Sei qui: Home » Libri » Capalbio Libri » Leadership femminili: i tabù sul potere

Leadership femminili: i tabù sul potere

Martina Carone presenta a Capalbio Libri il suo libro sulle leadership femminili "La candidata vincente". Dialogo con Mariastella Gelmini

Martina Carone presenta a Capalbio Libri il suo libro sulle leadership femminili “La candidata vincente. Da Margaret Thatcher a Giorgia Meloni, storie di donne che hanno cambiato la politica” (UTET). Sono intervenute Mariastella Gelmini e Giulia Cerasoli.

 

 

Leadership femminili: le figure storiche che hanno costruito i modelli


“Un politico è un uomo, un leader, che si candida a rappresentare valori e posizioni politiche che arrechino vantaggio ad alcuni interessi e ne tutelino altri, e spesso opera all’interno di un partito. Una politica, invece, è il mezzo, lo strumento, l’azione attraverso la quale affermare gli interessi rappresentati, le regole del gioco della democrazia che vanno rispettate per poter entrare nei palazzi, nei luoghi di potere, e perseguire le proprie posizioni in ruoli decisionali.”

Tutte le candidate vincenti hanno dovuto fronteggiare accuse di incompetenza, intrusioni nella vita privata, critiche sull’aspetto fisico o sulla gestione della maternità. Tutte hanno dovuto affrontare il doppio degli ostacoli dei politici uomini.

Carone 04 web
Foto: ©Flavia Cortonicchi

Martina Carone non analizza le biografie ma ricostruisce alcune dinamiche con cui le donne “al potere” hanno dovuto confrontarsi. Vecchi stereotipi e tabù difficili da sfatare ostacolo una chiara visione delle donne nei ruoli di potere.

La prima è stata Margaret Thatcher. Eletta a capo del governo britannico nel 1979, guidò il paese per dieci anni, portandolo attraverso una crisi economica e una guerra contro l’Argentina, interpretando il suo ruolo con il piglio autoritario che le valse l’appellativo di “Lady di ferro”. Fu il primo tentativo di rompere quel “tetto di cristallo” che nei paesi occidentali sembrava imprigionare le velleità di leadership femminili, relegando le donne in politica a incarichi minori, o alla funzione ancillare di First Lady.

Il primo solco era stato tracciato, e da allora sempre più donne hanno tentato di invertire questa tendenza mondiale. Dalle prime ministre inglesi a Hillary Clinton, da Marine Le Pen ad Angela Merkel, fino a Sanna Marin e Alexandria Ocasio-Cortez, Martina Carone ricostruisce le storie di nove donne che sono riuscite a conquistare cariche governative di prestigio o ruoli di primo piano nelle proprie compagini politiche, scalando i sondaggi e guadagnando la fiducia degli elettori.

Carone 21 web
Foto: ©Flavia Cortonicchi

In Italia, nel susseguirsi caotico di governi e stagioni politiche, il ruolo delle donne è stato sottostimato, spesso dallo stesso partito di appartenenza, oppure interpretato come proiezione sciovinista di una leadership maschile. Ma quel tetto che sembrava infrangibile ha cominciato a mostrare delle crepe evidenti con l’avvento della Terza repubblica, fino al definitivo sfondamento nelle elezioni politiche 2022, con la vittoria di Giorgia Meloni, prima donna italiana a interrompere una tradizione maschiocentrica e diventare presidente del Consiglio.

 

 

 

Oggi, a distanza di pochi mesi dal suo insediamento, anche il principale partito di opposizione ha eletto una donna, Elly Schlein, alla segreteria, trasformando l’agone politico in una sfida tutta al femminile. Il tetto di cristallo è definitivamente rotto?

Qual è il filo rosso che lega Margaret Thatcher a Giorgia Meloni? Le leadership femminili hanno alla loro base la necessità di costruire modelli, stili e linee di comando dure e decisioniste anche a costo di compromettere parte del loro operato politico.

Libreriamo media partner di Capalbio Libri

Tutti i giorni Libreriamo vi racconterà la vita del festival con interviste e incursioni presso un angolo dedicato il “corner social” di Capalbio Libri.

Scopri il programma completo:

visita il sito di Capalbio Libri per restare sempre aggiornato.

© Riproduzione Riservata