MILANO – A volte per leggere i libri non bisogna solo sfogliare le pagine ma anche parlarci. E’ su questa idea che giร tempo in diverse prti del mondo, ha preso vita il progetto della Biblioteca Vivente. Proprio come una vera biblioteca, tra bibliotecari e libri da leggere, ci si raduna per promuovere il dialogo, eliminare i pregiudizi, creare un certo senso di appartenenza e favorire la comprensione tra le persone.
La Biblioteca a Campi Bisenzio
Il modello della Human Library, che ha preso vita nel 2000 in Danimarca, il 5 maggio arriva anche a Campi Bisenzio, alla Tiziano Terzani di Villa Montalvo. I libri viventi altro non sono che le persone consapevoli di appartenere a minoranze soggette a stereotipi e pregiudizi. Con la voglia di abbattere questi preconcetti, queste persone si rendono disponibili a creare un dialogo aperto per discutere e condividere i propri valori. Proprio per questo protagoniste della Biblioteca Vivente di Campi Bisenzio, saranno le associazioni del territorio attive in diversi settori, dalla disabilitร al disagio giovanile, fino alla diversitร di genere. Tra questi ci saranno anche 20 richiedenti asilo che giร frequentano abitualmente la biblioteca, impegnati anche in attivitร di volontariato civico con le altre associazioni.
Percorso di inclusione e integrazione
“E’ un’iniziativa dall’impatto emotivo molto forte, che puรฒ cambiare la propria prospettiva, ampliandola. E’ un arricchimento culturale per tutti, che implementa il percorso di inclusione e integrazione sociale intrapreso con le associazioni e le realtร che con chi vive un disagio lavorano quotidianamente e a cui va tutto il nostro supporto e ringraziamento”, spiega il sindaco. Ad accogliere queste persone sono sedie vuote in cui una volta presa posizione, prende avvio un confronto o per meglio dire dialogo, con le persone che si hanno di fronte. Ognuno puรฒ scegliere i titoli dei “libri viventi” che altro non sono che le storie delle altre persone. Cosรฌ inizia un confronto sui racconi della propria vita che dura circa mezz’ora, cosรฌ da dare la possibilitร di far parlare piรน persone possibile. Coloro che hanno disponibilitร a raccontare le proprie storie, prima dell’evento del 5 Maggio, seguiranno un percorso di formazionel’associazione Pandora.