Chi ha ispirato Harry Potter? Un autore italiano del Trecento

15 Luglio 2025

Chi ha ispirato davvero la saga fantasy di J. K. Rowling? Uno nuovo studio chiama in causa l'autore del Canzoniere e del Secretum: il professor Antonello Fabio Caterino riscrive l’origine di una delle saghe fantasy più amate del mondo con un’ipotesi destinata a far discutere.

Chi ha ispirato Harry Potter? Un autore italiano del Trecento

E se l’universo narrativo di Harry Potter affondasse le sue radici non (solo) nei miti celtici, nella letteratura inglese e nella tradizione fantasy novecentesca, ma in uno dei testi di più alta qualità letteraria della cultura umanistica europea? È questa la tesi sorprendente e controcorrente di Antonello Fabio Caterino, filologo, docente universitario e studioso di linguistica forense, che nella sua nuova monografia appena pubblicata con Aristodemica Edizioni “Harry Potter e l’ombra del secretum” propone un’ipotesi destinata a far discutere: dietro la saga di J.K. Rowling ci sarebbe il Secretum di Francesco Petrarca.

“Il Secretum” di Petrarca fonte di ispirazione per Harry Potter

Il Secretum, dialogo trecentesco in prosa latina, è un diario intimo e filosofico in cui l’autore si confronta con la propria coscienza e con Sant’Agostino, riflettendo sulla fragilità dell’animo umano, sul senso del peccato, sulla morte e sull’ossessione per la gloria. Una lettura che, all’apparenza, ha ben poco a che vedere con bacchette magiche, partite di Quidditch e incantesimi. Ma Caterino invita a guardare oltre la superficie, armati di strumenti filologici, linguistici e persino computazionali.

Il confronto tra Harry Potter e Secretum non si limita a suggestioni superficiali: Caterino costruisce un’analisi in profondità, rintracciando nel maghetto orfano e nel suo percorso di crescita e auto-conoscenza echi diretti del tormento petrarchesco. Temi come il conflitto tra bene e male, la lotta interiore, l’ombra della morte e la tensione verso un ideale inattingibile diventano ponti tra il Trecento e la letteratura del XXI secolo.

Harry Potter e l’ombra del secretum

Caterino non è nuovo a studi innovativi e interdisciplinari. Già autore di due saggi preliminari sull’argomento, oggi porta a compimento la sua analisi con una monografia articolata e ambiziosa, pubblicata da Aristodemica, casa editrice indipendente nata proprio per coniugare rigore accademico e ricerca culturale con apertura alla contemporaneità. Il volume si distingue non solo per l’originalità della tesi, ma anche per il metodo: alla base c’è un’attenta lettura filologica, ma anche l’uso dell’intelligenza artificiale come supporto operativo per individuare corrispondenze lessicali, concettuali e stilistiche tra i due testi.

“In questo libro ho cercato di mettere in luce alcune corrispondenze profonde, e finora poco esplorate, tra il Secretum di Petrarca e la saga di Harry Potter – spiega l’autore. . Il punto di partenza è filologico: considerare i testi nella loro specificità storica e linguistica, ma anche nella loro capacità di generare senso al di là del tempo in cui sono stati scritti. La comparazione non è usata come gioco arbitrario, ma come strumento critico per riflettere su temi comuni che attraversano entrambi i mondi: l’anima, il conflitto interiore, la morte”.

Altre celebri ispirazioni per il maghetto di Hogwarts

Fino a oggi, la critica letteraria si è spesso divisa tra chi vede in Harry Potter un fenomeno postmoderno ricco di riferimenti shakesperiani, e chi lo considera una saga per ragazzi abilmente promossa dal marketing. Nessuno, prima d’ora, aveva pensato a Petrarca come ispiratore nascosto. Eppure, come sottolinea Caterino, la Rowling non ha mai fornito dichiarazioni esaustive sulle sue fonti letterarie più intime, lasciando aperto lo spazio per ipotesi e nuove letture.

La proposta di Caterino non pretende di essere verità assoluta, ma si inserisce in un filone di studi sempre più attento alle connessioni inaspettate tra passato e presente, tra umanesimo e cultura pop. Caterino conduce il lettore in un viaggio che parte da Hogwarts, ma arriva fino al cuore inquieto del Petrarca più segreto.

Del resto, Harry Potter non è solo un fenomeno narrativo: è la saga letteraria più venduta di tutti i tempi, con oltre 600 milioni di copie distribuite nel mondo, tradotta in oltre 85 lingue e capace di generare un impatto culturale senza precedenti. Che un’opera di tale portata possa intrecciarsi, a sorpresa, con la voce di uno dei più grandi poeti dell’Umanesimo europeo è una suggestione che merita attenzione e, forse, una rilettura.

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