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Le più belle lingue artistiche inventate dagli autori

Le artlang, sono lingue frutto della fantasia di scrittori fantasy, create per rendere più realistiche le loro opere fantascientifiche

MILANO – Alzi la mano chi, da vero amante del genere fantasy, non conosce l’Elfico, il Klingon, il Na’vi o il Dothraki. Anche se queste parole per alcuni possono risultare nuove alle orecchie, sappiate che sono farina del sacco di alcuni autori. Queste lingue fittizie o per meglio dire artistiche, chiamate artlang, sono frutto della fantasia di scrittori fantasy, create per rendere più realistiche le loro opere fantascientifiche. Per farvi entrare meglio nell’argomento, pensate ad esempio a opere come Harry Potter, Il Signore degli Anelli o Star Trek. Veri idiomi reali ricchi di fascino tramandati non solo nelle strette cerchie delle commuity dei fan e che richiedono anche un certo sforzo per riuscire a comprendere le regole grammaticali. I siti DrCommodore e HelloWorld ci aiutano a capire tutti i dettagli del caso.

Serpentese

Si tratta della lingua parlata dai serpenti nella saga di Harry Potter. I veri fan ricorderanno anche lo stesso Harry  è diventato un Rettilofono dopo che Voldemort tentò di ucciderlo da piccolo, trasformandolo involontariamente in un Horcrux. Per la creare questo linguaggio venne contattato Francis Nolan, professore in Fonetica all’Università di Cambridge. Successivamente questo insieme di suoni sibilanti, è stato ampliato dai fan, con dizionari, regole linguistiche più approfondite e nuovi vocaboli.

Elfico

Questa è senz’altro tra le lingue più famose cretae dagli ideatori. Il merito in questo caso va a Tolkien, genio della linguistica dalla creatività illimitata, padre de Il Signore degli Anelli. Parliamo di creatività illimitata perchè lo scrittore ha creato i linguaggi per gli abitanri della Terra di Mezzo quasi per ogni gruppo (nani, troll, ent). La lingua elfica ha origine dalla fantasia dello scrittore, ancor prima della stesura vera e propria del romanzo. In tutto esistono 11 dialetti, che vanno dall’elfico primitivo al telerin, fino al sindarin. L’elfico, dunque, risulta una via di mezzo tra le note di un pentagramma e i caratteri della lingua araba.

Klingon

Questa lingua afonda le sue radici nel 1980 quando la Paramountingaggiò un vero e proprio linguista per strutturare il Klingon per il film Star Trek. Il linguista creò un linguaggio con la sequenza frasale “oggetto-verbo-soggetto”. Tale è l’ossesione per questa lingua che solo pochi fan riescono a parlare in modo fluente, che alcuni si sono cimentati nella traduzione di opere letterarie come l’Amleto di Shakespeare e alcune opere di Dickens, in klingon.

Dothraki

Gli appasionati della serie “Il trono di spade”, riconosceranno la lingua dothraki che prende il nome dall’ononimo popolo nomade. A questa si affianca anche il Valyriano che è la lingua dell’antico impero da cui prende il nome. Sembra però che Martin Martin non aveva ideato un idioma così costruito nei libri, così come appare invece nella serie televisiva. Ad arricchire le artlang ideate da Martin,  è stato un concorso lanciato dalla Language Creation Society, vinto dal linguuista David J. Peterson.

Na’vi

I Na’vi sono gli umanoidi protagonisti del film fantascientifico Avatar. Per dar voce a questa popolazione aliena, il regista James Cameron si è servito del linguista Paul Frammer, inventore di questo particolare linguaggio. Ad ogni modo la lingua doveva essere il più  realisticamente comprensibile dagli umani a contatto con i nativi di Pandora. Fu così cheFrommer diede vita a più di 1000 vocaboli, e li relazionò attraverso regole grammaticali e sintattiche.

 

 

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