Con “Il grande Bob”, Adelphi torna a pubblicare uno dei suoi scrittori di punta: Georges Simenon. Il romanzo, uscito nel 1954 per Presses de la cité, è approdato in Italia nel 1962 con Mondadori. Questa riedizione, con traduzione curata da Simona Mambrini, è attenta alla riproduzione delle atmosfere e dello stile di un autore fra i più iconici del Novecento.
“Il grande Bob” di Georges Simenon
La sinossi del libro
«Negli ultimi tempi aveva un modo particolare di guardarsi allo specchio dietro le bottiglie. Quando un uomo come lui comincia a scrutarsi negli specchi, mi creda, non è un buon segno».
Una riflessione, questa del padrone del bistrot dove il suo amico Bob, morto da pochi giorni, andava a giocare a carte, che colpisce profondamente il dottor Charles Coindreau.
Non appena ha saputo che quella di Bob non è stata una morte accidentale, come sulle prime si credeva, bensì un suicidio, ha deciso di condurre una sorta di indagine, e di interrogare chiunque l’abbia conosciuto, a cominciare dalla moglie e dall’ultima delle numerose amanti.
Perché lui, come tutti, ma più di tutti gli altri, si arrovella sul motivo che ha indotto a togliersi la vita uno come Bob…
Il giallo per chi ama Parigi e la bella stagione
Bob è un uomo felice, allegro, che passa la vita a bighellonare, ma che sa pensare anche alle necessità: si prende cura della famiglia, avvia un’attività per la moglie… A Montmartre tutti lo conoscono, e si recano nella bottega della moglie Lulu non soltanto per acquistare i suoi cappelli, ma anche per godere di qualche istante di tregua, un po’ di serenità, di distacco dal mondo.
È questo che non torna nell’idea di un suicidio: perché mai un uomo così, amato da tutti, allegro e aperto alle possibilità della vita, dovrebbe decidere di farla finita?
Il dottor Charles Coindreau non si dà pace, e in una Parigi estiva e suggestiva si muove alla ricerca di indizi, interrogando chi è stato più vicino all’amico prima che scomparisse inghiottito dalla Senna.
Attraverso quest’attenta indagine, Coindreau scoprirà non soltanto i motivi che hanno portato alla scomparsa del gioviale amico quarantanovenne, ma anche alcuni retroscena della vita dell’uomo e, insieme, tante cose su se stesso. Perché scavando nelle vite degli altri, spesso, si trovano importanti verità nascoste anche sul proprio conto.
Georges Simenon
Georges Simenon è uno dei più famosi scrittori belgi di lingua francese. È annoverato fra i quindici autori più tradotti al mondo e ha al suo attivo ben oltre 400 opere, tra romanzi, racconti, memorie, raccolte di articoli e scritti vari e testi sotto pseudonimo.
I libri dedicati al suo commissario Maigret sono più di 100, ma tra le varie opere ha scritto anche romanzi d’appendice, romanzi popolari e romanzi psicologici.
Scrittore precoce, tanto che a sedici anni già lavorava per una testata giornalistica di Liegi, sua città natale, Simenon ha iniziato come autore di narrativa solo dopo il suo trasferimento a Parigi. I racconti e i romanzi che per primi furono pubblicati a suo nome furono riguardavano le vicende del commissario francese Jules Maigret, scritti a partire dagli anni’30.
Personalità inquieta, Georges Simenon si sposò due volte, ebbe diverse relazioni e soprattutto cambiò città e stati numerose volte, arrivando a collezionare circa trentatré residenze diverse.
Con uno stile semplice e al tempo stesso denso e pieno di tensione, il suo lavoro aspirava a svelare l’uomo al di là delle sue innumerevoli maschere.