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Le “Wonder Woman” sconosciute della Prima Guerra Mondiale

Mentre Wonder Woman diventa un grande successo al cinema, BuzzFeed ci racconta la storia di altre donne straordinarie che hanno fatto la differenza durante la Prima Guerra Mondiale

MILANO – Wonder Woman nell’ultimo week end si è confermata in vetta alle classifiche del box office cinematografico. Non solo meravigliosamente bella, l’icona del femminismo, nata durante la seconda guerra mondiale, probabilmente si è trasformata anche per le nuove generazioni in una sorta di musa ispiratrice.
Ma come si fa ad essere lei? BuzzFeed ci spiega come trovare la propria Wonder Woman interiore tramite questa carrellata di donne straordinarie vissute durante la Prima Guerra Mondiale.

DONNE SOLDATO – Numerose sono le testimonianze e le donne che con forza hanno affrontato la prima guerra mondiale e l’hanno affrontata con estremo coraggio, portando avanti anche gesti estremi per il bene dell’umanità.
Alcune di queste donne, per necessità o per forza di cose, si sono trasformate in soldati veri e propri. Pensiamo alla Principessa Eugenie Mikhailovna Shakhovskaya che divenne la prima donna pilota. Cugina dello Zar Russo, Nicola II, appartenente a una famiglia benestante, prese delle lezioni di volo ed iniziò a fare delle missioni di ricognizione. Ma pensiamo anche a Flora Sandes che dacché sarebbe dovuta essere un’infermiera, finì risucchiata dal plotone serbo lì vicino. Un po’ come anche Dorothy Lawrence che si spacciava per uomo mentre era alla ricerca di scoop e, alla fine, trovò una divisa.

REGINE CROCEROSSINE – Molte sono anche le storie di infermiere che provarono a fare la differenza. Edith Cavell, ad esempio, era una crocerossina che fu uccisa nel corso di un’esecuzione a fuoco delle forze tedesche, all’età di 49 anni mentre prestava aiuto ai soldati alleati. Non troppo diversa la storia di Marthe Cnockaert, un’infermiera tedesca che organizzò, assieme ai soldati che aveva in cura, l’omicidio di una spia tedesca e l’esplosione di un deposito di munizioni della Germania. La sua esperienza di vita sarà documentata in un’autobiografia dal pittoresco titolo “Io ero una spia”.
Persino due Regine si improvvisarono “crocerossine”; sia la Regina del Belgio che la Regina d’Inghilterra divennero vere e proprie Regine Infermiere, mettendo a disposizione le loro Regge per fornire asilo ai soldati feriti.

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