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Roma, la storica libreria Odradek annuncia la chiusura

I proprietari di Odradek, la storica libreria situata nel centro di Roma, hanno da poco annunciato l'imminente cessazione dell'attività a causa del crollo delle vendite.

È di qualche giorno fa la notizia che la Odradek, storica libreria situata nel centro di Roma, chiuderà i battenti a causa delle difficoltà economiche che stanno interessando il mercato editoriale italiano. Annunciata mediante un post su Instagram, la cessazione delle attività di Odradek è prevista per il 6 gennaio 2023, data ormai imminente.

I titolari hanno introdotto il post di saluti con parole forti ed incisive che fanno riflettere su come in Italia sia oramai molto complicato gestire un’attività legata al mercato editoriale: “Odradek non è più sostenibile, né economicamente né umanamente”.

Le parole dei titolari della libreria Odradek di Roma

Ma andiamo a leggere le parole con cui i proprietari della storica libreria di Roma hanno annunciato la chiusura, prevista per il prossimo 6 gennaio:

Il 6 gennaio, dopo 25 anni, Odradek la Libreria chiuderà l’attività. Quest’anno è stato il tracollo, con incassi giornalieri sotto i 300 euro. I numeri di questo 2022 sono implacabili: 9000 euro di incassi mensili in Libreria equivalgono a 2700 euro di guadagni (il 30% di media è il guadagno sui libri). Con 2000 euro di affitto non rimane nulla. In agosto abbiamo incassato 4000 euro contro i 6500 dell’anno precedente, a settembre incassiamo 6500 euro contro i 10700 del 2021.
Tutti i mesi registriamo un calo del fatturato di 2000 euro. E siamo stati anche aiutati. Le istituzioni nazionali con i contributi alle Biblioteche per l’acquisto nelle librerie indipendenti, la Regione Lazio con i bonus per progetti culturali a decine di librerie, più il sostegno di privati cittadini che ci hanno permesso di pagare ricevute bancarie di 10000 euro nel mese di agosto, questi contributi non sono stati sufficienti a invertire la tendenza. Sempre meno lettori entrano in Libreria.
Muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella “civiltà della carta”. Il processo irreversibile di digitalizzazione impone a tutti un ripensamento sulle forme di accesso alla conoscenza e ai saperi che una volta venivano trasmessi esclusivamente su carta. Il libro non scomparirà, ma non è più l’unico strumento di alfabetizzazione. Lo sviluppo delle reti rende sempre più complicata la costruzione di progetti economici sostenibili intorno al Libro. Le forme della lettura cambiano velocemente e con loro anche i costumi e gli atteggiamenti nella vita quotidiana.
Le edicole, per esempio, sono diventate purtroppo una entità democratica ed economica sempre più marginale nella vita di tutti i giorni (i quotidiani si acquistano sempre di meno). Poi c’è tutta una situazione economica sociale che ci preoccupa. E dunque dobbiamo evitare di rimanere incastrati nei debiti. Abbiamo rinunciato a tante cose in questi 25 anni di attività. Ci siamo testardamente autosfruttati perché abbiamo creduto che bisognasse contribuire alla costruzione di una città diversa, soprattutto nei Rioni antichi di Roma.
Noi ci saremo perché amici, ma anche come @community_c.a.s.a. La nostra sarà una presenza per celebrare tanti anni di lavoro di questa libreria storica e meravigliosa, ma anche per portare il nostro sdegno per situazioni che rendono queste attività di frontiera sempre più sole.

Il crollo delle vendite dei libri

Ciò che ha causato la chiusura della libreria Odradek è una realtà che non interessa soltanto la città di Roma, ma si allarga generalizzata a tutta la penisola. Il mercato del libro è in sofferenza da parecchi anni nel nostro paese. Che sia a causa della sempre maggiore presenza della tecnologia e dei social media, o del cambiamento generazionale – e non è da escludere che le due ragioni siano strettamente correlate – i libri non si vendono più come una volta.

Come sottolineano i proprietari della celebre libreria di Roma, la crisi interessa ancor di più realtà come le edicole, che non vendono quasi più giornali, riviste e quotidiani. Abituati come siamo a leggere le notizie in tempo reale su internet, non sentiamo il bisogno di andare a comprare un quotidiano per informarci al mattino. Cambiamenti epocali che stanno avvenendo in pochissimo tempo, e che investono anche il mondo della cultura, e di conseguenza il mercato.

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