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Israele-Palestina, 5 libri da leggere per riflettere un anno dopo l’inizio della guerra

A un anno dall’inizio delle ostilità, vi consigliamo 5 libri da leggere contenenti alcune riflessioni dei pensatori contemporanei sul conflitto.

Il 7 ottobre 2023, intorno alle 6:30 ora locale, le sirene antiaeree risuonano a Gerusalemme avvertendo i cittadini che il Paese è sotto attacco. Hamas aveva appena annunciato l’inizio dell’operazione “Alluvione Al-Aqsa”: oltre 5.000 razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele. Si è trattato del più terribile massacro di ebrei dal tempo della Shoah.

Quello di Hamas è stato uno degli eventi più documentati della storia recente; Dopo l’attacco al festival musicale Supernova, un rave party nel deserto, vicino al kibbutz di Re’im, video provenienti da dashcam, droni e smartphone mostrano i terroristi di Hamas che sparano sul pubblico in fuga disperata.

A uno anno esatto da quegli incresciosi episodi, l’escalation di odio e violenza sembra purtroppo non arrestarsi.

5 libri da leggere sulla guerra tra Israele e Palestina

Per comprendere meglio ciò che sta accadendo in Medio Oriente, vi consigliamo alcuni libri da leggere: il racconto della guerra nei saggi e nei reportage degli intellettuali europei. Da Gad Lerner a Gilles Kepel passando per Grossman, alcune riflessioni dei pensatori contemporanei sul conflitto.

Gaza, Gad Lerner

In questo libro, Gad Lerner si misura con il fanatismo identitario che ha contagiato i due popoli in guerra. Da ebreo per il quale Israele ha significato salvezza, deve fare i conti con l’esclusivismo e il tribalismo della destra sionista.

Le spaccature della società israeliana, il rinchiudersi in se stesse delle Comunità ebraiche della diaspora, che si sentono incomprese e lanciano accuse di antisemitismo a chi solidarizza con i palestinesi, lo riportano alle domande cruciali che già si poneva Primo Levi: che futuro può avere questo Israele? Che funzione può esercitare il filone ebraico della tolleranza? Un libro sincero e necessario per non finire arruolati negli stereotipi delle opposte fazioni, preludio di ogni guerra.

A un cerbiatto somiglia il mio amore, David Grossman

Tra i consigli dei libri da leggere su questo argomento non può mancare David Grossman. Israele, guerra dei sei giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un piccolo ospedale di Gerusalemme. Il conflitto infuria e nelle lunghe e buie ore del coprifuoco i tre ragazzi si uniscono in un’amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, nell’amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan.

Dopo trentasei anni da quel primo incontro, Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Quest’ultimo, che sta svolgendo il servizio di leva, accetta di partecipare a un’incursione in Cisgiordania nonostante siano ormai i suoi ultimi giorni di ferma.

Olocausti, Gilles Kepel

In questo libro Gilles Kepel, tra i più importanti studiosi occidentali del mondo arabo, prende spunto proprio dal raid del 7 ottobre per dimostrare come questo sia l’ultimo atto di un conflitto con radici antichissime. Sottolinea la trasformazione all’interno delle società arabe – a partire dalla guerra dello Yom Kippur negli anni settanta – delle rivendicazioni territoriali in “discorso” religioso; ricostruisce la storia politica e militare di Hamas (e del suo leader Yahya Sinwar), che oggi appare come la punta di diamante di un “asse della resistenza” contro Israele, guidato da Teheran, e che riunisce la Siria, gli Hezbollah libanesi e gli Houthi dello Yemen; fotografa la terribile spirale di violenza, fanatismo e miopia politica i cui meccanismi affondano nella storia di questa terra.

In questo quadro Kepel non risparmia di attribuire le responsabilità al governo israeliano e alla sua leadership, individuando nella politica del primo ministro Netanyahu, che dipende in gran parte dalle ali religiose più estreme, una strategia fallimentare che ha diviso in profondità la società israeliana.

L’attentato, Yasmina Khadra

Un dramma dolorosamente attuale che si consuma da molti decenni, una storia tragica dei nostri giorni nella quale Yasmina Khadra con lucidità e commozione riesce a dipingere la realtà del terrorismo, a porre quesiti, a illuminare contrasti e contraddizioni. In un ristorante affollato di Tel-Aviv una donna che si finge incinta fa esplodere la bomba che teneva nascosta sotto il suo vestito.

Per tutta la giornata il Dottor Amin, israeliano di origini arabe, opera a ritmo da catena di montaggio le innumerevoli vittime di questo ennesimo attentato. Amin si è sempre rifiutato di prendere posizione sul conflitto che oppone il suo popolo d’origine e quello d’adozione.

Una storia di amore e di tenebra, Amos Oz

Tra i consigli dei libri da leggere su questo argomento non può mancare Amos Oz. Amore e tenebra sono due delle forze che agiscono in questo libro, un’autobiografia in forma di romanzo, un’opera letteraria che comprende le origini della famiglia di Oz, la storia della sua infanzia e giovinezza a Gerusalemme e poi nel kibbutz di Hulda, l’esistenza tragica dei suoi genitori, e una descrizione epica della Gerusalemme di quegli anni, di Tel Aviv che ne è il contrasto, della vita in kibbutz, negli anni trenta, quaranta e cinquanta.

La narrazione si muove avanti e indietro nel tempo, ricostruendo in 120 anni di storia familiare una saga che vede protagonisti quattro generazioni di sognatori, uomini d’affari falliti e poeti egocentrici, riformatori del mondo, impenitenti donnaioli e pecore nere.

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