C’è un momento, solitamente in estate, in cui sentiamo il bisogno di fermarci. Di guardare la nostra vita come se fosse un paesaggio esplorato troppe volte, ma mai davvero compreso fino in fondo. “La Pura Vida” di Gianluca Gotto è il compagno ideale per chi, tra un lettino e l’altro, sente il richiamo di una pausa interiore. È quel libro che parla a chi si trova sospeso tra stanchezza e desiderio di cambiare, tra timore di uscire dalla comfort zone e urgenza di ascoltarsi davvero.
“La Pura Vida” di Gianluca Gotto
Il viaggio di Alessio
Nel romanzo, Alessio – protagonista quarantenne milanese – ha un lavoro stabile, una relazione equilibrata, ma dentro di lui si agita un vuoto.
Ritagliandosi una pausa, ritrova una vecchia lista di desideri adolescenziali e decide di partire verso la Costa Rica, attratto da una filosofia di vita scandita dal pura vida.
Non si tratta di un viaggio esotico scritto per far sognare, ma dell’esplorazione di una lentezza nuova, fatta di sorrisi sinceri, abbracci al tramonto e conversazioni spensierate. Gianluca Gotto ha vissuto in Costa Rica tra il 2020 e il 2021, e l’esperienza è palpabile in ogni pagina.
Una filosofia semplice e potente
La pura vida non ha una definizione univoca, ed è proprio questo il suo fascino: è qualcosa che si percepisce dal momento in cui la respiri.
Non è solo un augurio o un intercalare colloquiale, ma un vero modo di intendere l’esistenza: fiducia in chi ti sta accanto, lentezza del cuore, contatto autentico con la natura.
In un paese definito tra i più felici e longevi al mondo, questa espressione diventa un’abitudine gentile, un invito a rallentare, a riscoprire la bellezza delle piccole cose come un semplice tramonto o una chiacchierata sincera.
L’autore racconta con un linguaggio diretto e autentico. Le parole scorrono senza fronzoli, lasciando spazio al lettore di riflettere sul proprio ritmo di vita.
In un’intervista, Gianluca Gotto ha raccontato come la “pura vida” gli abbia mostrato che la felicità non ha a che fare con successo o apparenza, ma con la capacità di vivere il presente con consapevolezza.
Nel gesto quotidiano, nell’incontro con uno sconosciuto, in un sorriso gratuito, troviamo la bellezza che spesso manca nei giorni frenetici.
Comunità, semplicità, cambiamento
Nei suoi viaggi, Gianluca Gotto ha notato una differenza chiara tra società occidentalizzate e popoli orientali o sudamericani: in Asia come in Costa Rica, la comunità e lo stare insieme sono ancora centrali, e la felicità si costruisce nella semplicità e nella condivisione.
Racconta di ristoratori thailandesi che, senza turisti, hanno riscoperto la pesca di una volta, e della scoperta che stare bene può essere una scelta coraggiosa contro la corsa spasmodica alla produttività.
Perché leggere “La Pura Vida” in estate
Leggere “La Pura Vida” in estate significa scegliere una lettura a ritmo lento, perfetta per le sere d’estate che si allungano e gli spazi interiori che si ampliano.
È una narrazione che coccola e scuote insieme, perché non è una fuga dalla realtà ma un invito a viverla con un passo diverso. Questa lettura offre momenti di conforto, stimolo e consapevolezza al lettore che vuole rigenerarsi, riscoprirsi e, perché no, osare un piccolo cambiamento.
Questo romanzo è un abbraccio gentile che ricorda quanto la felicità possa nascondersi nelle cose semplici: un respiro profondo, un gesto spontaneo, un tramonto condiviso.
È un libro che non impone nulla, ma invita a scegliere. Sull’onda di quell’estate che ci regala più spazio per noi, può diventare una mappa discreta per chi vuole riposare la mente, ascoltare il cuore e magari – un giorno – vivere un po’ meglio.
Fonti:
– Intervista a Gianluca Gotto, La Stampa, 5 novembre 2023
– Blog ufficiale “Mangia Vivi Viaggia” di Gianluca Gotto
– “La Pura Vida”, Mondadori, 2023