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L’incidente dei treni in Puglia ed il divario Nord e Sud, il commento di Nicola Lagioia

Lo scrittore barese riapre sulle pagine de La Repubblica la questione Meridionale all'indomani della tragedia avvenuta ieri sul tratto ferroviario tra Andria e Corato

MILANO – “Mi auguro che la solidarietà non debba per forza fare rima con la difficoltà di vivere, ma in Puglia questo accade sin dai tempi di giuseppe De Vittorio e Tommaso Fiore”. Inizia così l’intervento dello scrittore barese Nicola Lagioia, intervenuto sulle pagine de “La Repubblica” a commento della tragedia che ha colpito ieri la Puglia, dove lo scontro tra due treni che viaggivano in direzione opposta su un unico binario ha causato finora 27 morti e 50 feriti. Ecco i passsaggi principali del suo intervento. Ecco i passi più significativi del suo intervento.

“I treni coinvolti nel terrificante ipatto verificatosi tra Andria e Corato non erano convogl iad alta velocità. Erano i mezzi di trasporto su cui ogni giorno si muove il Paese reale. Pendolari. Studenti. Migranti. […] Questo ovviamente accade in tutta Italia. E’ sufficiente scendere da un Frecciarossa, da un Frecciargento, da un Italo e salire su un regionale, o su un convoglio gestito dalel varie società che si occupano del trasporto interno a una singola regione, per ritrovarsi in un mondo molto distante da quello che viene fuori dal racconto ufficiale del Paese.

Così, mentre “gli italiani in difficoltà” di cui parlano i politici sono spesso un’astrazione, questi viaggiatori lenti rappresentano al contrario il “ritono delle facce”. Sono la testimonianza che Pier Paolo Pasolini aveva torto. La pialla dell osviluppo, che avrebeb dovuto rednere tutti uguali, ha avuto il più imprevedibile degli arresti. […] Se volete un bagno di realtà, veniteli a incontrare sui treni che viaggiano lenti”.

Siamo in Puglia, una regione che nonostante il turismo, la cultura, la naturale disposizione a solidarietà ed accoglienza, la maturità di moltissimi dei suoi cittadini resta una delle regioni più povere dell’Europa occidentale.

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Per ora l’incidente di ieri apre uno squarcio su un Paese così poco raccontato dal “discorso ufficiale” di media, politica e fiction. ‘Tu non conosci il Sud”, recita il verso di Vittorio Bodini cui è intitolato il festival che in questi giorni, proprio a Bari, prova a rilanciare un ragionamento sulla Questione meridionale, e che forse possiede un valore anche per altre latitudini”.

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