I casi editoriali che stanno soppiantando la letteratura noir e gialla
MILANO – I numeri impressionanti descrivono un fenomeno diffuso che sta, forse, rivoluzionando il mercato editoriale mondiale. Il noir e il giallo arranca e dagli Stati Uniti all’Italia sta tornando di moda la narrativa rosa e le vendite, in questo senso, parlano chiaro: il boom di E. L. James con la sua Trilogia ("Cinquanta sfumature di Grigio", "di Nero" e "di Rosso") sta facendo da traino a quella che gli anglosassoni chiamano women’s fiction.
LETTERATURA ROSA – Il genere femminile è esploso, nel nostro Paese, già lo scorso anno con due titoli che hanno proiettato Garzanti in cima alle classifiche, ovvero il “Linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh e “Profumo delle foglie di limone” di Clara Sanchez, e con un altro caso marchiato Newton Compton ovvero “Un regalo da Tiffany” di Melissa Hill. In questo solco si è collocato il megaseller di E. L. James, che con il suo ultimo “Cinquanta sfumature di Grigio” ha raggiunto già quota 21 milioni di libri venduti.
I NUMERI – A impressionare non sono solo le copie vendute ma la fetta di mercato che la letteratura rosa ha conquistato, a scapito soprattutto di altri generi come il noir e il giallo: alcune stime ci dicono che solo negli Stati Uniti, nel 2011, il rosa ha praticamente doppiato gialli e thriller, producendo un volume d’affari che sfiora il miliardo e mezzo di dollari. Prendendo in esame le “Cinquanta Sfumature” di E. L. James, nato ricordiamolo come e-book, lo scorso anno le vendite in formato elettronico sono aumentate addirittura del 177%.
LE CLASSIFICHE – Emblema di questa nuova tendenza è il predominio netto nella classifica settimanale dei libri più venduti stilata dai maggiori tabloid e quotidiani mondiali. Su Usa Today e New York Times, solo per citare due esempi, il primato indiscusso appartiene a diverse settimana alla Trilogia di E. L. James. In più, guardando sempre alla bestseller list di Usa Today, si può notare che su 10 titoli, ben 9 sono riconducibili al rosa o alla women’s fiction, compreso “Hunger Games” di Suzanne Collins che tutto sommato rientra in questo genere.
15 agosto 2012