Sei qui: Home » Libri » “La ragazza del treno” di Paula Hawkins, molto più di un caso editoriale

“La ragazza del treno” di Paula Hawkins, molto più di un caso editoriale

Tendo a non leggere grandi casi editoriali, le cose che piacciono a tutti di solito non piacciono a me, ma questa volta ho voluto fare un’eccezione.

La ragazza del treno di Paula Hawkins è un giallo avvincente e pieno di colpi di scena, il suo stile così veloce, semplice, diretto e raccontato da tre punti di vista femminili fa in modo che il lettore se lo divori in un attimo. Complice l’argomento principe, il treno e i pendolari.

Una ragazza vede tutte la mattine la stessa casa mentre il suo treno si ferma al semaforo, immagina la vita della coppia che ci vive dentro, rubandogli delle immagini dalla loro quotidianità mattutina. Poi un giorno non li vede più. Fino a che non entra dentro a questa storia e la fa sua.

Quante volte abbiamo visto, io proprio ieri, ho visto i vicini del palazzo di fronte che si scattavano una foto davanti all’albero di natale. È un attimo che ti immagini i loro nomi, o con che cosa hanno appena apparecchiato la tavola. Rachel, la protagonista, cerca un modo di evadere dalla sua vita monotona, vuota e che sta prendendo una brutta piega dopo il divorzio e l’abuso di alcol e il conseguente licenziamento. Diventa un’investigatrice provetta, ma molti bastoni si infilano tra le sue ruote. Vuole vederci chiaro in questa faccenda perché lei quella coppia la vedeva tutte le mattine, e aveva costruito una storia su di loro, con la speranza che anche lei un giorno avrebbe vissuto un amore del genere. Un po’ come giocare con le bambole. E quando vede sul giornale la notizia che quella ragazza, a cui aveva dato un nome di fantasia, così come una professione e un carattere, risulta scomparsa, lei non ci può credere. Deve indagare, lo deve al suo io che crede ancora nei sogni e in futuro perfetto.

Leggetelo se avete voglia per qualche ora di catapultarvi in un mondo parallelo per tenervi impegnato il cervello.

Leggetelo anche se pensate sia un fenomeno di massa perché non si può solamente giudicare un libro dalla copertina.

Francesca Marchesani

© Riproduzione Riservata