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Lewis Carroll, il padre di Alice e del suo mondo meraviglioso

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. Ricordiamo le sue opere oltre alla celebre "Alice nel Paese delle meraviglie"

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. È celebre soprattutto per i due romanzi ‘Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie‘ e ‘Attraverso lo specchio‘, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori. Lo ricordiamo in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 14 gennaio 1898.

Lewis Carroll, le frasi più belle del creatore di "Alice nel paese delle meraviglie"

Lewis Carroll, le frasi più belle del creatore di “Alice nel paese delle meraviglie”

Lewis Carroll è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. È celebre soprattutto per i due romanzi “Alice nel Paese delle Meraviglie”

Lewis Carroll

Lewis Carroll nacque come Charles Lutwidge Dodgson a Daresbury, in Inghilterra, il 27 gennaio 1832. Proveniente da una famiglia di origini irlandesi, all’età di 11 anni si trasferì nello Yorkshire del nord, dove rimase per 25 anni. Carroll era un ragazzo prodigio, ricevette infatti numerosi riconoscimenti per i suoi risultati accademici e più tardi divenne docente di matematica alla Christ Church di Oxford.

Nel 1856 Carroll si avvicinò alla fotografia, all’epoca un’arte in ascesa, attraverso la quale espresse la sua personalità artistica. Al centro della sua filosofia c’era l’idea di bellezza, considerata quasi come una divinità e uno stato di perfezione fisica, morale ed estetica. Egli ritrovava questa bellezza nella figura umana, nel teatro, nella poesia e nella matematica. Oltre la metà della produzione fotografica di Carroll è composta da ritratti di bambine, talvolta anche catturate in nudo, un fatto che gli procurò accuse di pedofilia. Al giorno d’oggi, Carroll è considerato uno dei più grandi fotografi dell’epoca vittoriana e una delle maggiori influenze della fotografia artistica moderna.

Fra il 1854 e il 1856, Carroll iniziò a pubblicare racconti e poesie su riviste nazionali e giornali locali. La sua produzione era costituita prevalentemente da opere comiche e satiriche. In seguito, iniziò a pubblicare libri e poesie per bambini, utilizzando per la prima volta lo pseudonimo “Lewis Carroll“.

“Il Topolino”, la poesia di Lewis Carroll in “Alice nel Paese delle Meraviglie”-1201-568

“Il Topolino”, la poesia di Lewis Carroll in “Alice nel Paese delle Meraviglie”

“Il Topolino” è una particolare poesia di Lewis Carroll contenuta nel III capitolo di “Alice nel Paese delle Meraviglie”

L’ispirazione per Alice 

Nel 1856, Carroll conobbe il nuovo rettore della Christ Church, Henry Liddell, e ne divenne amico di famiglia. Fu durante una gita con le figlie di Liddell che, nel 1862, tirò le prime linee di una storia fantastica per intrattenere le bambine. Dietro consiglio di Liddell, Carroll mise per iscritto la storia e ne nacque un manoscritto intitolato “Alice’s Adventures Under Ground” (“Le avventure di Alice sotto la terra”). Nel 1865 fu finalmente pubblicato dall’editore MacMillan con il titolo “Alice’s Adventures in Wonderland” (“Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”) e illustrato da John Tenniel. Il romanzo ebbe subito un successo clamoroso e l’autore divenne presto un celebre personaggio pubblico.

Alice nel paese delle meraviglie” ha ispirato un gran numero di film, opere teatrali, cartoni animati. Non è un semplice racconto per bambini ma una sorta di satira con una sua mitologia e una serie di similitudini e metafore che sono state sfruttare da Carroll. Molta di questa simbologia è stata analizzata in ogni ambito: letterario, sociologico, psicologico. E tutto per una storia inventata da questo reverendo matematico nel corso di una gita in barca assieme a tre bambine, di cui una chiamata proprio Alice.

L’influenza del racconto è arrivata a convincere anche alcuni psichiatri a dare il nome di Alice ad una psicopatologia: cosiddetta sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie (sigla in inglese AIWS), un disturbo neurologico che colpisce la vista e che si presenta principalmente durante l’infanzia. Chi soffre di questa sindrome ha un’immagine corporale alterata, percependo temporaneamente il proprio corpo o gli oggetti più piccoli e/o più lontani rispetto alla realtà.

Le opere di Lewis Carroll

Non solo Alice: oltre al seguito pubblicato nel 1872 Carroll scrisse “La caccia allo Snark” nel 1876 e “Sylvie e Bruno” tra il 1889 e il 1893. Pubblicò inoltre, firmando con il suo vero nome, vari trattati di logica e matematica: Euclide e i suoi rivali moderni (1879), Il gioco della logica (1887), Che cosa disse la tartaruga ad Achille (1894) e La logica simbolica (1894). Lewis Carroll è anche famoso per una sua scoperta matematica, chiamata Regresso di Bolzano-Carroll.

 

 

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