5 libri gotici con protagoniste donne indimenticabili che vi terranno svegli la notte

17 Marzo 2025

Scoprite 5 libri gotici con protagoniste donne indimenticabili che vi terranno svegli la notte e vi faranno immergere nell'oscurità.

5 libri gotici con protagoniste donne indimenticabili che vi terranno svegli la notte

Le donne sono state spesso protagoniste dei romanzi gotici. Il gotico è un genere che da secoli incanta i lettori con le sue atmosfere oscure, misteriose e cariche di tensione. Tra castelli infestati, misteri irrisolti e inquietanti apparizioni, le donne hanno sempre avuto un ruolo fondamentale: dalle eroine che sfidano il soprannaturale alle protagoniste tormentate da un destino crudele. Ma c’è di più: il gotico non è solo orrore e mistero, ma anche una lente attraverso cui esplorare il trauma, il potere e la ribellione femminile.

Da Carmilla a La ragazza che annega, il gotico ha dato spazio a protagoniste indimenticabili, donne che sfidano il soprannaturale, la società e i propri demoni interiori. Attraverso queste storie, il genere ha saputo esplorare paure, desideri e ingiustizie, dando voce a figure femminili complesse e sfaccettate.

Se ami il gotico e vuoi scoprire storie avvincenti e suggestive, questi cinque libri sono un punto di partenza perfetto. Scegli il tuo preferito e lasciati avvolgere dall’oscurità e dal fascino di queste protagoniste straordinarie.

Donne oscure: 5 libri gotici e a tratti thriller che non puoi assolutamente perdere se vuoi scoprire un genere

La ragazza che annega – Caitlín R. Kiernan

Caitlín R. Kiernan è una delle voci più originali e sovversive della narrativa contemporanea, un’autrice che sfida le convenzioni dei generi e sperimenta con la forma e il linguaggio. Nata in Irlanda nel 1964 e cresciuta negli Stati Uniti, Kiernan ha una formazione scientifica: prima di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato come paleontologa, pubblicando articoli accademici sulla biologia dei vertebrati preistorici.

Questo background scientifico si riflette nel suo stile meticoloso e nella capacità di costruire mondi narrativi complessi, popolati da personaggi che oscillano tra il razionale e l’irrazionale. La sua carriera letteraria è iniziata negli anni ’90, con racconti horror e weird fiction, pubblicati sulle principali riviste di genere. Tra i suoi romanzi più celebri ci sono The Drowning Girl (La ragazza che annega), Silk, The Red Tree e Agents of Dreamland.

Il suo lavoro è spesso paragonato a quello di autori come Shirley Jackson, H.P. Lovecraft e Neil Gaiman, ma con una sensibilità profondamente personale, che esplora il trauma, la memoria e la percezione della realtà attraverso una scrittura ipnotica e sperimentale.

La ragazza che annega: una discesa nel caos della mente

Protagonista del romanzo è India Morgan Phelps, detta Imp, una giovane artista affetta da schizofrenia che cerca disperatamente di mettere ordine nella propria memoria frammentata. Imp è una narratrice inaffidabile per eccellenza: la sua mente distorce gli eventi, li ricostruisce, li cancella e li reinventa, lasciando il lettore in un costante stato di incertezza.

Tutto inizia quando Imp incontra Eva Canning, una donna enigmatica che sembra emergere dalle profondità di una leggenda gotica. Eva è un fantasma? Una sirena? Un’allucinazione? O è reale? Questo è il dilemma attorno a cui ruota l’intero romanzo, che si sviluppa come un diario confuso e tormentato, un flusso di coscienza che svela e nasconde la verità allo stesso tempo.

Il tema della follia è centrale nella narrazione: Kiernan non si limita a raccontare la malattia mentale, ma la fa vivere al lettore, costringendolo a percepire il mondo attraverso gli occhi di Imp. La scrittura è volutamente frammentaria, con ripetizioni ossessive, salti temporali e digressioni che amplificano il senso di smarrimento.

Un thriller gotico dal fascino oscuro

La ragazza che annega è un romanzo che sfida le convenzioni del thriller. Non ci sono colpi di scena tradizionali né una trama lineare, ma un progressivo sprofondare in una dimensione gotica e inquietante.

L’atmosfera è sospesa tra sogno e incubo, con richiami alla letteratura gotica classica e ai miti delle sirene e dei fantasmi.

La scrittura è sperimentale, con un uso innovativo della narrazione che riflette la mente instabile della protagonista.

Il tema della percezione della realtà è centrale, rendendo il lettore parte attiva nel tentativo di ricostruire la storia.

