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“La Storia”, 5 libri da leggere se ti è piaciuto il romanzo di Elsa Morante

Hai letto "La Storia" e adesso cerchi un romanzo simile che ti faccia sentire meno il morso della nostalgia? Ecco 5 suggerimenti per te

È uno dei capolavori della letteratura italiana; è uno dei libri più belli di Elsa Morante. “La Storia” è un romanzo dalla bellezza senza eguali, che mescola il genere di formazione e quello storico, e che ha stregato innumerevoli lettori sin dalla sua prima uscita, avvenuta nel 1974.

Se dopo aver visto la fiction diretta da Francesca Archibugi e dopo aver letto il libro sei alla ricerca di una lettura simile, ecco 5 suggerimenti adatti a te.

5 libri da leggere se ti è piaciuto “La Storia” di Elsa Morante

L’allodola” di Giovanna Ginex e Rosangela Percoco

Ti colpirà perché, come ne “La Storia”, la protagonista è una donna. Una donna in cammino, di cui si riesce ad ammirare l’evoluzione in anni difficili. “L’allodola”, in più, è un romanzo biografico, che racconta la storia della prima direttrice dell’Accademia di Brera.

Nata nel 1903 da una famiglia di origine austro-ungherese, Fernanda inizia come insegnante di liceo, fa la giornalista e nel 1928 entra nella Pinacoteca di Brera con la qualifica di ‘operaia avventiziaʼ.

La dedizione instancabile le permette di diventare assistente del direttore, Ettore Modigliani, e di contribuire in maniera determinante alla crescita del museo. Rileva l’incarico del suo maestro quando viene rimosso per motivi razziali, e diventa così la prima donna a ricoprire un ruolo tanto prestigioso.

Nei giorni bui dei bombardamenti su Milano fa di tutto per salvare le opere che le sono affidate, ma anche le vite di tanti ebrei.

L’arresto per antifascismo e la condanna a quattro anni di carcere non soffocano il suo coraggio. Anzi, al termine del conflitto le sue energie sembrano essersi moltiplicate: tornata a Brera, combatte per ricostruire dalle macerie la Pinacoteca e renderla un ‘museo viventeʼ, punto di riferimento per la cultura internazionale.

Questo romanzo è il ritratto di una donna vulcanica, ostinata, controcorrente. È la storia vera di una combattente, un simbolo che non appartiene al passato ma al futuro.

L’amica geniale” di Elena Ferrante

Se “La Storia” ti ha intrigato perché attraverso il romanzo hai fatto un tuffo nel passato e scoperto il cuore di Roma, potrebbe piacerti anche la saga di Elena Ferrante che vede protagoniste due amiche, Elena e Lila, che si muovono in una Napoli antica e verace. Il passare del tempo e tutto ciò che questo comporta attraversa le vite delle ragazze, cambiandole per sempre.

Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità.

L’autrice scava nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto.

Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame.

I ricordi non fanno rumore” di Carmen Laterza

Un romanzo storico, una donna e il suo percorso di crescita, un’ambientazione che attraversa la storia a partire dal disastroso conflitto mondiale… “I ricordi non fanno rumore” è un’appassionante saga nata dalla penna di Carmen Laterza. Ti sorprenderà.

Sullo sfondo di un’Italia che cambia, dallo scoppio della seconda guerra mondiale fino all’abisso degli anni di piombo, la trilogia I Ricordi Non Fanno Rumore mette in scena la storia di Bianca, una bambina allegra e vivace costretta a crescere in fretta fino a diventare una donna indipendente ed emancipata.

Travolta da un intreccio avvincente di personaggi e colpi di scena, Bianca capisce presto che l’unica possibilità di sopravvivere è rendersi autonoma e imparare a contare solo su sé stessa. Ma per riuscirci deve mettere in discussione le proprie convinzioni sui rapporti familiari, sulle regole sociali e sulla verità dei propri ricordi.

La brigante bambina” di Pino Aprile

Se de “La Storia” hai apprezzato la lotta per la libertà, ti piacerà sicuramente “La brigante bambina”, romanzo storico che racconta la guerra, la libertà e l’amore.

Luisa ha sedici anni, è vivace, appassionata, gran conoscitrice dei poteri delle erbe, atavicamente allergica al sopruso. Capelli folti, lunghi sulle spalle, occhi grandi color della terra bagnata, profondi come due pozzi, e una bocca rosso ciliegia che fi n dalla culla le ha dato in sorte il soprannome di Cerasella.

Quando da ragazzina sta per sbocciare donna, l’invasione del Regno delle Due Sicilie da parte dell’esercito sabaudo per unificare l’Italia farà di lei una brigantessa, costretta dagli eventi a prendere le armi e la via del bosco, insieme al fratello e a un mite maestro, Antonio.

Sarà la loro piccola banda a concepire il progetto di unire, sotto un unico comando e una sola strategia, tutte le formazioni sorte per contrastare l’occupazione militare.

Charlotte” di David Foenkinos

Infine un romanzo che con “La Storia” condivide il tema femminile ma anche quelli della Seconda Guerra Mondiale e della deportazione degli ebrei.

Per puro caso, David Foenkinos scopre l’opera di Charlotte Salomon. Una mattina qualunque, ad Amsterdam. Le sue tele sono una folgorazione.

La sintonia è subito precisa, spontanea: la strana sensazione di conoscere già qualcuno che si sta scoprendo. È l’inizio di un’ossessione.

Charlotte Salomon diventa la sua stessa scrittura, la sola storia che è necessario scrivere. Partendo dall’inizio, dall’infanzia a Berlino e dalle tragedie familiari che sembrano ripetersi come un ritornello malvagio e fatale nella vita della giovane pittrice, ma attraversando anche gli artisti e l’euforia portata nelle stanze di casa dal talento musicale della seconda, adorata moglie di suo padre.

E poi di colpo, irresistibile, la scoperta della pittura, durante un viaggio in Italia sotto le prime ombre del nazismo. La nascita prorompente di una vocazione che non l’abbandonerà più, così grandiosa da farla ammettere, unica studentessa ebrea, all’Accademia delle Belle Arti, dove l’eccezionalità del suo talento sembra per un breve momento avere la meglio sulle leggi razziali.

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