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Il Salone della Cultura torna a Milano, un vero sogno per i bibliofili

Il 18 e il 19 gennaio 2020 arriva a Milano la libreria più grande al mondo con oltre 500mila volumi, un vero sogno per bibliofili e collezionisti

Il 18 e 19 gennaio 2020 torna a Milano per la quarta edizione il Salone della Cultura, l’innovativa formula pensata per rappresentare un punto di incontro tra librai antiquari (ALAI/ILAB), collezionisti, editori e i tanti appassionati del settore librario. Un’occasione unica che, solo nelle precedenti edizioni, ha visto riunirsi nei due giorni di manifestazione oltre 93.000 visitatori, 185 editori e più di 500 librai.

Il Salone è aperto alla Cultura in tutte le sue forme: anche in questa edizione, infatti, oltre agli stand di case editrici e librerie, i 12.000 m² di Superstudio Più ospiteranno conferenze, mostre, eventi e laboratori nei quali i visitatori potranno farsi spettatori attivi della libreria più grande d’Italia (oltre 500.000 i titoli esposti).

I luoghi del salone

Tre le sezioni principali del Salone, tra le quali gli amanti dei libri potranno perdersi alla ricerca di volumi rari e preziosi: Editoria, nelle sue svariate declinazioni tra le quali Narrativa, Bambini, Saggistica, Orientalistica, Fumettistica, Libri d’artista, Libri d’arte e illustrati; Libro d’Occasione, dove scovare tesori imperdibili; e infine, Librai Antiquari di ALAI (Associazione Librai Antiquari Italiana) e ILAB (International League of Antiquarian Booksellers), vero e proprio paradiso per chi è alla ricerca di edizioni di pregio.

@ANDREA FASANI
Photo credit: Andrea Fasan

Tra gli oltre 500.000 titoli esposti da librai ed editori, molti pezzi rari e imperdibili, come il Giornale circostanziato di quanto ha fatto la Bestia Feroce nell’Alto milanese dai primi di Luglio dell’anno 1792 sino al giorno 18 settembre, libro esistente in pochissimi esemplari che riporta in forma anonima la vicenda realmente accaduta di un lupo che, nel 1792, seminò il terrore nel milanese assalendo bambini e ragazzi e scampando ai tentativi di cattura delle autorità, fino al proverbiale intervento di un ormai anziano Cesare Beccaria.

A chiudere questa quarta edizione della manifestazione, domenica 19 gennaio alle ore 17:30, sarà il dialogo tra il filosofo Umberto Galimberti e il giornalista Armando Torno dal titolo La cultura innanzitutto! A questa faranno seguito, nel corso dei due giorni, convegni e presentazioni con numerosi ospiti.

Le conferenze

Donne bibliofile: storie di bibliologia, arti del libro e collezionismo al femminile, confronto tutto al femminile sulla figura della donna nel mondo del libro antico e moderno tra professioniste del settore: Cristina Balbiano d’Aramengo (restauratrice e legatrice di libri), Laura Bartoli (professionista della comunicazione digitale) e Noemi Veneziani (bibliofila), modera Chiara Nicolini (Capo Dipartimento Libri della Pandolfini Casa d’Aste).

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Photo credit: Andrea Fasani

Mostra del libro italiano Patrimonio bibliografico nazionale tra biblioteche, librai e collezioni private: presentazione della grande mostra in programma tra giugno e luglio 2020 alla Biblioteca nazionale centrale di Roma che intende riportare l’attenzione sul ruolo fondamentale che la produzione libraria italiana da oltre 20 secoli riveste nella storia del libro, illustrando, attraverso 200 capolavori, la complessità e la ricchezza del patrimonio librario nazionale in un incontro tra pubblico e privato. Intervengono Andrea De Pasquale (direttore Biblioteca Centrale Nazionale di Roma), Giovanni Biancardi (direttore di ALAI – Rivista di Cultura del Libro), Alberto Cadioli (professore Università Statale di Milano) e Margherita Palumbo (membro della Bibliographical Society).

