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I romanzi femminili sono più facili da leggere? La polemica negli Stati Uniti

Ha analizzato la questione il critico letterario Maureen Corrigan, nel tentativo di ridare dignità ai romanzi gialli e thriller "di e sulle donne"

MILANO – Gialli e thriller con al centro le donne o realizzati da scrittrici femminili sono “più facili da leggere”. Dalle parole rilasciate di recente in un’intervista dalla candidata alla presidenza degli Stati Uniti Hillary Clinton è partito un dibattito acceso negli Stati Uniti, sul fatto che sia giusto o meno ritenere i romanzi femminili “letture leggere” e “capaci di minare le proprie qualità di leadership”. Ha analizzato la questione Maureen Corrigan, critico letterario per il programma della National Public Radio “Fresh Air” e insegna letteratura alla Georgetown University, sulle pagine del “The Washington Post”.

LE DICHIARAZIONI – In un’ intervista del  New York magazine, alla domanda “quali libri le piacciono?”, Hillary Clinton ha ammesso che in questi giorni è “immersa in opere facili da leggere. Mi piacciono molto le autrici femminili ed i romanzi misteriosi con protagoniste donne.” Ha citato due autrici come Jacqueline Winspear e Donna Leon, gialliste il cui lavoro secondo Hillary Clinton “è rilassante”. “L’idea che queste scrittrici, e i “misteri delle donne” in generale – afferma la Corrigan – siano “più facili da leggere” suona un po’ come una banalizzazione”.

PERCHE’ VERGOGNARSI DI LEGGERE THRILLER FEMMINILI? – La giornalista sottolinea come sia più impegnativo confessare di leggere autori del calibro di Dashiell Hammett e Lawrence Block, nelle cui storie “il detective-lupo solitario cammina per le strade di città, avendo a che fare con il basso truffatori e femmes fatales”, mentre viene ritenuto più banale ammettere una simpatia per investigatori più miti educati, “per racconti di detective amatoriali come Aurora Teagarden  di Charlaine Harris, un bibliotecario trasformato in agente immobiliare che si trova ad affrontare le nefandezze nella sua piccola città”. Maureen Corrigan, quindi, si domanda: “perché le donne sembrano quasi vergognarsi di ammettere la lettura di questo tipo di narrativa poliziesca – principalmente scritto da e sulle donne – mentre i fan (maschi e femmine) di thriller più violenti, sullo stile di Lee Child e David Baldacci, non sembrano sentire il bisogno di chiedere scusa?”

LIBRI E CASA BIANCA – E ‘sempre stata un’abitudine per i presidenti, come Jack Kennedy, quella di cercare evasione e conforto all’interno di libri come quelli di  James Bond, capaci di soddisfare qualsiasi richiesta. Molti amanti del mistero ricorderanno che Bill Clinton ostentava orgogliosamente la sua passione per thriller ricchi di azione. Michael Connelly, Walter Mosley, Sara Paretsky e il suo vecchio compagno al Georgetown, Thomas Caplan, erano (e presumibilmente ancora sono) i suoi autori favoriti. Hillary Clinton ha anche ammesso di leggere alcuni libri più ricchi di azione, come la serie di Gabriel Allon di Daniel Silva, ma la sua passione dichiarata per i misteri “di e sulle donne” sembrerebbe minare in modo sottile le sue capacità di leadership. “Tali gusti sottolineano quanto lei sia una donna di mezza età che ha bisogno di una dose di lettura rigenerante adesso e in futuro. In qualche modo, è sconcertante immaginare Hillary Clinton che termina una dura giornata presso l’Ufficio Ovale con un libro di Miss Marple sotto il braccio, soprattutto quando lei stessa sembra si sia gentilmente scusata per tale lettura”.

RIDARE DIGNITA’ AL ROMANZO GIALLO FEMMINILE – Secondo la giornalista, non dovrebbe essere così. “Nei thriller e nei romanzi gialli, a prescindere che siano o no facili da leggere, i detective protagonisti al loro interno non sono banali. Come tutti i misteri, anche i più semplici sono, in fondo, romanzi che celebrano il duro lavoro”. Sotto l’omicidio ed il caos, tutte le storie di mistero sono rappresentazioni utopiche di lavori autonomi, personalmente soddisfacenti e socialmente utili; lavoro che è ugualmente aperto a uomini e donne, perché, soprattutto nei romanzi di mistero più semplici, la soluzione dei crimini sono più una questione di cervello piuttosto che di muscoli.

L’INTELLIGENZA DELLE DONNE-DETECTIVE – Secondo Corrigan, non ci sarebbe da stupirsi che Hillary Clinton, come tante altre che lavorano duramente (e anche, forse, alcuni uomini), ami le storie di misteri di e sulle donne. “Piuttosto che implicitamente scusarsi di preferire queste storie di fatica e di responsabilizzazione femminile, Hilary Clinton potrebbe prendere una pagina da suo marito, e professare il suo amore speciale per la suspense femminile – di tutti i tipi – con orgoglio. Come Nancy Drew (protagonista femminile di una serie di romanzi gialli per ragazzi) e altri sue colleghe-detective ci ricordano, non è un crimine amare storie di mistero, in particolare quelli che raffigurano le donne usare la loro intelligenza per mettere le cose a posto”.

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