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“L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi”, il caso editoriale che ha ammaliato i lettori romeni

Profondo, ammaliante, fragile, dolce... "L'estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi" è il sorprendente libro d'esordio di Tatiana Ţîbuleac.

È una lettura perfetta per l’estate se ami i libri profondi, che scandagliano l’animo umano ma soprattutto i legami che allacciamo con i nostri simili. “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi” è il sorprendente romanzo d’esordio della scrittrice romena Tatiana Ţîbuleac, che con questo libro si è aggiudicata tre importanti riconoscimenti ed è diventata un autentico caso editoriale in tutta Europa.

“L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi” di Tatiana Ţîbuleac

La sinossi del libro

Aleksy ricorda ancora l’ultima estate che ha trascorso con sua madre. Sono passati tanti anni da allora, ma quando il suo terapeuta gli consiglia di rivivere quel periodo del proprio passato per tentare di superare il blocco creativo che sta vivendo come pittore, Aleksy inizia un viaggio che lo farà confrontare con le emozioni dell’estate in cui lui e la madre arrivarono in un paesino di villeggiatura francese…

Come superare la scomparsa di sua sorella? Come perdonare la madre che lo ha rifiutato? Come affrontare la malattia che la sta consumando? Questa è la storia di un’estate di riconciliazione, di tre mesi in cui madre e figlio depongono finalmente le armi, spinti dall’arrivo dell’inevitabile e dalla necessità di fare pace tra loro e con se stessi.

Il legame fra una madre e un figlio e un paio di occhi verdi

“Quella mattina in cui la odiavo più che mai, mia madre aveva compiuto trentanove anni. Era piccola e grassa, stupida e brutta. Era la madre più inutile che fosse esistita. La guardavo dalla finestra mentre se ne stava al cancello della scuola come una mendicante. L’avrei uccisa senza pensarci due volte. Muti e spauriti, gli altri genitori mi passavano accanto. Un triste cumulo di perle finte e cravatte da due soldi che veniva a prendere a scuola i figli falliti lontano dagli occhi della gente. Almeno loro lo avevano fatto lo sforzo di venire su. Mia madre se ne sbatteva di me e del fatto che, nonostante tutto, avessi finito la scuola”.

“L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi”, Keller, 2023, p. 9

Questo è l’incipit del romanzo. Tagliente, ci mette dinanzi a un narratore che sin dal primo rigo intimorisce e spiazza per la descrizione rabbiosa che fa di sua madre. Piccola, brutta, odiosa. Parole forti che difficilmente un figlio rivolge a chi gli ha dato la vita.

Le prime parole con cui Aleksy, pittore adulto in piena crisi creativa, ci presenta sua madre sono, in verità, le parole con cui egli la presenta al suo terapista. La cornice del romanzo, infatti, è costituita dalle sedute psicanalitiche che uno dei sue protagonisti, che poi è anche il narratore, affronta per venire a capo dei suoi blocchi.

Rapidamente, veniamo trasportati all’interno di un rapporto disfunzionale in cui, se all’inizio sembrano regnare l’odio e il caos, si aggiungono altri piccoli tasselli e una grande, odiosa, malattia che mette tutto in discussione ma che, allo stesso tempo, sembra rappresentare la chiave di volta, la salvezza per due anime che non erano riuscite a riconoscersi prima.

Gli occhi verdi del titolo? Sono significativi almeno quanto i due protagonisti principali: sono l’unico dettaglio che, all’inizio del racconto, Aleksy apprezza della madre.

Chi è Tatiana Ţîbuleac

Nata il 15 ottobre 1978 a Chișinău, nella Repubblica di Moldavia, l’autrice de “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi” è laureata in Giornalismo e Scienze della comunicazione all’Università Statale della Moldavia.

Diventa un personaggio noto in Romania nel 1995 per via di una rubrica di cui si occupa con successo raccontando “Storie vere” sul quotidiano Flux. Da allora, porta avanti diverse attività, e dal 2019 lavora come reporter, giornalista e redattrice per tv Chișinău.

Oggi l’autrice vive a Parigi, dove esercita la professione nel campo dell’audiovisivo. Il suo reale libro d’esordio si chiama “Fabule moderne”: è un racconto di un centinaio di pagine pubblicato nel 2014. “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi”, romanzo breve che la consacra al successo internazionale, esce due anni dopo in Romania. In Italia, è arrivato nel 2023 grazie a Keller Editore e alla traduzione di Ileana M. Pop.

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