Ken Follett: come leggere in ordine cronologico tutti i suoi libri e le saghe

15 Ottobre 2025

Scopri come leggere Ken Follett: dall'ordine delle sue saghe storiche ai romanzi indipendenti, una guida completa per entrare nel mondo del maestro.

Ken Follett: come leggere in ordine cronologico tutti i suoi libri e le saghe

Nato a Cardiff il 5 giugno 1949, Ken Follett è attualmente uno degli autori più letti e amati al mondo, con oltre 200 milioni di libri venduti in quaranta lingue. Molti lo reputano un maestro, altri un “costruttore di mondi”, altri ancora un genio del thriller e delle ambientazioni storiche; ed è affascinante pensare al suo percorso di crescita, sapendo che è per diventare chi è oggi, Follett non è neppure partito come scrittore amatoriale.

Le radici di Ken Follett

Cresciuto in una famiglia di estrazione religiosa (i Plymouth Brethren), in cui non erano permessi né il cinema né la televisione, Follett ha imparato presto a vivere nella biblioteca.

Quel mondo di pagine e storie gli ha fornito non solo rifugio, ma anche strumenti: fin da adolescente si è nutrito di generi diversi, dal romanzo spionistico alla saga storica.

Da giornalista a romanziere

Follett ha iniziato a scrivere racconti nei fine settimana, mentre lavorava in casa editrice, e ha dichiarato che il suo primo vero impulso a scrivere un thriller nacque da una necessità economica: doveva “riparare un’auto”.

Il thriller in questione è “La cruna dell’ago” (1978), “The Eye of the Needle” in lingua originale, che lo consacra come autore internazionale, vincendo l’Edgar Award e vendendo milioni di copie.

Ma è con “I pilastri della terra” (1989), ambientato nell’Inghilterra medievale, che Follett raggiunge la vera leggenda: un romanzo epico che intreccia passioni, ingegni e potere, dando il via alla cosiddetta Saga di Kingsbridge, che si porterà avanti per decenni.

Qualcosa che lo riguarda

La sua scrittura spazia tra thriller, spionaggio e romanzi storici, ma il filo che li unisce è sempre lo stesso: la tensione drammatica, il ritmo e una grande attenzione ai dettagli storici. In un’intervista recente Follett ha raccontato di non aver mai cercato “l’alto” o “il popolare”, bensì qualcosa che “piacesse alla gente”, che emozionasse; ed è proprio questa emozione che rende speciale i suoi romanzi più popolari di Kingsbridge.

Lo scontro con Umberto Eco

Tra curiosità spesso riportate, va ricordato il contrasto con Umberto Eco: quando “La caduta dei giganti” era appena stato pubblicato, Eco criticò “I pilastri della Terra” — il primo volume della saga — come “troppo romanzesco e a tratti inverosimile” sostenendo di preferire una prosa più contenuta, come quella di Manzoni.

A questa provocazione, Follett rispose che Eco aveva “un pezzo centrale troppo descrittivo e noioso” ne “Il nome della rosa”.

Questo scambio è emblematico: da un lato l’aspirazione alla precisione storica, dall’altro il desiderio di narrare senza gravità, con leggerezza e slancio drammatico.

Le grandi saghe di Ken Follett

Come già detto, Ken Follett non è solo un autore di bestseller, ma un vero architetto di universi narrativi: ogni saga racchiude un’epoca, una tensione morale e una moltitudine di personaggi che attraversano decenni interi per mostrare al lettore la loro evoluzione.

Impossibile arrivare alla fine di un suo libro senza averne almeno uno nel cuore.

La saga di Kingsbridge

Tutto comincia nel 1989 con “I pilastri della Terra”, ambientato nell’Inghilterra medievale del XII secolo. È un romanzo monumentale, incentrato sulla costruzione di una cattedrale, ma soprattutto sulla costruzione dell’animo umano: la fede, l’ambizione, l’amore e la lotta di classe.

Nel tempo, la serie si è ampliata con “Mondo senza fine” (2007), “La colonna di fuoco” (2017), “Le armi della luce” (2023) e il prequel “Fu sera e fu mattina” (2020), che porta il lettore all’alba del Medioevo.