Kiernan costruisce un thriller psicologico che è anche un’opera letteraria di grande profondità, capace di toccare temi come il trauma, la memoria, la solitudine e il confine labile tra sanità mentale e follia.

Perché leggere La ragazza che annega?

Questo romanzo è perfetto per chi ama le storie che destabilizzano, per chi cerca un thriller diverso dal solito, capace di entrare sotto pelle e lasciare un segno profondo. Se sei affascinato dalle narrazioni che mettono in discussione la realtà e ami l’atmosfera gotica che si insinua lentamente fino a soffocarti, La ragazza che annega è un’esperienza di lettura imperdibile.

Non è un thriller convenzionale, ma una porta aperta verso l’oscurità della mente umana, un libro che non si dimentica e che continua a perseguitare anche dopo l’ultima pagina.

Rebecca – Daphne du Maurier

Daphne du Maurier: la regina del gotico psicologico

Daphne du Maurier è una delle scrittrici più celebri della letteratura gotica moderna. Con una carriera che spazia tra romanzi, racconti e adattamenti cinematografici (Alfred Hitchcock trasse ispirazione da diverse sue opere), du Maurier ha saputo creare storie dal forte impatto psicologico e dalla carica emotiva travolgente.

Il romanzo

Rebecca (1938) è il suo capolavoro. La storia segue una giovane donna che sposa un uomo ricco e misterioso, Maxim de Winter, e si trasferisce nella sua imponente dimora, Manderley. Ma la presenza ossessiva di Rebecca, la prima moglie morta in circostanze misteriose, avvolge la casa in un’atmosfera di costante minaccia. Con il suo intreccio avvincente e il crescendo di tensione psicologica, Rebecca è un esempio perfetto di come il gotico possa essere usato per esplorare l’identità, la gelosia e il potere.

Carmilla – Sheridan Le Fanu

Sheridan Le Fanu: il precursore del gotico vampiresco

Sheridan Le Fanu è stato uno dei maestri del gotico vittoriano e un pioniere della letteratura horror. Il suo stile raffinato e la capacità di creare un’atmosfera di sottile inquietudine hanno influenzato generazioni di scrittori.

Il romanzo

Pubblicata nel 1872, Carmilla è una delle prime storie sui vampiri, anticipando di oltre vent’anni Dracula di Bram Stoker. Al centro della narrazione c’è la giovane Laura, che si ritrova sotto l’influenza di una misteriosa e affascinante donna, Carmilla. Il romanzo esplora il desiderio proibito e la paura dell’ignoto con una sensibilità che lo rende sorprendentemente moderno. Carmilla non è solo un’icona del vampirismo femminile, ma anche un personaggio che incarna il fascino e il terrore dell’ambiguità.

L’abbazia di Northanger – Jane Austen

Jane Austen: l’ironia al servizio del gotico

Quando si parla di Jane Austen, il pensiero corre subito ai suoi romanzi di costume e alle storie d’amore con protagoniste intelligenti e argute. Ma in L’abbazia di Northanger, Austen si diverte a giocare con gli elementi tipici del gotico, parodiandoli e allo stesso tempo rendendogli omaggio.

Il romanzo

Catherine Morland, giovane protagonista del romanzo, è un’appassionata lettrice di romanzi gotici e arriva a Northanger Abbey con la convinzione di trovarsi in un mondo di misteri e orrori. La sua immaginazione la porta a credere che il padrone di casa sia un assassino, ma la realtà è ben diversa. L’abbazia di Northanger è un’opera affascinante che mostra come Austen sapesse giocare con i generi e offrire una riflessione sul ruolo della letteratura e della fantasia nella vita delle donne.

La terra delle donne – Charlotte Perkins Gilman

Charlotte Perkins Gilman: femminismo e gotico psicologico

Charlotte Perkins Gilman è ricordata soprattutto per il suo celebre racconto La carta da parati gialla, una potente critica sociale sulle condizioni delle donne nel XIX secolo. Tuttavia, con La terra delle donne (Herland, 1915), l’autrice ha dato vita a un’opera che mescola utopia e suggestioni gotiche per immaginare un mondo senza uomini.

Il romanzo racconta la scoperta di una società interamente femminile da parte di tre esploratori maschi, che rimangono sconvolti dalla forza, dall’autosufficienza e dall’organizzazione di questa civiltà. L’elemento gotico non è nelle atmosfere spettrali, ma nell’inquietante ribaltamento delle dinamiche di potere: gli uomini non solo non dominano, ma sono superflui. Un’opera innovativa e provocatoria, che gioca con le paure maschili e il fascino per il mistero femminile.

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