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L’ Accademia della Crusca strilla il Miur per l’abbandono dell’italiano

Il Sillabo è entrato nel mirino della Crusca che striglia il Miur per l'eccessivo uso dei termini inglesi nelle scuole secondarie

MILANO – Il Sillabo programmatico è un documento dedicato alla promozione dell’imprenditorialità nelle scuole statali secondarie di secondo grado. Sembra che sia proprio questo documento ad essere entrato nel mirino della Crusca che striglia il Miur per l’eccessivo uso dei termini inglesi nelle scuole secondarie.

La Crusa accusa il Miur

Secondo i professori del team dell’Accademia Incipit, spiega l’ Ansa, il documento testimonia l'”abbandono dell’italiano”, da parte del Miur, in favore di un “sovrabbondante e non di rado inutile” ricorso all’inglese. “Questo pare il messaggio del Sillabo: per imparare a essere imprenditori non occorre saper lavorare in gruppo, bensì conoscere le leggi del team building, non serve progettare, ma occorre conoscere il design thinking”, continuano a replicare i ricercatori della Crusca.

Le spiegazioni della ministra Fedeli

Come evince dal Corriere, al Gruppo Incipit ha replicato Valeria Fedeli: “Non vi sfuggirà, scrve la ministra, che il ricorso a termini stranieri è tutt’altro che “inutile” (come scrivete) qualora ci si riferisca ad ambiti strettamente specialistici. Nella storia delle lingue è sempre stato e sempre sarà così. Cosa sarebbe stato l’italiano senza i prestiti arabi o senza gli stessi latinismi?”. Secondo la ministra, dunque, non si tratterebbe di un abbandono della lingua italiana, facendo notare come la Crusca abbia scelto un termine latino, Incipit, senza per questo tradire la sua missione in difesa della lingua italiana.

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