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I libri che leggeremo nel 2019 in anteprima a Pistoia

Dal 25 al 28 ottobre Pistoia ospita la seconda edizione del Festival “L’anno che verrà: i libri che leggeremo”, durante la quale autori ed editor racconteranno alcune anteprime in uscita nei prossimi mesi

MILANO – Alla scoperta in anteprima dei libri da leggere in uscita nel 2019. Dal 25 al 28 ottobre 2018 Pistoia ospiterà la seconda edizione del Festival “L’anno che verrà: i libri che leggeremo”, una rassegna nella quale gli autori e gli editor delle più importanti case editrici italiane racconteranno alcune anteprime dal catalogo dei mesi successivi. “L’anno che verrà” è organizzato dalla Biblioteca San Giorgio di Pistoia.

Gli ospiti

Tra gli ospiti di questa edizione: Michela Murgia sarà protagonista dell’inaugurazione con una lectio magistralis su come la lettura sia un potente strumento di rivoluzione; a Piero Angela verrà consegnato il premio “Pistoia Città della Cultura”; Anna Bonaiuto curerà un reading da “L’amica geniale” di Elena Ferrante in una serata dedicata a Emons Audiolibri; Debora Petrina e Tiziano Scarpa metteranno in scena lo spettacolo “Le cose che succedono di notte” in cui le canzoni di Debora si intrecciano le storie in rima tratte dall’ultimo libro di Tiziano, “Una libellula di città”. Tra gli eventi collaterali al Festival, poi, verranno organizzati diversi corsi di formazione a cura di “Scuola del libro” e “Di lavoro leggo”; incontri di scouting per autori con editori e agenti letterari e uno speed date tra editori e lettori a cura di Goodbook.it. Ma se è vero che il futuro parte sempre dalle sue radici, il festival propone una riflessione sul ruolo della letteratura (con Michela Murgia) e un approfondimento sulla narrativa italiana degli ultimi anni con Gianluigi Simonetti e Raffaello Palumbo Mosca, autori di due recenti e importanti tentativi di sintesi. La chiave per una buona transizione da passato a futuro, poi, è affidarsi a grandi maestri: in questo senso va interpretato l’omaggio a uno dei maggiori divulgatori di cultura del nostro tempo Piero Angela, maestro inarrivabile nel coniugare stile e rigore col piacere di comunicare e con la capacità di stimolare sempre nuove curiosità.

Uno sguardo al futuro

“L’anno che verrà” vuole parlare del futuro. Il cuore del festival saranno infatti gli incontri con gli autori e gli editori che a Pistoia presenteranno i libri che porteranno in pubblicazione nei mesi seguenti, regalando anticipazioni sul catalogo, illustrando le strategie di massima e presentando in maniera più approfondita uno dei titoli (e degli autori) su cui punteranno maggiormente. Una sorta di vernissage dei cataloghi editoriali dell’anno che verrà. Sul futuro il festival proverà a intervenire più direttamente organizzando gli incontri di scouting della sezione “Il futuro davanti”, in cui 24 autori selezionati dalla rivista “TheFLR – The Florentine Literary Review” potranno incontrare individualmente un editore o un agente letterario e proporgli la pubblicazione del proprio romanzo. Dai colloqui dello scorso anno è nato “Guasti” di Giorgia Tribuiani (Voland): uno degli esordi più interessanti del 2018.

Un Festival di tutti

Coerentemente con i principi basilari delle biblioteche (a ogni lettore il suo libro e a ogni libro il suo lettore) “L’anno che verrà” riconosce la bibliodiversità e il pluralismo garantito dagli editori indipendenti come un valore imprescindibile ma senza demonizzazioni, considerando la diversità tra grandi e piccoli editori come un elemento di ricchezza culturale. Per questo principio, in una rotazione che di anno in anno vuole nel lungo tempo essere rappresentativa, viene data voce a editori e libri diversi per pubblici diversi, libri cartacei e audiolibri. E in futuro verrà dato spazio al libro elettronico, il libro illustrato, il fumetto e alle forme di letteratura che ancora non conosciamo. Autori, editori, traduttori, librai, critici, giornalisti, bibliotecari e naturalmente lettori. “L’anno che verrà” è il festival di tutti. Il format con uno spazio unico per ogni sessione e con momenti di convivialità aperti a tutti vuole ridurre le distanze, creare un’atmosfera professionale ma rilassata di incontro e confronto, in cui non si corra di corsa da una sala all’altra ma ci si ascolti a vicenda e si possa approfondire anche al termine degli incontri quello di cui si è parlato o ascoltato. Lo speed date della domenica (incontri individuali a rotazione di 4 minuti, in cui gli editori ascoltano i desiderata di un lettore e provano a soddisfarli proponendogli i titoli del loro catalogo) non è solo un evento collaterale ma il simbolo di un modo di concepire l’incontro tra chi i libri li fa e chi li legge. Non mancano eventi e attività per bambini, anche per permettere ai genitori di poter assistere tranquillamente agli eventi per adulti lasciando i figli occupati in attività stimolanti.

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