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“La vita intima”, il ritorno di Niccolò Ammaniti in libreria

Il libro di cui vi parliamo oggi è il nuovo intrigante romanzo che sancisce il ritorno in libreria di Niccolò Ammaniti, "La vita intima".

Con “La vita intima“, Niccolò Ammaniti torna in libreria dopo diversi anni di assenza. Andiamo a scoprire di più su questo romanzo che racconta un viaggio intimo, nel senso più profondo del termine, attraverso le parvenze e l’essenza di Maria Cristina Palma, la protagonista assoluta di questa sorprendente opera.

“La vita intima”, introspezione e cura

Con “La vita intima”, Niccolò Ammaniti esplora la personalità di Maria Cristina Palma, una donna in apparenza perfetta che cela una storia difficile, un passato che l’ha lasciata bloccata in un limbo e che le impedisce di andare avanti non solo in apparenza, ma anche in modo autentico, reale.

Nelle circa quattrocento pagine del suo nuovo romanzo, Niccolò Ammaniti cerca di delineare una persona, quella della protagonista, nei suoi tratti manifesti e nelle sue sfaccettature più profonde. Da qui nasce il concetto di “intimità” riportato nel titolo. Non si tratta di un’intimità intesa nel senso fisico del termine. Ammaniti si spinge molto più al di là. Qui, l’intimità oltrepassa le frontiere della sessualità per giungere al concetto di immersione psicologica alla scoperta di un personaggio che ricorda tutti gli esseri umani, perché tutti noi siamo composti da almeno tre facce, tre modalità che ci contraddistinguono e ci rendono spesso illeggibili completamente: come siamo veramente, come ci vedono gli altri e come ci mostriamo.

La sinossi

«La paura finisce dove comincia la verità». Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta, è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Come un moderno alienista Niccolò Ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso. Niccolò Ammaniti è ritornato più cattivo, divertente e romantico che mai.

Le parole di Niccolò Ammaniti sul suo nuovo libro

In un’intervistaRadio Capital, Niccolò Ammaniti ha rivelato a Daria Bignardi alcuni punti focali del suo nuovo romanzo. Lo scrittore ha cominciato col parlare della trama dell’opera, che rivela una meticolosa attenzione nei confronti del realismo psicologico. Nel momento in cui Bignardi chiede all’autore se con questo nuovo libro abbia voluto “entrare nella mente di una donna”, Ammaniti ha risposto con queste parole:

“È così, siamo nella mente di Maria Cristina. Questa donna ha mille pensieri che non ritiene importanti o significativi per gli altri e li tiene tutti per sé. È una donna estremamente privilegiata, in quella fase della vita in cui sente che comincia a perdere la forza e la bellezza fisica della giovinezza. La mia idea era di raccontare questa donna e di dare più spazio a una figura molto ben definita dal suo contenitore, cercando di vedere però quali fossero i suoi pensieri più intimi. La trama poi si snoda e la porta a trasformarsi e a cambiare. È stato un lavoro difficile e faticoso ma molto soddisfacente”.

Grazie a quest’incursione nella nuova opera di Niccolò Ammaniti guidata da Daria Bignardi, capiamo anche che lo scrittore ha adoperato nuovi interessanti schemi per coinvolgere il lettore in modo più esplicito ed accattivante; è il caso, per esempio, dei punti in cui Ammaniti cessa il racconto per rivolgersi direttamente al lettore, rompendo quella celebre quarta parete che è propria del mondo dello spettacolo e bene potrebbe applicarsi anche a quello della narrativa più in generale.

E a proposito della somiglianza che ci caratterizza tutti in quanto esseri umani, ricchi di pregi e difetti, Niccolò Ammaniti ha rivelato che sperava che la sua protagonista, sebbene in apparenza invidiabilmente perfetta, presuntuosa e piena di sé, sarebbe entrata pagina dopo pagina in profonda relazione con i lettori:

“Superati una serie di ostacoli, quando si arriva al centro di certi personaggi, si nota che ci assomigliamo tutti. Le fragilità di una persona come lei sono spesso superiori a quelle delle persone comuni, perché lei vive nella costante paura diessere giudicata e nel controllo del consenso. Lentamente la paura si trasforma in coraggio e lei si trova ad affrontare ogni timore”.

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