Il 23 settembre torna in libreria, in contemporanea mondiale, uno dei bestseller mondiali, uno dei più grandi autori della letteratura contemporanea e genio indiscusso del romanzo storico. Esce per Mondadori in Italia, Il cerchio dei giorni (Circle of Days) di Ken Follet, uno dei libri più attesi della prossima stagione, un romanzo epico che porterà i lettori a vivere uno dei più grandi misteri della storia umana.
Un libro che lascerà sicuramente il segno e che sta già ricevendo buone critiche su piattaforme come Goodreads (4.11 su 5). Il libro racconta la costruzione di Stonehenge, uno dei monumenti più misteriosi e affascinanti dell’umanità, non solo come pietra e architettura, ma come manifestazione del desiderio umano di eternità, comunità e fede.
Gli editori per la versione originale, in lingua inglese, del libro Circle of Days di Ken Follett sono: negli Stati Uniti, Grand Central Publishing, una sezione della casa editrice Hachette Book Group. Nel Regno Unito il libro è pubblicato da Quercus Publishing.
Il cerchio dei giorni di Ken Follet, la trama
Il romanzo si apre su un mondo duro e primitivo. Siamo nella Gran Bretagna del Neolitico, circa 5.000 anni fa. La vita è scandita dalla lotta per la sopravvivenza. Allevare animali, coltivare il poco grano che resiste alla siccità, raccogliere bacche e radici sono questi gli obiettivi principali dei protagonisti del romanzo. È un contesto fragile, dove le tribù sono in costante conflitto e il futuro sembra limitato alla prossima stagione di caccia o di raccolto.
I protagonisti del romanzo sono Seft, un giovane cavatore di selce, abile nel lavorare la pietra ma insofferente ai confini della propria comunità. Porta dentro di sé un dono, intuizione, forza e una visione non comune, che lo rende diverso dagli altri. Joia, una sacerdotessa dotata di carisma e conoscenze rare, sa contare, sa leggere i segni della natura, sa parlare alle tribù. In un’epoca in cui l’aritmetica stessa appare come un potere magico, Joia incarna la figura della leader spirituale e organizzativa.
Il loro incontro è destinato a cambiare il corso della storia.
Il romanzo di Ken Follet mette in scena un progetto impossibile. Joia sogna di realizzare un’opera senza precedenti. Erigere un grande cerchio di pietre, un monumento che unisca le diverse comunità in un vincolo comune e che dia al cielo e alla terra un ordine visibile. L’impresa sembra assurda. Sembra infatti poco razionale sacrificare risorse, uomini e tempo in un’epoca in cui ogni sforzo è necessario per la sopravvivenza quotidiana.
Eppure, attorno al sogno si costruisce la trama del romanzo. Convincere i capi tribù, superare le rivalità fra pastori, agricoltori e cacciatori, affrontare carestie e guerre, domare la natura e la diffidenza.
Come ogni grande storia anche ne Il cerchio dei giorni, come era accaduto ne I pilastri della terra, Ken Follett non rinuncia ai conflitti e ad un antagonista potente. Nel romanzo in uscita è Troon, un “Big Man”, capo di una tribù di allevatori, che incarna la resistenza al cambiamento e la ferocia di un mondo dove la legge è quella della forza. La sua opposizione rende la costruzione del monumento non solo una sfida ingegneristica e spirituale, ma anche politica e militare.
Il libro mette in scena la continua lotta per la sopravvivenza, con il rischio costante di carestie, malattie, incidenti con animali. Centrale è la Spiritualità, con i riti delle sacerdotesse, il rapporto con il sole, la luna e i cicli naturali.
Non mancano le storie d’amore intrecciate a drammi durissimi, e la visione sul futuro, con l’idea che gli esseri umani possano guardare oltre la fame e la paura, costruendo qualcosa che non serva alla sopravvivenza immediata ma che parla di identità e di destino collettivo.
