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Cosa fare prima di iniziare a scrivere un libro: 5 utili consigli

Attingendo dall'immenso contributo dei principali autori di bestseller, cerchiamo di capire cosa serva prima di buttar giù la prima parola, cosa bisogna fare e con quale predisposizione bisogna dar vita alla storia prima di iniziare a pensare di scrivere un libro.

Si dice spesso che se tutti coloro che vogliono scrivere un libro leggessero, l’editoria non sarebbe in crisi. Certo, non è un male che siano in tanti a voler scrivere però è fondamentale leggere, prima di potersi mettere dall’altra parte del tavolo. In questo articolo vogliamo fornire ai lettori gli strumenti necessari per iniziare a pensare a scrivere un libro.

I 5 passi da fare prima di scrivere un libro

Esistono tante scuole di scrittura specializzate, diversi teorici ed esperti che hanno realizzato dei vademecum in rete dando preziosi consigli su come si scriva un libro e sulle regole da seguire “prima di mettere inchiostro su carta”.

Per la realizzazione di questa breve guida, noi attigneremo dal piesiero di chi ha già scritto un libro, anzi più libri, con “discreto successo”.

Attingendo dall’immenso contributo dei principali autori di bestseller, tra classici e contemporanei, cerchiamo di capire cosa serva prima di buttar giù la prima parola, cosa bisogna fare e con quale predisposizione bisogna dar vita alla storia prima di iniziare a pensare di scrivere un libro.

Leggere tantissimo

Uno dei primi consigli che dà Stephen King agli aspiranti scrittori nel suo libro “On writing è di spegnere la televisione e di leggere il più possibile, perché per scrivere bisogna essere capaci di guardare dentro di sé, lasciando libero sfogo all’immaginazione. Portate un libro sempre con voi. Sarete sommersi da idee.

Essere disposti al sacrificio

Come diceva Simone De Beauvoir in “Memorie d’una ragazza perbene“, “La scrittura esige virtù scoraggianti, sforzi, pazienza; è un’attività solitaria in cui il pubblico esiste solo come speranza”.

Portare avanti un’attività solitaria, spesso frustrante, come quella della scrittura, rischia di spingere chiunque a mollare, ma non bisogna arrendersi. Scrivere è difficile, non c’è dubbio: occorre saperlo fin dall’inizio.

Scrivere per fare del bene a se stessi

Non bisogna iniziare a scrivere cominciando già a immaginarsi il proprio libro sullo scaffale di una libreria, anche se sarà tremendamente difficile. Verrà naturale immaginare la copertina, l’impaginazione finale, le recensioni sui giornali e le presentazioni al pubblico.

Certo, è difficile non far viaggiare l’immaginazione – soprattutto se l’immaginazione in questione è quella di uno scrittore -, ma è fondamentale scrivere per se stessi, per la felicità che porta e l’appagamento che porta l’esercizio della scrittura. Lo dice anche Wilbur Smith nel romanzo “Il dio del fiume“: “Non scrivere mai per piacere al pubblico, ma per piacere a te”.

Scegliere un tema che ci sta a cuore

Lo scrittore statunitense Kurt Vonnegut consiglia per iniziare a scrivere un libro di scegliere un argomento che ci sta a cuore, che risuoni dentro di noi. In questo modo lo stile sarà seducente e il tono convincente.

D’altra parte, come sosteneva lo stesso Marcel Proust nel “Tempo ritrovato“, “per scrivere quel libro essenziale, l’unico libro vero, un grande scrittore non ha, nel senso comune della parola, da inventarlo, in quanto esiste già in ciascuno di noi, ma da tradurlo. Il dovere e il compito d’uno scrittore sono quelli d’un traduttore”.

Avere chiaro di cosa si vuole parlare

Avere in mente ciò di cui si vuole parlare è un prerequisito fondamentale per poter scrivere un libro, dall’inizio alla fine. Quale tema trattare? Su quale messaggio fondare la storia?

Pensiamo a tutto ciò, pur ricordando quanto ha scritto Calvino nel “Cavaliere insesistente“: “L’arte di scrivere storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla”.

 

 

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