Le prime stampe del Manifesto del Futurismo: momento fondativo non solo dell’avanguardia italiana, ma di tutte le avanguardie che da quella sono discese, il Manifesto del Futurismo presenta una cronologia delle prime stampe piuttosto complessa, che ne fa un cimelio particolarmente raro e ricercato dai collezionisti per il suo fondamentale significato storico. Intervengono Giacomo Coronelli (Libreria Antiquaria Pontremoli) e Pablo Echaurren (pittore, esperto di Futurismo).

Lo stato della cultura nei giornali: dialogo tra Luigi Mascheroni (il Giornale), Stefano Biolchini (il Sole 24 Ore), Pierluigi Lucioni (Corriere della Sera) e Claudio Gallo (La Stampa).

Le mostre

Il verso d’amore sul Naviglio. Mostra dedicata ad Alda Merini nei festeggiamenti del decennale della scomparsa: il Salone della Cultura rende omaggio alla “poetessa del Naviglio” con la più grande mostra mai dedicatale in Italia, che vede esposta per la prima volta la sua intera produzione letteraria, la più estesa produzione di un singolo autore pubblicata nella storia: solo nelle edizioni Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy (di cui, in occasione della mostra al Salone della Cultura, Luni Editrice pubblica il catalogo completo), sono stati pubblicati 1189 volumi. Attraverso prime edizioni, manoscritti, quadri e fotografie sarà possibile ripercorrere la vicenda personale di una delle poetesse milanesi più amate, accompagnati da letture live delle sue poesie. La mostra verrà introdotta da una conferenza di presentazione tenuta da Simone Bandirali (scrittore e poeta), Alberto Casiraghy (Pulcinoelefante), Giorgio Matticchio (fotografo e bibliofilo) e Ambrogio Borsani (scrittore e fondatore della rivista Wuz).

Carlo Porta in 200 meno 1 – Carlo Porta e la sua Milano: in occasione dell’uscita del catalogo monografico dedicato al poeta meneghino, la Libreria Antiquaria Pontremoli insieme al Salone della Cultura propone un’esposizione che, in sintonia con la vena sarcastica e irriverente del poeta, ironizza sull’anticipo di un anno rispetto al duecentesimo anniversario dalla morte. Amato dai “colleghi” suoi contemporanei quanto dal più vasto pubblico, come testimoniato dalle moltissime edizioni sia popolari sia di lusso, il poeta sarà rievocato attraverso prime edizioni, illustrazioni e manoscritti, oltre che una lettura scenica in dialetto milanese. Parole e immagini saranno esposte una accanto all’altra, a tracciare un percorso lungo quasi due secoli. A presentare la mostra saranno Luca Cadioli (Libreria Antiquaria Pontremoli) e Mauro Novelli (Università degli Studi di Milano).

Shepard Fairey (Charleston, USA, 1970), conosciuto anche con il nome d’arte Obey e tra i più grandi street artist americani, che da ormai quasi 20 anni determina le linee della comunicazione artistica “controcorrente” e “di strada”, è per la prima volta a Milano in una mostra che riunisce oltre 40 opere sotto il titolo Obey/Disobbedisco! – Opere di Shepard Fairey da una collezione privata. Tra queste, opere più rare, come la serie realizzata su carta in polvere di diamante e, per la prima volta, le 5 stampe della raccolta Duality of Humanity, manifesto contro la guerra del Vietnam, assieme ad altre stampe divenute oramai iconiche come il ritratto del Dalai Lama, quello dell’artista Keith Haring e quello dedicato a Martin Luther King.

Pino Settanni in Pino Settanni: ritratti in nero con oggetto: Gianni Morandi con un pallone da calcio, Lilli Gruber e il suo mappamondo, Sergio Leone e un orologio da taschino, Dacia Maraini con un vaso da notte…Dal progetto del 1989 Ritratti in nero con oggetto (Pieraldo Editore), la mostra espone 30 fotografie originali che ritraggono grandi personaggi della cultura italiana assieme a un loro oggetto “feticcio”, corredate dalle lettere autografe che spiegano la ragione di ciascuna scelta.