Attraverso le pagine del romanzo, il lettore segue passo dopo passo la trasformazione di un sogno visionario in una realtà monumentale. Stonehenge non è solo un insieme di pietre, è il simbolo della capacità umana di immaginare, di cooperare e di lasciare un segno che travalichi i secoli.
L’intervista di Ken Follet che anticipa l’uscita del libro al The Washington Post
Ken Follet ha incontrato alcuni giornalisti per anticipare l’uscita del libro proprio a Stonehenge. Tra questi Sophia Nguyen del TheWashington Post. Ken Follett ha raccontato con ironia e lucidità la genesi di Circle of Days. La nuova opera sia il punto di arrivo di un percorso narrativo iniziato con I pilastri della terra, dalla costruzione di una cattedrale medievale al folle progetto neolitico di Stonehenge.
Ken Follett ha dichiarato di aver trovato l’ispirazione alla realizzazione del suo ultimo romanzo nel saggio How to Build Stonehenge dell’archeologo Mike Pitts e, come spiega, il passaggio dall’età storica alla preistoria ha richiesto più invenzione che ricerca. ”Per i Pilastri non c’era quasi nulla che dovessi inventare; per la preistoria invece è stato come dedurre, immaginare cosa potesse convincere una comunità a deviare tempo e risorse per un’opera così spropositata”.
L’autorevole organo d’informazione USA mette in evidenza anche la biografia dell’autore, l’infanzia rigidamente protestante, senza radio né TV, in cui l’unica libertà era leggere Shakespeare e James Bond. La scelta di studiare filosofia a Londra e l’abbandono delle certezze religiose.
Il passaggio al giornalismo e all’impegno politico, fino al successo internazionale. Ken Follett stesso si definisce oggi un “lapsed atheist”, un ateo pentito che ama la spiritualità corale dell’evensong, la preghiera serale anglicana (simile ai nostri vespri), ma che mantiene lo sguardo pragmatico di chi ha costruito la propria carriera con disciplina e volontà di popolarità.
Lo stile de Il cerchio dei giorni rispecchia questa impostazione: asciutto, essenziale, ridotto agli elementi primari della vita neolitica. Pochissime metafore, frasi dirette, quasi “brutali”. The Washington Post osserva che leggere il romanzo è “come guardare le prime stagioni di Game of Thrones: altrettanto violento, ma più sincero”.
Eppure, dietro la durezza, riaffiora il filo conduttore che lega tutta la produzione di Ken Follett. Emerge come negli altri romanzi il desiderio di mostrare come siano stati i costruttori, i visionari e i sognatori (più che i guerrieri o i capi tribù) a lasciare un segno duraturo nella storia dell’umanità.
Perché sarà un bestseller
Il cerchio dei giorni non è soltanto un nuovo bestseller annunciato. È il tentativo di Ken Follett di raccontare l’origine della cultura umana come atto creativo e collettivo. Un libro che parla di pietre e di sacerdotesse, di carestie e di sogni, ma soprattutto della forza che ci spinge, da sempre, a costruire qualcosa che vada oltre noi stessi.
Circle of Days non è solo un’avventura storica. È una riflessione su quanto l’immaginazione sia fondamentale quando non restano documenti. È la storia della determinazione umana, del desiderio di lasciare un segno.
È anche il ritratto di comunità fragili che si uniscono, si scontrano, resistono. Ken Follett mescola ricerca storica, intuizione narrativa e un profondo senso della dimensione collettiva del mito. Stonehenge diventa il prisma attraverso cui leggere la preistoria come epopea.
L’uscita di Il cerchio dei giorni segna una svolta nella carriera di Ken Follett e, più in generale, nella narrativa storica contemporanea. Ci sono almeno quattro motivi che lo rendono un libro che lascerà il segno.
1. Una nuova frontiera per il romanzo storico
Follett ha sempre raccontato epoche di grandi trasformazioni: la costruzione delle cattedrali medievali, le rivoluzioni politiche del Novecento, le guerre mondiali. Con Il cerchio dei giorni compie un salto ancora più radicale: porta il lettore nella preistoria, un’epoca priva di fonti scritte, dove la storia si intreccia con l’archeologia e la narrativa deve colmare i silenzi. È un territorio rischioso, perché richiede allo scrittore di immaginare senza tradire il rigore, ma proprio per questo apre una dimensione inedita e affascinante.