Ogni volume può essere letto autonomamente, ma l’ordine cronologico segue la storia della città immaginaria di Kingsbridge dal 997 fino al XIX secolo: un affresco della civiltà occidentale attraverso guerre, epidemie, rivoluzioni e rinascite.

La Trilogia del secolo

Tra le opere più ambiziose di Follett, questa trilogia racconta il Novecento attraverso tre generazioni di cinque famiglie – americana, russa, tedesca, inglese e gallese – legate da amori, rivalità e ideali.

“La caduta dei giganti” (2010) narra la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione russa; “L’inverno del mondo” (2012) attraversa gli anni del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale; “I giorni dell’eternità” (2014) arriva fino alla Guerra fredda e alla caduta del Muro di Berlino.

È la saga che più esplicitamente intreccia storia e morale, facendo della libertà e della giustizia i veri protagonisti.

La serie di Jackdaws e dei romanzi di spionaggio

Prima dei colossi storici, Follett si era già distinto come autore di thriller e romanzi di spionaggio di altissimo livello.

Tra i più celebri: “La cruna dell’ago” (1978), ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e “Il codice Rebecca” (1980), in cui l’azione si sposta nel deserto nordafricano.

A questi si aggiungono “Un luogo chiamato libertà”, “Triplo” e “Il volo del calabrone”, dove l’eroismo non è mai privo di ambiguità morale e la suspense si intreccia a una riflessione sulla responsabilità individuale.

Gli altri cicli e i romanzi singoli

Oltre alle sue grandi saghe, Ken Follett ha scritto numerosi romanzi auto-conclusivi che esplorano mondi diversi ma sempre riconoscibili nel suo stile limpido, cinematografico e denso di tensione morale.

Tra questi spiccano “Il martello dell’Eden” (1998), “Codice a zero” (2000) e “Nel bianco” (2004).

Da dove cominciare: l’ordine di lettura di Ken Follett

Scegliere da dove iniziare con Ken Follett può sembrare un’impresa, perché la sua produzione attraversa quasi ogni genere: dallo spionaggio al romanzo storico, dal dramma familiare alla cronaca sociale. Tuttavia, il suo percorso può essere affrontato con una bussola chiara: seguire i temi che più risuonano con noi.

Per chi ama la storia e le grandi epopee Il punto di partenza naturale è la saga di Kingsbridge, che si apre con “I pilastri della Terra”. È un romanzo totale, fatto di amore, fede, ambizione, ingegno, violenza e redenzione.

1.Da qui, si può procedere sia in ordine di pubblicazione, leggendo “Fu sera e fu mattina” come un prequiel postumo, oppure in ordine cronologico, ponendolo in principio.

Questo arco copre oltre otto secoli, offrendo un ritratto monumentale dell’Europa, dalle invasioni vichinghe alla rivoluzione industriale.

2.Per chi preferisce il respiro della Storia contemporanea La Trilogia del secolo è la porta d’ingresso per comprendere il Novecento con l’intensità di un romanzo e la precisione di un reportage.

  •  “La caduta dei giganti”
  •  “L’inverno del mondo”
  •  “I giorni dell’eternità”

È un viaggio nella memoria collettiva: le guerre, le ideologie, la nascita della democrazia e la fragilità della pace.

 “La caduta dei giganti”

Primo capitolo della Trilogia del secolo, “La caduta dei giganti” intreccia i destini di cinque famiglie su fronti diversi della storia, dalla vigilia dell’incoronazione di Giorgio V all’esplosione della Prima Guerra Mondiale e alla rivoluzione russa.

In Galles, il tredicenne Billy Williams scende per la prima volta in miniera, erede di un mondo operaio schiacciato dal potere dei Fitzherbert, aristocratici proprietari del giacimento. Nella stessa casata, Lady Maud, militante suffragista, s’innamora del diplomatico tedesco Walter von Ulrich, relazione impossibile mentre l’Europa scivola verso il conflitto.

