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La moglie perfetta, il ritorno del commissario Balistreri

La moglie perfetta, l’ultima fatica di Roberto Costantini, è un interessante thriller nella Roma degli ultimi anni

La moglie perfetta, l’ultima fatica di Roberto Costantini, è un interessante thriller nella Roma degli ultimi anni e se all’inizio sembra una storia del tipo Suburra o Romanzo Criminale, col dipanarsi della trama la storia iniziale resta sullo sfondo, intrecciandosi con un’altra legata alle debolezze della natura umana.

I personaggi sono tanti e fotografano dei tipi umani caratteristici.

Due belle sorelle americane: una giovanissima e debole ragazza, Scarlett, che fa del suo corpo lo strumento per ottenere ciò che vuole e per soggiogare gli uomini che cadono ai suoi piedi preda di istinti carnali animaleschi; l’altra, Nicole, di una bellezza più perfetta, regale, ma che non induce a istinti sessuali, fredda e apparentemente posata e impegnata intellettualmente.

Uno psicologo per le crisi di coppia di mediocre livello, di bell’aspetto ma senza troppa personalità, con un passato da dongiovanni ora piegato alla volontà della moglie e imprigionato in un matrimonio dove la routine e l’abitudine la fanno da padroni e dove niente deve scalfire il tranquillo menage.

Un matematico americano di fama mondiale, arrogante e sbruffone, malato di protagonismo e con un perverso rapporto con le donne.

Un poliziotto, Balistreri, dai metodi fuori dalle regole e dai modi bruschi e spartani ma votato alla ricerca della verità sopra ogni cosa, con un pesante tessuto familiare e con contatti con ambienti malavitosi dovuti al suo passato da infiltrato e non solo.

La moglie perfetta, una donna magistrato, estremamente forte e volitiva, dal passato difficile ma che grazie alla forza di volontà ha sempre superato le avversità. Bianca è sempre stata eccellente in tutto, studentessa modello, magistrato irreprensibile, madre e moglie attenta e onnipresente, rispettosa delle regole in ogni circostanza, schiacciata dal suo dover essere, fa sempre ciò che deve essere fatto nel lavoro, in famiglia, ma… nell’equilibrio sereno da lei creato mancano forse il calore, la passione, quel pizzico di follia o di quel quid che creano scompiglio rendendoti vivo e umano.

Tutto scorre sotto controllo, quando all’improvviso la perfetta Bianca incappa in un arresto di un giornalista che le procurerà non pochi problemi professionali e familiari per poi finire con l’essere trascinata nei guai da Balistreri per l’incauto modo di condurre un’indagine a danno delle due ragazze americane.

Ma davvero la donna perfetta ha perso il controllo della situazione?

L’amore per un figlio è davvero al disopra di ogni legge? E’ al di là del bene e del male?

Unica perdonabile pecca in uno svolgimento della storia comunque avvincente, alcune forzature riguardanti gli intrecci dei personaggi; è vero che qualche volta la realtà supera la fantasia, ma qui talora alcuni legami appaiono un po’ troppo artificiosi, asserviti alle esigenze della trama.

 

Silvia Meglio Costanzo

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