2. Stonehenge come metafora universale
La scelta di Stonehenge non è casuale. Questo monumento non è solo un mistero archeologico: è un simbolo della tensione umana verso il trascendente e verso la memoria collettiva. Raccontarne la costruzione significa interrogarsi su come una comunità possa investire energie enormi in un’opera che va oltre l’utile immediato, che è puro segno di identità, fede e futuro. Follett, che ha raccontato nel Washington Post di non essere particolarmente attratto dal misticismo del sito, riconosce però che la vera forza narrativa sta nell’impresa stessa: convincere uomini e donne a credere in qualcosa che li supera.
3. Una riflessione sul presente
La storia ambientata 5.000 anni fa parla in realtà al nostro tempo. Le tribù che devono scegliere se restare chiuse nei propri confini o unirsi in un progetto comune richiamano dinamiche che vediamo ancora oggi: conflitti fra culture, paure della scarsità, sfide climatiche. In questo senso, Il cerchio dei giorni diventa una parabola sul bisogno di cooperazione, sulla visione necessaria per affrontare le crisi globali e sull’urgenza di costruire qualcosa che resti.
4. Lo stile essenziale come scelta etica
Il Washington Post ha sottolineato come Follett abbia scelto uno stile più asciutto, quasi primitivo, riducendo al minimo metafore e figure retoriche. È una decisione che riflette non solo l’ambientazione, ma anche un intento: riportare il linguaggio all’essenza, per raccontare un mondo che viveva di gesti concreti, di riti, di contatto diretto con la natura. In un’epoca come la nostra, spesso dominata dall’eccesso di parole, questa scelta narrativa acquista un valore simbolico.
Chi è Ken Follet
Ken Follett (all’anagrafe Kenneth Martin Follett) è uno scrittore britannico di fama mondiale, nato a Cardiff, in Galles, il 5 giugno 1949. È considerato uno dei maestri del romanzo storico e del thriller, con una carriera che abbraccia quasi cinquant’anni e vendite che hanno superato i 198 milioni di copie a livello globale, rendendolo uno degli autori più letti e amati al mondo.
Figlio di un ispettore delle tasse, Ken Follett sviluppò una grande passione per la lettura fin da bambino, in parte perché i suoi genitori, devoti cristiani, non gli permettevano di guardare la televisione o andare al cinema. Dopo essersi trasferito a Londra con la famiglia all’età di dieci anni, si laureò in filosofia all’University College di Londra.
La sua carriera professionale iniziò nel mondo del giornalismo. Dopo un corso post-laurea, lavorò come reporter per diverse testate, tra cui il South Wales Echo e l’ Evening News a Londra. Questa esperienza gli fornì il gusto per l’indagine e la ricerca approfondita, elementi che sarebbero diventati un marchio di fabbrica dei suoi romanzi.
Il successo letterario arrivò nel 1978 con il thriller di spionaggio La cruna dell’ago (Eye of the Needle). Il libro divenne un bestseller internazionale, vinse il prestigioso Edgar Award come miglior romanzo e lo consacrò come una nuova, importante voce nella narrativa di suspense.
Lo stile di Ken Follett è caratterizzato da una narrazione avvincente e scorrevole, una meticolosa e quasi cinematografica ricostruzione dei contesti storici e la capacità di intrecciare le vicende di personaggi immaginari con i grandi eventi della storia. Le sue trame sono complesse, ricche di colpi di scena e spesso ruotano attorno a temi come il potere, l’amore, l’ambizione e la lotta tra il bene e il male.
