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7 libri classici che meritano una seconda possibilità finita la scuola

Scopri 7 grandi libri che meritano una seconda possibilità, lontano dai banchi, per riscoprire storie indimenticabili e ricche di emozioni.

Chi ha detto che i classici fanno sbadigliare? A volte, il problema non sono i libri, ma il contesto in cui li leggiamo. Tra interrogazioni, schede da consegnare e letture forzate, è facile associare i grandi romanzi della letteratura a un senso di noia, dovere, o, peggio, punizione. Ma appena si chiude il capitolo del liceo, succede qualcosa di inaspettato: quei titoli che sembravano lontani, polverosi o incomprensibili iniziano a risuonare con forza nuova.

Per questo, l’estate dopo la maturità è il momento perfetto per dare una seconda possibilità ad alcuni capolavori della letteratura. Senza voti, senza ansia. Solo per il piacere di leggere, riscoprire, sorprendersi.

7 classici che, lontani dai banchi, diventano libri vivi, pieni di passione, rabbia, ironia e desiderio. Proprio come voi.

7 Grandi libri classici da rivalutare lontano dai banchi

Questi libri non sono solo “materia da studiare”: sono voci, domande, racconti di fragilità e di forza, di giovinezza e di disincanto. Se li avete letti male, o solo per dovere,  è il momento di concedergli una nuova possibilità. Fuori dalla pressione scolastica, diventano strumenti di comprensione, di crescita, di piacere puro.

Leggere un classico fuori dai banchi è un atto di libertà: perché non c’è niente di più contemporaneo di un libro che riesce ancora a toccarci, anche se è stato scritto secoli fa.

 

I promessi sposi di Alessandro Manzoni

Sì, iniziamo da quello. Il più odiato, storpiato, ridotto a tormentone da generazioni di studenti. Ma I promessi sposi non è solo il romanzo della “provvida sventura” e delle digressioni sulla peste. È un libro modernissimo, che racconta come la vita travolge, come i potenti schiacciano, come l’amore resiste. Renzo e Lucia sono meno banali di quanto sembrino, e attorno a loro si muovono figure indimenticabili: il cinico Don Abbondio, l’intensa Gertrude, il tragico Innominato, il padre Cristoforo che oggi sembrerebbe un attivista.

Riletto oggi, senza obblighi, Manzoni ci parla di ingiustizia, di coraggio, di scelte difficili. E ci mostra, con ironia e lucidità, che anche nei secoli più bui si può restare umani.

 

Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

La bellezza come ossessione, la giovinezza come condanna. Dorian Gray vende la sua anima in cambio dell’eterna perfezione fisica, e il suo ritratto, nascosto agli occhi del mondo, assorbe tutte le sue colpe. Un romanzo che, a distanza di oltre un secolo, sembra scritto per l’era dei selfie, dei filtri, dell’apparenza a tutti i costi.

Wilde ci regala un testo seducente, ironico, gotico e profondamente morale (ma mai moralista). Una lettura perfetta per chi, uscendo dall’adolescenza, si interroga sul desiderio, sull’identità e su quanto siamo disposti a sacrificare per essere amati.

 

Il giovane Holden di J.D. Salinger

Holden Caulfield è un diciassettenne arrabbiato, confuso, tenero. Non sopporta l’ipocrisia degli adulti, ha appena perso il fratello, è stato espulso da scuola. E vaga per New York come un naufrago in cerca di un senso. È difficile leggere Il giovane Holden a comando: la sua voce irrita se non si è pronti. Ma fuori dal liceo, se lo si incontra al momento giusto, può diventare un amico che ci somiglia più di quanto vorremmo ammettere.

È un romanzo che parla di crescita, di lutto, di fragilità mascherata da cinismo. E che insegna, senza retorica, quanto sia importante restare autentici in un mondo che ti vuole sempre “a posto”.

 

Madame Bovary di Gustave Flaubert

Emma Bovary non è solo una “donna adultera”. È un personaggio tragico e umano, una ragazza che ha creduto che la vita fosse come nei romanzi d’amore e che ha pagato carissimo il desiderio di evasione. Riletta dopo il liceo, la storia di Emma colpisce per la sua attualità: parla di insoddisfazione, di aspettative irrealistiche, di solitudine nella vita di coppia, di illusioni che si scontrano con la realtà.

Lo stile di Flaubert, ironico e chirurgico, mostra come anche il sogno romantico può diventare una gabbia. Un romanzo perfetto per chi è pronto a guardare l’amore anche da prospettive meno rassicuranti.

 

Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij

Se al liceo vi ha spaventato la mole o confuso l’introspezione, è ora di riprenderlo in mano. Delitto e castigo è un thriller psicologico prima ancora che un classico della letteratura russa. Racconta la storia di Raskol’nikov, giovane studente che uccide una vecchia usuraia convinto di compiere un atto “superiore”. Ma la colpa lo divora, e la redenzione non è né facile né immediata.

È un romanzo intenso, che indaga il male, la giustificazione morale, il senso di giustizia e la ricerca di verità. In un’epoca in cui tutti hanno opinioni forti, Dostoevskij ci ricorda che capire davvero è molto più complesso, e più importante, che giudicare.

 

Frankenstein di Mary Shelley

Dimenticate l’immagine del mostro con le viti nel collo. Frankenstein è un romanzo filosofico, emozionante e doloroso scritto da una diciannovenne. Victor Frankenstein è uno scienziato che crea una creatura viva, ma poi la rifiuta. Il “mostro”, che mostro non è, diventa il simbolo di ogni diversità esclusa, di ogni figlio non voluto, di ogni solitudine imposta.

Riletto fuori dai programmi scolastici, è un libro struggente che parla di responsabilità, di identità e di cosa significa essere umano. Per chi vuole leggere un horror esistenziale che anticipa i temi della bioetica e dell’intelligenza artificiale.

 

La coscienza di Zeno di Italo Svevo

L’ironia come antidoto alla psicanalisi. La coscienza di Zeno è il romanzo di un uomo che cerca di analizzarsi… e finisce per raccontare la sua vita piena di goffaggini, bugie e scelte sbagliate. Zeno è un antieroe irresistibile, un personaggio tragicomico che si fuma sempre “l’ultima sigaretta” e che vive la malattia come una scusa e una difesa.

Svevo ci insegna a ridere di noi stessi, e a sospettare della verità assoluta. Un libro perfetto da rileggere quando si inizia a vivere sul serio, con tutti gli errori, le insicurezze e le giustificazioni che ne conseguono.

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