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Leggere 30 minuti al giorno per mantenere la salute mentale ed evitare il “brain rot”

La lettura come antidoto efficace contro il "brain rot": a dimostrarlo diversi studi seguiti dalla Oxford University Press. Scopri i benefici del leggere libri per la salute mentale.

L’abitudine di leggere libri, nel mondo iperconnesso di oggi, vive un momento di sofferenza. Trascorriamo gran parte del nostro tempo immersi nei contenuti digitali, passando da un’app all’altra e consumando informazioni frammentarie. Se da un lato la tecnologia ha reso la conoscenza più accessibile, dall’altro ha ridotto la nostra capacità di concentrazione e approfondimento.

Questo fenomeno ha portato a un declino cognitivo che la Oxford University Press ha definito “brain rot”, una sorta di deterioramento mentale dovuto all’eccesso di stimoli digitali e alla mancanza di esercizio per la mente.

Fortunatamente, esiste un rimedio semplice ma efficace: la lettura. Secondo Libraccio, una delle principali catene di librerie in Italia, dedicarsi quotidianamente ai libri può essere una soluzione per contrastare gli effetti negativi del digitale. Saggi, libri, romanzi e fumetti non solo arricchiscono la nostra cultura, ma rappresentano anche un esercizio per la mente, aiutandola a rimanere attiva e resiliente nel tempo.

Cos’è il “brain rot”

L’uso intensivo delle nuove tecnologie, in particolare dei social network, può influenzare negativamente il benessere mentale. Gli utenti trascorrono in media 6 ore e 36 minuti online ogni giorno, esponendosi al rischio di deterioramento cognitivo. La Oxford University Press ha scelto “brain rot” come parola dell’anno 2024 per descrivere questo fenomeno.

Leggere libri: una soluzione efficace

Numerose ricerche dimostrano che leggere per almeno 30 minuti al giorno riduce il rischio di declino cognitivo, migliora la concentrazione e stimola la creatività e l’empatia. Attraverso la lettura, si può sfuggire alle distrazioni digitali e immergersi in esperienze profonde e arricchenti.

Le radici storiche del “brain rot”

Il concetto di “brain rot” trova origine nella letteratura: Henry David Thoreau lo descrisse nei suoi resoconti di vita solitaria nei boschi del Massachusetts, pubblicati nel celebre romanzo “Walden ovvero vita nei boschi”. Già all’epoca si osservava la tendenza della società a banalizzare le idee complesse.

La lettura come rifugio dalla frenesia digitale

Carlotta Sanzogni, responsabile Social & PR di Libraccio, afferma che la lettura permette di esplorare mondi nuovi e sviluppare l’immaginazione, offrendo un rifugio dalla frenesia della rete. Libraccio, da oltre 45 anni, promuove la lettura come strumento di conoscenza e benessere mentale.

Qualche pagina al giorno toglie la “brain fog” di torno

L’eccesso di connessione digitale può ridurre la memoria, la concentrazione e la capacità critica, causando anche “brain fog” o nebbia cognitiva. Per contrastare questi effetti, è utile impostare limiti all’uso dei dispositivi, seguire uno stile di vita sano e, soprattutto, dedicarsi alla lettura.

La lettura come buona abitudine quotidiana

Diversamente dai contenuti digitali, la lettura impegna il cervello in attività cognitive complesse, migliorando la capacità di comprensione e il linguaggio. Per introdurre questa abitudine, si può iniziare con un capitolo prima di dormire, seguendo la tendenza “early night” della Gen Z.

I libri da leggere per stimolare la mente

Il Libraccio, una delle principali catene di librerie in Italia con 62 punti vendita e un forte impegno nella diffusione della cultura accessibile, suggerisce tre titoli per mantenere la mente attiva:

La conversazione necessaria” di Sherry Turkle

In questo libro, frutto di anni di interviste e di indagini sul campo, Sherry Turkle, “l’antropologa del cyber-spazio”, sottolinea le insidie e gli effetti delle appendici tecnologiche che ci circondano nella società e nella nostra vita quotidiana, per far sì che ognuno ridiventi padrone di se stesso, senza farsene acriticamente dominare. Un’analisi dell’impatto della tecnologia sulle relazioni umane e l’importanza del dialogo autentico.

La filosofia del cane Norton” di Håkan Nesser

In queste memorie Norton, con l’aiuto del suo amato padrone e compagno di avventure Håkan Nesser che le trascrive al suo posto, ci diverte e allo stesso tempo non esita a darci dei consigli, con leggerezza e un pizzico di buonsenso canino, su come vivere nel modo più sereno possibile anche quando le circostanze ci mettono a dura prova. Un romanzo che, attraverso le avventure di un cane pacifista, offre spunti di riflessione sulla vita e le relazioni.

A Panda piace… capirsi” di Giacomo Keison Bevilacqua

Eclettico autore che spazia dal comico al drammatico, Giacomo Bevilacqua usa l’alter-ego del Panda per parlare di emozioni, di benessere, di problemi e di vita, facendo ridere e anche riflettere. Una graphic novel che aiuta a gestire ansia, paura e stress in modo leggero ma profondo.

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