmina Khadra è lo pseudonimo con cui dagli anni ’90 è universalmente noto lo scrittore algerino di lingua francese Mohammed Moulessehoul, che, all’epoca ufficiale effettivo dell’armata algerina, per aggirare la censura militare ha deciso di firmare le sue opere con il nome della moglie. Ha rivelato la sua vera identità solo nel 2001, quando, dimessosi dall’esercito, ha lasciato l’Algeria per stabilirsi in Francia. Si è fatto conoscere ed apprezzare dapprima come autore di noir di ambientazione algerina, poi il suo successo è cresciuto con opere differenti per genere e per scenari, ma quasi tutte accomunate da un forte legame con l’attualità.

 

GLI EVENTI – L’inaugurazione di Dedica sarà affidata a una conversazione con il suo protagonista che si terrà sabato 5 marzo, nel Teatro Verdi di Pordenone e e a dialogare con Khadra sarà il giornalista culturale Fabio Gambaro, autore dell’illuminante intervista che è il cuore della MONOGRAFIA Dedica a Yasmina Khadra, una pubblicazione che ogni anno accompagna il festival e che contiene anche un racconto inedito, Wadigazen, gentilmente concesso da Khadra. Domenica 6 marzo, alle 17.30, nel convento di San Francesco, si parlerà invece del noir come specchio della difficile realtà algerina. Yasmina Khadra, uno degli autori che hanno meglio utilizzato le potenzialità del noir come “romanzo sociale” e che con i suoi polizieschi ha segnato una svolta nell’evoluzione del genere, converserà con Luca Crovi, critico rock, speaker radiofonico e noto esperto del poliziesco in tutte le sue varianti ed ambientazioni. Lunedì 7 marzo, alle 20.45, nel convento San Francesco, si svolgerà invece la prima delle produzioni esclusive di Dedicafestival 2016: la mise en espace tratta dall’omonimo romanzo di Khadra, L’ULTIMA NOTTE DEL RAIS (produzione esclusiva Thesis/Dedicafestival), che porta direttamente nel cuore dell’ultima giornata vissuta da Muhammar Gheddafi: difficili: è l’ultimo viaggio di un uomo solo, di un’anima corrotta, perduta nel labirinto del potere. Drammaturgia e regia di Daniele Salvo, musica di Marco Podda, e sul palco Francesco Scianna. Il giorno dopo, Martedì 8 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, sarà LA RELIGIONE COME IDEOLOGIA il tema della conversazione fra Renzo Guolo e Paolo Branca, due tra i maggiori specialisti del mondo musulmano e del fondamentalismo islamista. Ancora teatro giovedì 10 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, con CUGINA K, lettura scenica (produzione esclusiva Thesis/Dedicafestival) dall’omonimo libro di Khadra, affidata ad un altro protagonista del teatro italiano: Mario Perrotta; a concludere il festival sarà , sabato 12 marzo, alle 20.45, nel Teatro Verdi la musica con ORAN MÉTISSAGE –RACHID TAHA & COUSCOUS CLAN IN CONCERTO: sul palco Rachid Taha, uno fra i maggiori esponenti del genere pop-raï e della scena rock multiculturale francese.

 

Alessandra Pavan

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