Sul versante americano, il brillante Gus Dewar, consigliere del presidente Wilson, osserva i tremiti della diplomazia che non basta a fermare i cannoni. Dall’altra parte dell’Atlantico, due fratelli orfani, Grigorij e Lev Peskov, sognano l’emigrazione ma vengono travolti da coscrizioni forzate, rivolte operaie e dal vento della rivoluzione che cambia il volto dell’Impero russo.

Follett costruisce un affresco corale in cui balli di corte, corridoi del potere, trincee di fango e cucine operaie si richiamano a vicenda; amori clandestini, matrimoni di convenienza, alleanze e tradimenti mostrano come le decisioni dei potenti si riflettano sui corpi dei molti.

Ne nasce un romanzo-mondo che racconta la frattura di un’epoca: l’ascesa dei movimenti sociali, la richiesta di diritti (politici e femminili), il crollo delle certezze ottocentesche e la nascita traumatica del Novecento.

“L’inverno del mondo”

Secondo capitolo della Trilogia del secolo, “L’inverno del mondo” segue i figli e gli eredi dei protagonisti del primo volume mentre l’Europa precipita dal dopoguerra alla notte dei totalitarismi. A Berlino, 1933, la giovanissima Carla von Ulrich osserva incrinarsi la sua famiglia proprio mentre Hitler consolida il potere: la politica entra nelle case, divide generazioni e amicizie, impone scelte morali impossibili.

Carla s’innamora di Werner Franck, rampollo di una famiglia benestante con più di un segreto; la loro storia diventa banco di prova in un Paese dove la delazione è norma e l’umanità un rischio. In Inghilterra, l’ex deputata Ethel Leckwith continua a battersi nel dibattito pubblico, mentre il figlio Lloyd entra in contatto con il nascente movimento di opposizione tedesco: per lui l’antifascismo sarà azione concreta, dalla guerra di Spagna alle reti clandestine in Europa.

Dall’altra parte dell’Atlantico e oltre l’oceano Pacifico, le vicende dei personaggi s’intrecciano con gli snodi globali: Pearl Harbor, Stalingrado, i bombardamenti su Londra, fino all’eco atomica di Hiroshima.

Follett compone un affresco corale in cui fronti, fabbriche, cucine e uffici governativi si richiamano a distanza; amori e amicizie si misurano con la propaganda, il terrore e l’eroismo quotidiano. Il romanzo racconta la maturazione forzata di una generazione che impara, nel gelo ideologico del Novecento, quanto ogni scelta privata sia anche politica e quanto fragile sia la libertà quando il mondo si fa inverno.

“I giorni dell’eternità”

Con “I giorni dell’eternità”, Ken Follett conclude la monumentale Trilogia del secolo, portando a compimento la saga delle cinque famiglie che, da inizio Novecento, hanno attraversato guerre, rivoluzioni e sogni di libertà. Il racconto si apre nei primi anni Sessanta, in piena Guerra fredda, e segue i destini incrociati di uomini e donne divisi da ideologie, ma uniti dal desiderio di cambiare il mondo.

In Germania Est, la professoressa Rebecca Hoffmann scopre di essere stata spiata dalla Stasi e compie una scelta di ribellione che cambierà per sempre la sua vita e quella dei suoi cari, mentre all’altro capo del mondo, negli Stati Uniti, George Jakes, giovane avvocato afroamericano, lascia una carriera promettente per unirsi al Dipartimento di Giustizia di Robert Kennedy, entrando nel cuore delle lotte per i diritti civili.

Nel frattempo, Cameron Dewar, nipote di un senatore americano, e Dimka Dvorkin, ambizioso assistente di Chruščëv, diventano testimoni e attori della tensione politica che minaccia di far deflagrare il pianeta: dalla crisi dei missili di Cuba al Vietnam, dallo scandalo Watergate alla caduta del Muro di Berlino.

Follett orchestra un affresco grandioso che intreccia spionaggio, politica, musica e idealismo, trasformando il “Secolo breve” in una saga di destini umani, dove la Storia non è mai solo sullo sfondo ma la forza che plasma le scelte, gli amori e le eredità di intere generazioni.

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