Il “The Guardian” lo ha definito un autentico capolavoro. La scrittrice Nilanjana Roy, fra le più amate e lette negli ultimi anni in India, torna in Italia con un nuovo romanzo intitolato “I gatti dal cuore d’ambra”, una storia incantevole per guardare al mondo e alla bellezza della vita da una prospettiva diversa. Scopriamo insieme il libro più da vicino.
“I gatti dal cuore d’ambra” di Nilanjana Roy
La sinossi del libro
In un misterioso quartiere della vecchia Delhi, in India, vivono i Selvatici, un piccolo clan di gatti che domina quel labirinto di vicoli e rovine da tempo immemore: Miu-Miu, una saggia e anziana siamese; Katar, amato dai suoi seguaci e temuto dai suoi nemici; Hulo, il grande guerriero; Beraal, la bella regina, veloce e mortale quando sfidata; Mancino, il gattino dalla sconfinata curiosità che lo mette sempre nei guai…
Liberi e indomiti, i Selvatici non temono nessuno, vanno dove vogliono e fanno quello che vogliono. Sono impavidi come i loro cuori d’ambra, la pietra simbolo di vitalità e coraggio, lasciano vedere a chiunque li incontri, siano essi Piedoni, come i gatti chiamano gli umani, o i nemici della loro specie, i temibili Ferini.
Finché un giorno, una cucciola arancione dagli occhi verdi di nome Mara attira la loro attenzione. Lei vive comodamente in una bella casa, e non ha alcuna intenzione di immischiarsi nelle loro faccende.
Ma è dotata di un eccezionale potere, di cui non è ancora consapevole, che mette tutti in subbuglio. Perché secondo le leggende feline, il suo arrivo è presagio di eventi straordinari che minacciano di annientare il loro mondo e tutto ciò a cui tengono. Il tempo dei cuori d’ambra sta per arrivare.
Un romanzo meraviglioso e immaginifico, di grande pregio letterario, avvincente e intenso, e al tempo stesso una sontuosa e imperdibile dichiarazione d’amore ai gatti e all’incanto della vita.
Un romanzo magico
“Nizamuddin era immersa nel sonno, quando arrivarono i primi richiami nelle ore più buie, appena prima dell’alba. Erano così flebili che solo i pipistrelli li udirono, mentre tracciavano archi solitari volando fra il canale e la dargah, l’antico mausoleo sufi attorno al quale si affastellavano le case circondate da muri di mattoni. Uno di essi emise un gridolino nervoso, quando venne raggiunto ai lamenti spaventati che gli riecheggiarono nella testa: “Buio. Voglio la mamma. Perché i cani ringhiano? Perché non dici niente? È così buio qui”.
E già leggendo le prime parole del primo capitolo de “I gatti dal cuore d’ambra”, scopriamo che il punto di vista attraverso cui ci immergiamo nell’India raccontata da Nilanjana Roy è quello di una colonia di felini. La letteratura indiana ha da sempre prediletto il racconto allegorico.
La scrittrice di Calcutta si serve di questa tipologia di narrazione e confeziona una storia dai tratti realistico-magici alla maniera di Salman Rushdie – che afferma di aver apprezzato enormemente il romanzo – per descrivere il mondo che ci circonda. Leggere “I gatti dal cuore d’ambra” significa intraprendere un viaggio intenso, carico di emozioni, in un’India che parla per simboli, ma che lo fa con chiarezza e vivacità. Un libro che adorerà chi ha amato opere come “Vita di Pi”, “I figli della Mezzanotte” e “The Millionaire”.
Chi è Nilanjana Roy
Giornalista, critica letteraria, editrice e autrice, Nilanjana Roy è nata in India, precisamente a Calcutta, nel 1971. Si è laureata in Letteratura negli anni ‘90, ha svolto per diverso tempo la professione di editor e da anni collabora con numerose riviste e quotidiani di fama internazionale, come il The Guardian e l’Huffington Post. Attualmente vive a Delhi con il marito.