Sebbene abbia iniziato con i thriller, la sua fama è legata soprattutto ai suoi monumentali romanzi storici. L’opera che ha definito la sua carriera è senza dubbio I pilastri della Terra (The Pillars of the Earth), pubblicato nel 1989. Questo romanzo, che narra la costruzione di una cattedrale nell’immaginaria cittadina inglese di Kingsbridge durante il XII secolo, è diventato un fenomeno globale e rimane il suo libro più celebre. La saga di Kingsbridge è poi proseguita con altri romanzi di enorme successo.
Un altro progetto letterario di grande respiro è la “Trilogia del Secolo” (The Century Trilogy), che ripercorre la storia del XX secolo attraverso le vicende di cinque famiglie di diverse nazionalità.
Ken Follett è stato sposato due volte. La sua seconda moglie, Barbara Broer, è stata una politica del Partito Laburista e membro del Parlamento. Follett stesso non ha mai nascosto le sue simpatie politiche di centro-sinistra, partecipando attivamente al dibattito pubblico e sostenendo il Partito Laburista. Appassionato di musica, suona il basso in una band amatoriale. Nel 2018 è stato nominato Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico (CBE) per i suoi servizi alla letteratura.
I libri di Ken Follet
Ken Follett ha un legame storico con la casa editrice Mondadori, che ha pubblicato tutti i suoi romanzi in Italia. Ecco l’elenco completo dei suoi libri pubblicati in Italia, in ordine di prima pubblicazione italiana, con l’indicazione della data e della casa editrice.
Serie di Kingsbridge
La saga più famosa, ambientata nell’immaginaria cittadina di Kingsbridge. L’ordine di lettura segue la cronologia della storia, ma di seguito sono elencati per data di pubblicazione.
I pilastri della Terra (The Pillars of the Earth) – 1990, Mondadori
Mondo senza fine (World Without End) – 2007, Mondadori
La colonna di fuoco (A Column of Fire) – 2017, Mondadori
Fu sera e fu mattina (The Evening and the Morning) – 2020, Mondadori (Prequel de I pilastri della Terra)
Le armi della luce (The Armour of Light) – 2023, Mondadori
Trilogia del Secolo (The Century Trilogy)
Questa trilogia ripercorre la storia del XX secolo attraverso le vicende di cinque famiglie.
La caduta dei giganti (Fall of Giants) – 2010, Mondadori
L’inverno del mondo (Winter of the World) – 2012, Mondadori
I giorni dell’eternità (Edge of Eternity) – 2014, Mondadori
Romanzi
Ecco i suoi romanzi molti dei quali thriller che hanno sollecitato l’attenzione del cinema e della Tv.
La cruna dell’ago (Eye of the Needle) – 1979, Mondadori
Triplo (Triple) – 1980, Mondadori
Il codice Rebecca (The Key to Rebecca) – 1981, Mondadori
L’uomo di Pietroburgo (The Man from St. Petersburg) – 1982, Mondadori
Sulle ali delle aquile (On Wings of Eagles) – 1983, Mondadori
Un letto di leoni (Lie Down with Lions) – 1985, Mondadori
Il pianeta dei bruchi (The Power Twins) – 1985, Mondadori
Lo scandalo Modigliani (The Modigliani Scandal) – 1986, Mondadori
Il mistero degli studi Kellerman (The Mystery Hideout) – 1986, Mondadori
Alta finanza (Paper Money) – 1988, Mondadori
Notte sull’acqua (Night Over Water) – 1991, Mondadori
Una fortuna pericolosa (A Dangerous Fortune) – 1993, Mondadori
Un luogo chiamato libertà (A Place Called Freedom) – 1995, Mondadori
Il terzo gemello (The Third Twin) – 1996, Mondadori
Il martello dell’Eden (The Hammer of Eden) – 1998, Mondadori
Codice a zero (Code to Zero) – 2000, Mondadori
Le gazze ladre (Jackdaws) – 2001, Mondadori
Il volo del calabrone (Hornet Flight) – 2003, Mondadori
Nel bianco (Whiteout) – 2004, Mondadori
Per niente al mondo (Never) – 2021, Mondadori
Saggi
Notre-Dame (Notre-Dame: A Short History of the Meaning of Cathedrals) – 2019, Mondadori