Le avventure di Pinocchio. Illustrato da Fabio Sironi: quasi due anni di lavoro e un segno grafico pulito, netto, le 37 tavole inedite opera di Fabio Sironi (pubblicate in volume per l’occasione da Luni Editrice con il patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi) saranno esposte in originale al Salone della Cultura. Non è un Pinocchio sognatore, immaginifico quello che traspare dal segno del disegnatore milanese: emerge, invece, lo studio approfondito da lui condotto per aderire fedelmente al testo originale, dai minimi particolari descritti alle più generali tematiche dei capitoli, passando per la scelta del bianco e nero, omaggio al grande Enrico Mazzanti, che del burattino fu il primo illustratore, e a Carlo Chiostri, che ne ha reso celebre la storia con le sue tavole “arrotondate”. Una passeggiata nell’immaginario del libro, quindi, che immerge lo spettatore costruendo nel dettaglio le situazioni e le argomentazioni del Collodi stesso, intrise come sono sempre di simboli, di secondi piani narrativi, di riferimenti ipertestuali.

Nel centenario dell’impresa fiumana compiuta da d’Annunzio (1919-1920), il Salone della Cultura ospita “Il porto dell’amore”. Rivolta e poesia di Fiume dannunziana, una mostra che, attraverso una selezione di documenti originali provenienti dalla collezione dell’Arengario Studio Bibliografico, volantini, giornali, fotografie, cartoline, documenta in ordine cronologico alcuni momenti particolarmente significativi dell’impresa che tra il 12 settembre 1919 e il Natale di sangue 1920 trasformò Fiume nel “porto dell’amore”, come ebbe a ribattezzarla Giovanni Comisso nella cronaca della propria esperienza. La conferenza di presentazione della mostra si svolgerà alla presenza di Paolo Tonini (L’Arengario Studio Bibliografico e curatore della mostra) e di Giuseppe Parlato (Professore ordinario di Storia Contemporanea, Università Internazionale di Roma – Unint).

Infine, sarà un omaggio ai personaggi del grande spettacolo la mostra organizzata quest’anno da Fondazione 3M: I protagonisti della dolce vita, una raccolta fotografica di ritratti iconici realizzati ai grandi volti degli anni d’oro del cinema italiano da Elio Luxardo. Artista dalla formazione eterogenea, Luxardo fu un pioniere nella ricerca delle infinite possibilità offerte dalla luce in campo fotografico, in una commistione tra arti dello spettacolo e fotografia mai tentata prima. Autore di ritratti sempre nuovi e di attualissima classicità, perché frutto di intuizioni estrose che miravano a far emergere le caratteristiche del singolo più che di un progetto estetico predefinito, fu il prediletto dei tanti attori che affollavano la perenne fila fuori dal suo studio a Roma. Il percorso espositivo sarà presentato dal Professor Roberto Mutti, esperto di fotografia, sabato 18 alle ore 15:00. Durante i due giorni di manifestazione, il Professor Mutti sarà inoltre a disposizione dei visitatori per condurre visite guidate e illustrare le opere in mostra.

Alcuni esperti del libro di antiquariato, sia per quanto riguarda i libri antichi sia per quelli del ‘900, guideranno il pubblico attraverso i libri del settore ALAI per introdurlo al mondo del volume da collezione (a orari stabiliti e previa prenotazione a [email protected]).

Anche quest’anno la Scuola Professionale Galdus guiderà alcuni laboratori orafi che uniranno il mondo del libro a quello del gioiello.

Informazioni
Orari di apertura: sabato e domenica dalle 10 alle 19.30
Ingresso: 5 euro – gratuito per minori di 16 anni
Ingresso valido per entrambi i giorni: 8 euro
https://salonedellacultura.it/

 

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